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Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

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Archivio del Centro documentazione donna Modena 1989 - 2011
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fondo
buste 2, audiocassette 1250, volumi 14, unità documentarie 416, registri 10, quaderno 1, fascicoli 1251, fotografie 2000

L'archivio documenta la storia dell'associazione Centro documentazione donna dalla sua fondazione ai giorni nostri: si tratta dunque del materiale raccolto e acquisito nello svolgimento della propria attività le cui finalità sono la diffusione della storia dei movimenti delle donne, la promozione della partecipazione delle donne alla vita collettiva, per una piena realizzazione delle pari opportunità tra donne e uomini e per una maggiore attuazione dei diritti di cittadinanza delle donne native e migranti.
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Si segnala, inoltre, una cospicua rassegna stampa inerente le seguenti tematiche: diritti delle donne, politica ed associazioni, organismi di parità, lavoro e professioni, lavoro non pagato, conciliazione dei tempi di vita, scuola ed educazione, cultura, tempo libero, viaggi, corpo e relazioni.

criteri di ordinamento
Nel procedere al lavoro di riordino si è studiata l'articolazione dell'attività del Cdd in base ai diversi settori operativi e al titolario associativo. Questo titolario è stato il punto di partenza per individuare la struttura archivistica di base. La maggior parte della documentazione, all'interno delle varie partizioni archivistiche, era ordinata secondo criteri cronologici o alfabetici, rispettati in fase di riordino.
Trattandosi dell'archivio di un'Associazione ancora attiva, nello strutturare l'albero, si è cercato di tenere presente anche le future esigenze del Cdd e questo spiega la presenza di serie archivistiche costituite da pochi fascicoli, ma che, stando all'attuale stato di funzionamento dell'ente, sono destinate ad implementarsi.
Molto spesso i fascicoli erano dotati di titoli originali che sono sempre stati riportati tra virgolette. Quando i titoli originali non illustravano in maniera soddisfacente il contenuto delle pratiche si è proceduto compilando il campo "estensione di titolo". Molto spesso i fascicoli originari dei progetti pluriennali risultavano lacunosi perchè la stessa pratica era smembrata fisicamente in più fascicoli in quanto più persone lavorano contemporaneamente alle diverse fasi, in questi casi si è proceduto alla ricostituzione dell'unità archivistica originaria.
Al temine del presente intervento archivistico il fondo risulta strutturato nelle serie dedicate alla documentazione relativa all'attività associativa con gli atti afferenti alla natura giuridica del Cdd (attività e funzionamento dei suoi organi), all'attività amministrativa e contabile (bilanci, contratti, trattamento economico e previdenziale del personale, etc.) e a quella di promozione, oltre ai rapporti istituzionali con gli enti locali. 
E' stato poi individuato un subfondo pertinente all'"Istituto culturale di ricerca" che testimonia l'attività dell'Istituto stesso nella promozione della cultura della differenza di genere: i settori di intervento sono le sezioni archivi e biblioteca, la rete degli sportelli InformaDonna, il Laboratorio di formazione politica e il Laboratorio di ricerca sociale.
Infine si sono riuniti nel subfondo "Raccolte documentarie" i diversi materiali che rappresentano il patrimonio del CDD, ossia la rassegna stampa, gli audiovisivi, le fotografie, i manifesti e una  miscellanea di dispense tematiche.
L'esito dunque della descrizione inventariale presenta la seguente articolazione:
Serie - Atti generali  (1996 - 2011) - organizzata in 9 sottoserie
Serie - Atti finanziari e amministrativi  (1996 - 2009) - organizzata in 13 sottoserie
Serie - Corrispondenza (1996 - 2010) - organizzata in 7 sottoserie
Serie - Comunicazione e promozione  (1996 - 2010) - organizzata in 4 sottoserie
Serie - Partecipazione ad organismi e commissioni  (1996 - 2011) - organizzata in 11 sottoserie
Serie - Personale  (1996 - 2009) - organizzata in 3 sottoserie
Serie - Tirocini  (1999 - 2011)
Serie - Agende e rubriche  (1996 - 2009)
Subfondo - Istituto culturale di ricerca (1996 - 2009)
Serie - Progetti ed iniziative  (1996 - 2009)
Serie - Sezione archivi (1996 - 2009 Con docc. del 2010) - organizzata in 5 sottoserie
Serie - Biblioteca (1986 - 2009) - organizzata in 15 sottoserie
Serie - Rete Infodonna poi dal 2001 Informadonna (1997 - 2009) - organizzata in 2 sottoserie
Serie - Ricerche storiche  (1997 - 2005)
Serie - Collana editoriale Storie differenti  (1998 - 2009)
Serie - Laboratorio di formazione politica (1998 - 2008)
Serie - Laboratorio di ricerca sociale (1997 - 2009)
Subfondo - Raccolte documentarie (1989 - 2009)
Serie - Rassegna stampa a cura del Centro documentazione donna (1989 - 2003) - organizzata in 3 sottoserie
Serie - Rassegna stampa a cura di altri enti e associazioni (1992 - 2000) - organizzata in 3 sottoserie
Serie - Audiovisivi  ( 1996 - 2009  Con docc. antecedenti alla data)
Serie - Fotografie  (1997 - 2008)
Serie - Manifesti  ( 1994 - 2014  Con docc. del 2010)
Serie - Miscellanea  (1992 - 2009).

