L'archivio è costituito dalla documentazione prodotta e raccolta dal comitato provinciale dell'Unione donne italiane di Ferrara ed è organizzato in 37 raggruppamenti tematici che rispecchiano i diversi ambiti di intervento o di ricerca del comitato ferrarese e dei suoi circoli.
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I raggruppamenti sono relativi alle seguenti tematiche: - Aborto - Biennale donna - Calendari - Congressi UDI provinciali - Congressi UDI regionali - Congressi UDI nazionali - Congressi UDI mondiali - Corrispondenza - Diritto di famiglia - Elezioni - Gruppo Archivio Storico - Gruppo Donna Giustizia - Infanzia - Iniziative culturali - Inviti - Leggi - Maternità - Movimenti femminili - Movimento femminista - Noi donne. Coop Libera Stampa - Occupazione - Organizzazione - 8 Marzo - Pace - Pari opportunità - Patriarcato - Salute donna - Scienza della vita quotidiana - Scuola - Servizi sociali - Sessualità - Silvia Baraldini - Storiografia - Terrorismo - Tossicodipendenza - Violenza - Miscellanea. Si sono notate alcune criticità nell'utilizzo di questa sorta di soggettario, determinate probabilmente dall'essere stato incrementato nel corso del tempo e in base alle esigenze dettate dall'attività politica oltrechè pratica. Così per alcune voci si sono rese necessarie delle ulteriori articolazioni (ad esempio: Occupazione, Servizi sociali) mentre altre voci ricorrono sia come lemmi a sè stanti sia come sottogruppi (ad esempio: Pari opportunità). Lungi dall'inficiare la testimonianza della scelta culturale realizzata al momento del primo riordino, queste "imperfezioni" dello schema di classificazione sono piuttosto una traccia tangibile di un archivio "vissuto" 1.
Note 1 Al proposito si legga anche la presentazione dell'Archivio in Guida agli Archivi dellUnione Donne Italiane, con introduzione di Marisa Ombra, Roma, 2002, pagg. 81 - 86
criteri di ordinamento Il presente lavoro ha avuto come punto di partenza "Archivio UDI - Ferrara. Schedatura a cura di Cristina Covizzi (2001). Aggiornamenti a cura di Eleonora d'Avossa (2008)", pur mantenendo la descrizione, lo revisiona e lo integra. La documentazione che costituisce il fondo è organizzata in buste con una segnatura costituita dall'indicazione della materia trattata e da una numerazione che riparte da 1 per ogni materia. All'interno di ogni fascicolo la documentazione è organizzata secondo uno schema di classificazione alfabetico: A - UDI Ferrara e provincia B - UDI Regionale e province regionali C - UDI Nazionale D - Altre UDI E - Movimenti femministi e femminili F - Altre organizzazioni G - Internazionali
L'unità di descrizione individuata è il singolo fascicolo e per ciascuno si è dato conto di titolo, riferimento allo schema di classificazione, estremi cronologici, descrizione fisica e contenuto. Durante le attività di revisione e integrazione, sono state inserite logicamente e fisicamente le unità archivistiche ritrovate successivamente al lavoro Covizzi - D'Avossa.
