Il fondo dell'8ª Brigata Garibaldi si compone di circolari, bollettini militari e informativi, rapporti di attività, ordini, lettere e proclami del Comando generale delle brigate Garibaldi, del Comando unico militare Emilia Romagna, del Comando e dei battaglioni e dei distaccamenti della Brigata, di biografie individuali dei partigiani, di relazioni su partigiani morti feriti e dispersi, di inchieste, testimonianze e diari di vita partigiana, di carte geografiche, di bilanci e varia documentazione amministrativo-contabile della brigata. E' pertanto il risultato dello sforzo di riunire il materiale documentario prodotto dall'attività militare della brigata a materiale talora postumo, proveniente in parte anche da altre formazioni locali, con lo scopo di conservare la memoria dello sforzo umano e politico prodotto. La Brigata Garibaldi Romagnola, che nella primavera del 1944 diverrà 8ª Brigata Garibaldi “Romagna”, si costituisce ufficialmente il 1º dicembre 1943, ma la documentazione del suo archivio va principalmente dal maggio al novembre 1944. I documenti riguardanti il periodo ottobre 1943 – maggio 1944 vennero distrutti durante il rastrellamento dell’aprile 1944 allo scopo di sottrarli alle forze nazifasciste. Esigua è anche la documentazione che si riferisce al periodo di fine settembre a causa del congiungimento fra l’8ª brigata e l’8ª armata inglese che avvenne a San Piero in Bagno il 26 settembre 1944. L’intensa attività bellica unita ad una minore autonomia militare e una accentuata divaricazione tra le due zone operative della brigata resero difficile la stesura e la comunicazione dei rapporti militari. Il fondo conserva dunque principalmente documenti datati tra maggio e novembre 1944, riconducibili ossia ai mesi che vanno dalla ricomposizione allo scioglimento della formazione, oltre a materiale raccolto dopo il termine della guerra di liberazione.
criteri di ordinamento L’attuale l'ordinamento dell'archivio, per quanto ne sappiamo, lo si doveva principalmente all'ex comandante della brigata Ilario Tabarri,anche se non sono da escludere interventi successivi. Mentre si deve a Dino Mengozzi l’analitica schedatura e la pubblicazione dell’inventario nel 1981 1, nella cui introduzione -e da alcune note manoscritte di Mengozzi- si evince che la documentazione fu suddivisa secondo “sezioni“ generali: “Il I capitolo riguardava i materiali inviati all’8° Brigata dal Comando generale delle brigate Garibaldi, il II quelli del Comando militare unico Emilia-Romagna e il II si riferisce ai documenti del Comando dell’8° brigata. Si è poi proceduto tenendo conto del fatto che la brigata operava in due zone: in una agiva i 1° e il 2° battaglione (cap. IV), nell’altro il 3° ed il 4° (cap. IV). A partire dalla struttura degli organici si è preferito intestare i singoli paragrafi facendo riferimento ai partigiani responsabili delle varie formazioni, distaccamenti, squadre ecc. Questo perché sarebbe stato quasi impossibile seguire l’attività di un singolo distaccamento impegnato in un’azione di guerriglia estremamente mobile e assai diversa da quella condotta da una formazione armata regolare della guerra classica. Le stesse carte partigiane, del resto, fanno in genere riferimento al nome del combattente che si è guadagnato la fiducia e i gradi nella lotta, e non ad un supposto schema rigido degli organici […]" 2 La sesta e la settima serie rispecchiano l'attività dei due uffici nei quali si articolava la Brigata: il servizio sussistenza e sanitario e il servizio informazioni; le ultime serie sono infine costituite da materiale di natura omogenea come ad esempio biografie, inchieste, carte geografiche e relazioni. La struttura del fondo risultava così essere la seguente: - Comando generale delle Brigate Garibaldi; - Comando militare unico Emilia Romagna; - Comando dell'8ª brigata Garibaldi Romagna; - Rapporti dei battaglioni e dei distaccamenti della I zona; - Rapporti dei battaglioni e dei distaccamenti della II zona; - Amministrazione e servizio sanitario; - Servizio informazioni militari; - Biografie e relazioni; - Inchieste, testimonianze, diari; - Carte geografiche; - Carte geografiche d'Italia; - Relazioni sull'attività partigiana nel Forlivese. L’ordine della documentazione all’interno delle sottoserie è cronologico, i documenti privi di data sono stati posti in coda al periodo al quale presumibilmente si riferiscono.
