Atti dell’Ufficio del Giudice conciliatore di Marzabotto, designato allo scopo di comporre le controversie minori ed eventualmente giudicare sulle medesime. Contiene corrispondenza e atti, registri di protocollo e registri delle pratiche svolte.
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A causa degli eventi bellici la documentazione conservata parte solo dal 1942.
criteri di ordinamento Il raggruppamento di registri comprende repertori e rubriche riguardanti l'attività dell'ufficio, che sono stati raccolti in busta per una migliore conservazione. La serie Atti contiene corrispondenza e fascicoli strettamente relativi alle cause analizzate
informazioni sul contesto di produzione L'ufficio del Giudice conciliatore per ciascun territorio comunale del Regno d'Italia fu istituito con il Regio Decreto n. 2626 del 6 dicembre 1865, che definì questa figura quale quella di un magistrato onorario non appartenente ai ruoli della carriera di magistratura e a cui sarebbe spettato il compito di comporre o di giudicare, su richiesta delle parti e assistito quale cancelliere dal Segretario comunale, in contenziosi minori di materia esclusivamente civile e limitati al territorio del Comune di sede e di competenza. Una prima, significativa riforma si ebbe con la Legge n. 261 del 16 giugno 1892 ("Legge sulla competenza dei conciliatori"), che affidò un vero e proprio "Ufficio di conciliazione" a un giudice nominato dal Presidente del Tribunale territorialmente competente, su proposta del Procuratore del Re che a propria volta sceglieva il candidato nelle liste di eleggibili all'ufficio che dovevano essere compilate dalla Giunta municipale. Questo Giudice conciliatore aveva competenza in materia di "azioni personali, civili e commerciali" sui beni mobili fino al valore di 100 lire, sui più tradizionali "danni dati", sugli sfratti e sulle locazioni di immobili; veniva ora affiancato un vice-conciliatore e da un messo per l'esecuzione degli atti dell'ufficio. Successive e significative modifiche si ebbero: con il Regio Decreto n. 545 del 21 aprile 1927, che previde l'istituzione di specifiche "commissioni di conciliazione per le vertenze sugli alloggi"; con l'art. 91/d del Regio Decreto n. 383 del 3 marzo 1934 che definì le spese per il mantenimento dell'ufficio quali "spese obbligatorie" a carico della locale amministrazione comunale; e soprattutto con la Legge n. 763 del 25 giugno 1940, ripresa dal Regio Decreto n. 12 del 30 gennaio 1941. A seguito dei mutamenti socio-economici intervenuti nel corso del tempo, che avevano fatto diventare sempre più residuale l'attività dell'Ufficio di conciliazione, ne è stata decisa la soppressione e la sostituzione con la nuova figura del Giudice di pace (attiva dal 1° maggio 1995), a seguito dell'art. 44 della Legge n. 374 del 21 novembre 1991 ("Istituzione del Giudice di pace").
storia archivistica Verosimilmente il complesso documentario ha seguito le stesse vicende conservative delle carte dell’Archivio storico del Comune di Marzabotto: conservata nel locale seminterrato della residenza municipale, la documentazione è stata trasferita nella nuova sede dell’Archivio Storico nei locali adiacenti la Biblioteca comunale nel 2020. La documentazione è stata oggetto di una prima descrizione nell’ambito dell’intervento di ricognizione condotto da Batrice Magni nel periodo 2005-2016.
bibliografia ”Archivio Storico Comunale di Marzabotto e Archivi aggregati. Serie riordinate e inventariate conservate presso la Casa della Cultura e della Memoria”, inventario a cura di Beatrice Magni, 2016
codice interno: 1376 - 001
informazioni redazionali
Inventario sommario a cura di Francesco Rosa (Open Group), 2022
realizzato per Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2016. Intervento diretto]
intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e archivi, 2023