storia archivistica L'Archivio UDI di Ferrara viene inaugurato nei primi anni '90 dopo un percorso di riordino avviato negli anni '80. Attualmente presenta un archivio documentario costituito da 307 buste coprenti l'arco cronologico 1944-2010 con seguiti al 2020. Una seconda parte dell'archivio documentario, dal 2010 fino all'anno corrente, è in attesa di riordino è consta in 104 buste. Afferiscono all'archivio anche le raccolte di fotografie (circa 7.800 fotografie a stampa, 1.700 immagini digitali e 2.000 diapositive); di manifesti (500); la videoteca (costituita da 180 pezzi); le audioregistrazioni (550 pezzi). Queste raccolte, così come i numerosi archivi personali conservati, sono dotati di parziali elenchi e saranno oggetto di interventi descrittivi successivi. L'intervento di riordino realizzato nel 1982 "Guida all'archivio UDI Ferrara" a cura di Anna Rosa Remondini ha gettato le basi dell'attuale oraganizzazione delle carte, poi ripreso e implementato negli interventi successivi, compreso il presente. Per questo si ritiene utile riportare le righe introduttive, che motivano le scelte realizzate: La parte dell'archivio che possiamo definire storica è stata riordinata per materia nell'82, in concomitanza con la trasformazione dell'associazione sancita dall'XI congresso nazionale, prima ancora che venisse approvata la Carta degli intenti che stabiliva la partenza del progetto nazionale attorno agli archivi UDI. [...] Per quel che riguarda i documenti cartacei la loro fascicolazione, all'interno delle 21 serie tematiche, che attualmente caratterizzano il nostro archivio, è avvenuta seguendo l'ordine cronologico. Ad ogni anno corrisponde, poi, una suddivisione del materiale secondo uno schema che utilizza sette indici alfabetici dalla A) alla G) che individuano la fonte da cui proviene la documentazione: A) UDI-Ferrara e provincia B) UDI-Regionale e province regionali C) UDI-Nazionale D) Altre UDI E) Movimenti Femministi e Femminili F) Altre organizzazioni G) Internazionali Questa suddivisione permette una lettura storica "parallela" degli avvenimenti che tiene conto delle varie specificità locali. Lo schema di classificazione che abbiamo deciso di seguire era quanto di più vicino ci fosse alla struttura dell'"archivio" preesistente al nostro intervento. Una delle nostre prime preoccupazioni è stata quella di "sconvolgere" il meno possibile l'ordine, un po' in disordine, dato dalle donne che ci avevano preceduto. Facendolo avremmo perduto, sia una parte di storia del nostro archivio, che una parte della nostra storia. Il riordino era stato operato, infatti, dal gruppo di donne che in quel periodo lavorava all'associazione e corrispondeva all'articolazione effettiva del lavoro dell'organizzazione. L'ordinamento generale è stato, quindi, fondamentalmente rispettato. Il nostro intervento ha avuto come scopo principale quello di valorizzarlo, rendendolo più facilmente agibile perchè "i percorsi di donne nella storia" non rimangano nella storia ma vivano nelle nuove generazioni.
L'Archivio dell'UDI di Ferrara fa parte della Rete regionale Archivi UDI Emilia-Romagna, un'associazione di promozione sociale fondata nel 1989 per coordinare gli archivi UDI di Bologna, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Ravenna e Reggio Emilia. Appartiene alla rete anche il Centro Documentazione Donna di Modena, dove sono depositati gli archivi dell'UDI di Modena
strumenti di ricerca Oltre al lavoro "Archivio UDI - Ferrara. Schedatura a cura di Cristina Covizzi (2001). Aggiornamenti a cura di Eleonora d'Avossa (2008)", esistono altri strumenti di corredo al fondo, in particolare: - "Guida all'Archivio UDI Ferrara" a cura di Anna Rosa Remondini, 1982 - Schedatura a cura di Cristina Covizzi, 2001 - Intervento di descrizione a cura di Micaela Gavioli, relativo solo alle prime 4 categorie. Inoltre: - "Bollettino dellUDI di Ferrara (1959-1992)", a cura di Valentina Vecchiattini - "LUDI apparsa su La Nuova Scintilla (1945-1947)", a cura di Valentina Vecchiattini, s.d. - "Ferrara apparsa su Noi Donne (1945-1992)", a cura di Valentina Vecchiattini [post 1992] - "Le fotografie", a cura di Liviana Zagagnoni [post 1991] - "I manifesti", a cura di Valentina Vecchiattini [post 1992]
strumenti di ricerca Guida agli archivi dell'Unione donne italiane, a cura di Marisa Ombra, in «Pubblicazioni degli archivi di Stato. Quaderni della Rassegna degli archivi di Stato ; 100», Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli archivi, 2002 http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Quaderni/Quaderno_100.pdf
codice interno: 1289 - 001
informazioni redazionali
Revisione e integrazione di Archivio UDI - Ferrara (Schedatura a cura di Cristina Covizzi - 2001. Aggiornamenti a cura di Eleonora d'Avossa - 2008) a cura di Davide Chieregatti (Le pagine), 2020
realizzato per Rete regionale archivi UDI Emilia-Romagna
Intervento redazionale Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2020