Il lavoro di riordino, di ricerca storica e descrizione delle carte dell’8° brigata Garibaldi “Romagna” da parte di Mengozzi, ha dal 1981 messo a disposizione dei ricercatori uno strumento di ricerca efficace, anche se per certi versi parziale. Per cui, il presente lavoro, nato con l’intento di informatizzare l’inventario, ha voluto imprimere ai precedenti lavori le caratteristiche proprie di un completo inventario archivistico. Mantenendo invariato il preesistente ordinamento, si è perciò proceduto a introdurre l’inventario, le serie e le sottoserie attraverso un inquadramento storico dei produttori delle carte, la storia archivistica, i criteri di ordinamento e il contenuto delle serie e sottoserie. A volte si è reso necessario intervenire sulle denominazioni delle serie e sottoserie per renderle più corrispondenti al contenuto documentale delle stesse. Si è mantenuta traccia della denominazione precedente nel campo “Storia archivistica” preceduta da: “Mengozzi, 1981”.
note 1 Dino Mengozzi (a cura di), L'8° Brigata Garibaldi nella Resistenza, prefazione di Luciano Marzocchi, 2 voll., La Pietra, Milano, 1981. 2 Istituto storico di Forlì, Appunti manoscritti di Dino Mengozzi conservati in una cartella senza titolo
storia archivistica La documentazione dell'archivio dell'8ª brigata Garibaldi Romagna copre principalmente l'arco cronologico che si estende tra maggio e novembre 1944. La maggior parte dei documenti riguardanti il periodo ottobre 1943 – aprile 1944 vennero distrutti durante il drammatico rastrellamento dell’aprile 1944. In seguito, durante la lotta partigiana, l'archivio della brigata venne custodito segretamente in punti diversi del territorio forlivese, spesso presso case di contadini. Per esempio, sappiamo che il patriota Giulio Marconi, colono agricolo a Pievequinta di Forlì “ha conservato in casa l’archivio dell’8ª brigata Garibaldi per quel che riguarda il materiale di propaganda, e materiale vario”. Anche Francesco Donati, commerciante di Faenza, appartenente all’8ª Brigata durante la Resistenza, nella domanda per l'ottenimento della qualifica dichiarava di aver custodito documenti e rifornimenti per la Brigata. Il parroco di Gemmano, poi, durante la Resistenza ospitava raduni clandestini in casa sua, dava rifugio a capi locali partigiani e occultava “documenti compromettenti”. 1 Dopo lo scioglimento dell'8ª brigata Garibaldi Romagna l’archivio venne recuperato dai diversi luoghi in cui era custodito e consegnato all'Associazione nazionale partigiani di Forlì. Dall'analisi dell'archivio e dalle testimonianze raccolte pare certo che alle carte raccolte e prodotte dall'8ª brigata Garibaldi Romagna furono aggiunti altri nuclei documentari e carte sparse. E’ probabile che già presso l’ANPI di Forlì fossero confluite carte di altre formazioni partigiane provinciali che vennero poi aggregate al fondo dell’8ª Brigata.
Le carte confluite in archivio dopo lo scioglimento della brigata sono state, nei precedenti interventi di riordino, raccolte nella serie "Relazioni sull'attività partigiana nel Forlivese". Si tratta di documenti in copia prodotti dalle altre formazioni partigiane operanti nell'allora provincia di Forlì, che comprendeva anche l'attuale provincia di Rimini. La serie è suddivisa nelle seguenti sottoserie:
Documenti sull'attività della 29ª GAP Gastone Sozzi, 1944 – 1945;
Documenti sulla attività partigiana nella zona di Rimini, Riccione e Cattolica, 1944 – 1945;
Documenti della formazione partigiana Silvio Corbari, 1944 – 1946;
Documenti tedeschi, 1944;
Documenti alleati, 1944 - 1945.