Nel rispetto delle regole della descrizione multilivellare, le schede fondo/subfondo e serie/sottoserie riportano i seguenti dati: denominazione o titolo, estremi cronologici, tipologia e consistenza, ambiti e contenuto, criteri di ordinamento, storia archivistica, strumenti di ricerca, bibliografia. 
A loro volta le schede delle unità archivistiche presentano: titolo originale o attribuito, estremi cronologici, tipologia, segnatura attuale, ambiti e contenuto.
La documentazione è conservata in complessive bb. 779.

storia archivistica
L'archivio del Centro documentazione donna presentava, al momento del riordino, una sedimentazione delle carte abbastanza coerente e strutturata grazie alla particolare attenzione prestata dal soggetto produttore, sin dalla sua nascita, alla conservazione della documentazione. La sezione archivi del Centro ha elaborato, nel corso degli anni, diversi titolari, trovati allegati ai registri di protocollo, in base ai quali i documenti venivano registrati e archiviati. La struttura di questi titolari diventa progressivamente sempre più complessa e articolata nel tentativo di restituire, attraverso l'ordinamento delle carte, sia i molteplici settori di attività sia la vasta rete di relazioni che il Centro ha posto in essere dal 1996 ad oggi.
Per tale ragione questi titolari sono stati il punto di partenza del lavoro di riordino e hanno offerto una valida guida per individuare la struttura definitiva dell'archivio del Cdd.
Nonostante questa attenzione nei confronti della documentazione, le carte presentavano diversi "livelli" di conservazione: in alcuni casi, soprattutto per quanto concerne i progetti europei, i fascicoli sono estremamente ordinati e articolati in sottofascicoli con titoli originali; altri invece sono lacunosi, altri progetti disordinati e a volte gravati da documentazione estranea alla pratica in essi contenuta. Questa tipologia di sedimentazione, caratteristica di un archivio corrente, in questo particolare caso è da ricollegare a una peculiare modalità di lavoro del Cdd dove la fine di un progetto spesso coincide con l'apertura di un altro ad esso collegato per tematiche, finalità e competenze richieste. Questa prassi progettuale e lavorativa ha inevitabilmente complicato e intricato i legami tra le carte.
Si segnala, inoltre, che nel corso del 2003 l'archivio è stato trasportato dalla vecchia sede di via del Gambero presso la nuova sede di via Canaletto. In occasione del trasloco si è cominciato a pensare ad un organico intervento di riordino dell'archivio che dal 1996 si era significativamente implementato. Questa esigenza, sempre viva e sentita da parte del Centro documentazione donna e in particolare della sezione archivi, ha dato luogo a importanti riflessioni sulla peculiarità del fondo di un'associazione femminile. In queste riflessioni le questioni archivistiche si sono intrecciate con aspetti relativi alla cultura di genere, in particolare si è a lungo meditato sui criteri linguistici da adottare per la titolazione dei fascicoli, che, come si vedrà scorrendo l'inventario, sono sempre coerenti con i dettami del linguaggio di genere.
Lo stesso Centro documentazione donna, nell'organizzare la rassegna stampa, ha tentato di costruire, partendo dalla peculiarità del materiale raccolto, una proposta di thesaurus di genere. Da qui è nata la consapevolezza della necessità di approfondire la questione semantico-linguistica nell'elaborazione di sistemi di indicizzazione e soggettazione dei documenti per tutelare la specificità degli archivi femminili.
L'archivio è stato oggetto nel 2010 di un intervento di inventariazione informatizzata mediante l'uso del sistema operativo Gea, a cura di Mariacristina Galantini, reso possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e la supervisione delle istituzione preposte alla conservazione, tutela e valorizzazione dei beni archivistici. Attraverso tale progetto il Cdd è entrato a far parte della rete degli Archivi del Novecento (www.archividelnovecento.it), attiva fino al 2012, e l'inventario è stato pubblicato sul sito www.archivimodenesi.it.
L'esito di tale intervento è stato successivamento importato in Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, quindi rivisto e adeguato alle linee guida del sistema informativo regionale.
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza per i beni archivistici dell'Emilia Romagna nel 2008.

condizioni che regolano l'accesso
Parte della documentazione è sottratta alla consultazione per motivi di privacy


codice interno: 1301 - 001

informazioni redazionali
Revisione e informatizzazione dell'inventario realizzato da Mariacristina Galantini nel 2010 a cura di 
Laura Cristina Niero (Cosmos), 2023

realizzate per 
Centro documentazione donna, Modena

intervento redazionale a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2023