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  Aziende agricole di proprietà della Federazione 1922 - 1972
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serie
registri 73, fascicoli 15
sei in: Archivio storico della Federazione delle cooperative della provincia di Ravenna 1911 - 1994

La serie ordina la documentazione inerente la gestione delle aziende agricole da parte della Federazione.
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informazioni sul contesto di produzione
L'attività agricola della Federazione iniziò nel 1912 con l'acquisto dal Conte Bastogi del tenimento dello "Mandriole", nella cui fattoria, nel 1849, moriva Anita Garibaldi: si tratta di una vasta zona di oltre mille ettari, situata a nord di Ravenna, presso la foce del Reno.
Dopo la fine della Prima guerra mondiale la Federazione concretizzò la sua vocazione agricola: il 30 dicembre acquisto una vasta tenuta già di proprietà del Duca Massari. Tale tenuta si estendeva su 1100 ettari, un terzo dei quali nel comune di Argenta e per due terzi nel comune di Conselice.
Il 17 marzo 1920 venivano acquistati i cosiddetti Beni Cervesi di proprietà del principe Colonna, in aprile dello stesso anno è la volta della tenuta Pratolungo dalla famiglia Vicchi di Fusignano, mentre l'8 novembre 1920 la Federazione acquista la tenuta Raspona di circa 1000 ettari. Sempre nel 1920 entrano in proprietà della Federazione i beni Serafini di ettari 40.
A queste proprietà si aggiunse la gestione di alcune affittanze: la tenuta San Vitale (420 ettari) di proprietà Pergami-Belluzzi; Valle Maggiore di proprietà del comune di Lugo (240 ettari); L'affittanza Bassona di proprietà del comune di Cervia (140 ettari).
Le Federazione si caratterizzò anche per l'acquisto e la gestione diretta di grandi tenute agricole: Tenuta Mandriole, Tenuta Raspona, Tenuta San Vitale, Tenuta Pratolungo, Tenuta Massari, Tenuta Valle Maggiore, Tenuta Bassona, Tenimento Beni Cervesi, Tenuta Marchese Serafini.
Negli anni di commissariamento Cagnoni e Bendandi (15 nov. 1922 - 6 giu. 1925) furono venduti il Tenimento Beni Cervesi e la Tenuta Marchese Serafini e furono affittate la Tenuta Raspona e la Valle Bastia della Tenuta Massari.
Gli anni di Ugo Clavenzani (1934-1935) furono caratterizzati: dalla cessione in affitto alle cooperative federate delle tenute agricole in precedenza gestite direttamente dalla Federazione; dalla netta separazione delle attività agricole da quelle industriali, tramite la cessione dei lavori appaltati dalla Federazione alla CMC; dal trasferimento della contabilità delle cooperative federate all'ENFC (Ente Nazionale Fascista della Cooperazione), anche se, di fatto, la Federazione riuscì comunque ad agire, in parte, in autonomia. In particolare nel 1934 furono affittate le tenute Massari, Mandriole e Rasponi alle Cooperative braccianti di, rispettivamente, Piangipane, Mezzano e Ravenna.
Nel 1941 la Federazione è proprietaria di terreni aventi la superficie complessiva di Ha. 3330 così suddivisi: Tenuta Massari Correcchio, Ha. 1198,62; Tenuta Raspona, Ha. 1037,87; Tenuta Mandriole, Ha. 763,53; Tenuta Quaiadora, Ha. 113,86; Tenuta Manzona, Ha. 129,16; Tenuta Casale, Ha. 72,29; Tenuta Vitalaccia, Ha. 17,64.
Immediata conseguenza della nomina di Nullo Baldini a commissario governativo (1943) fu il ritorno in capo alla Federazione delle aziende agricole in precedenza cedute alle cooperative. Nel 1955, dopo un intenso dibattito interno, riguardante il miglioramento della gestione aziendale delle grandi tenute il Consiglio di amministrazione decise la cessione, in affitto, delle tenute Raspona, Mandriole e Marcabò (alle Cooperative agricole braccianti di Ravenna, Sant'Alberto e Lavezzola Conselice). Tale decisione faceva capo, come recita il testo della delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 1955, alla volontà della Federazione di alleggerirsi […] dalle cure della conduzione diretta dei propri terreni, onde dedicarsi con maggior intensità alle vaste mansioni d'ordine consortile connesse alla sua natura (1).

Note
(1) A. LUPARINI, Al centro della storia. La vicenda politica della Federazione delle Cooperative di Ravenna (1922-1977), in Solidarietà e interesse. La Federazione delle Cooperative dal fascismo agli anni Settanta, a cura di D. Bolognesi e L. Cottignoli, Ravenna, 2004, p. 88.


codice interno: 1356 - 001.015

informazioni redazionali
La descrizione dei registri è mutuata dalla schedatura realizzata dalla coop. Le pagine nel 2015