Ma, in generale tutta la documentazione (anche presente in altre serie) prodotta dopo il 30 novembre 1944, è stata aggiunta successivamente allo scioglimento dell’8ª Brigata, in tempi e modo difficili da ricostruire.
Successivamente l’intero archivio fu affidato dall’ANPI di Forlì in custodia all’ex comandante della Brigata Ilario Tabarri (alias Pietro), il quale diede alle carte l’attuale struttura. Alla morte di Tabarri, nel 1978 l'ANPI di Forlì tornò in possesso dell'archivio e lo depositò presso l’Istituto storico della Resistenza di Forlì “a disposizione per una definitiva sistemazione e perché attraverso la pubblicazione di un catalogo, si potesse avere un’idea esatta dell’8ª Brigata, della sua funzione nella Guerra di liberazione e dei rapporti fra la medesima e le popolazioni romagnole” 2. Il lavoro di riordino fu affidato a Dino Mengozzi nel 1978 e terminato nel 1981. A Dino Mengozzi arrivarono le carte già suddivise in "sezioni" generali, a cui apportò solo alcuni necessari spostamenti. Spostamenti ancora oggi tracciabili, in quanto Mengozzi produsse una preliminare schedatura di tutti i documenti, a cui diede una numerazione di corda e segnatura. A fine schedatura Mengozzi avrà prodotto due volumi manoscritti intitolati “Archivio VIII brigata Garibaldi Romagna”, conservati in Istituto. Si tratta di due registri in cui per ogni unità documentale sono riportati i seguenti elementi: Numero d’ordine / Descrizione / Luogo / Data / Collocazione / Variazioni / annotazioni. Mengozzi termina la schedatura con le seguenti parole “L’archivio dell’8ª brigata è stato catalogato e inventariato da Dino Mengozzi. La schedatura dei documenti è qui raccolta, in due volumi da p. 2 a p. 315, per un totale di numero documenti 1615. Il lavoro iniziato nell’aprile del 1978, terminato nell’aprile del 1980 con la schedatura del doc. 1615. Forlì, 3 maggio 1980, firmato Dino Mengozzi”. Il lavoro di inventariazione dell’archivio termina con la pubblicazione del “Catalogo” a cura di Dino Mengozzi in L’8ª Brigata nella Resistenza. Documenti 1943-1945, 2 volumi pubblicati da La Pietra nel 1981. Con provvedimento n. 45 del 28 ottobre 2014 il complesso è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica dell'Emilia-Romagna.
Note 1 Quest’ultime sono informazioni tratte dalle domande per l’ottenimento della qualifica di patriota conservate presso l’Anpi di Forlì e consultabili in: https://disci.unibo.it/it/biblioteca/collezioni/basi-di-dati/partigiani . Per una analisi delle domande si veda F. Monti, I partigiani nelle province dell'Emilia-Romagna. Forlì, in (a cura di Luciano Casali e Alberto Preti) Identikit della Resistenza. I partigiani dell'Emilia-Romagna, Bologna, Clueb, 2011, pp. 139-162). 2 Luciano Marzocchi, Prefazione, in Dino Mengozzi (a cura di), L’8ª Brigata nella Resistenza. Documenti 1943-1945, 2 volumi, Milano, La Pietra, 1981, p. 13)
strumenti di ricerca L'VIII brigata Garibaldi nella Resistenza, a cura di Dino Mengozzi, Forlì, La Pietra, 1981 Prefazione di Luciano Marzocchi https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/resource/l-8-brigata-garibaldi-nella-resistenza/RAV0415499?tabDoc=tabcontiene
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