L’archivio dell’Ente comunale di assistenza di Castello d’Argile appare chiaramente come il risultato della accumulazione progressiva della documentazione prodotta dall’ente nel corso del tempo per il perseguimento delle sue finalità preminenti, e quindi sostanzialmente dei consueti nuclei documentari delle serie deliberative degli organismi direttivi, della corrispondenza d’ufficio organizzata in ordine cronologico per fascicoli annuali in una serie di “Atti” assieme alla contabilità generale (mastri, giornali, bilanci preventivi, conti consuntivi, mandati, reversali), e infine della contabilità particolare per interventi specifici (soccorso invernale, assistenza a profughi, invalidi civili, ciechi, sordomuti).
espandichiudi
criteri di ordinamento La sedimentazione delle carte legata all’attività dell’ente si riflette coerentemente in un ordinamento archivistico e in una struttura d’archivio caratterizzati da una pressoché sistematica organizzazione della documentazione per le più consuete serie di natura strettamente deliberativa, amministrativa e contabile, organizzate a serie aperte ad accrescimento cronologico per ciascuna tipologia di atti.
storia archivistica Non si hanno notizie sulle vicende della documentazione archivistica dell’Ente comunale di assistenza di Castello d’Argile nei primi decenni della sua attività, a parte l’ovvia supposizione che essa sia andata progressivamente accumulandosi presso l’amministrazione dell’ente e quindi nella sede comunale, a partire dalla presa in carico il 1° luglio 1937 della sparuta documentazione della precedente Congregazione di carità, su cui dovettero però essere operati rilevanti scarti. Dopo di ciò anche a Castello d’Argile - come di consueto in questi casi - gli archivi del locale Ente comunale di assistenza e della Congregazione di carità che l’aveva preceduto passarono ad essere conservati dall’Archivio storico comunale quali archivi aggregati all’atto dell’applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 24 luglio 1977, che sopprimeva gli ECA e ne trasferiva attribuzioni, patrimonio e personale ai rispettivi Comuni. Anche questo archivio fu descritto negli elenchi di consistenza compilati negli anni 1984-1985, quando fu promosso un primo intervento sistematico di riordino della documentazione comunale argilese che fu affidato all’archivista Elio Maccagnani, e negli anni 1996-1997 quando fu redatto un nuovo “Inventario topografico della documentazione archivistica conservata presso il Municipio di Castello d’Argile” a cura di Aurelia Casagrande. Infine nell’anno 2021 anche l’archivio dell’Ente comunale di assistenza di Castello d’Argile è stato interessato da un intervento di riordino e di inventariazione analitica, che ha portato al recupero della distinta identità e autonomia dei complessi archivistici afferenti i diversi enti produttori, alla ricostituzione dell’ordinamento originario delle serie documentarie e alla loro descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
codice interno: 1413 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Enrico Angiolini (Open Group), 2021
realizzato per Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2018. Intervento diretto]
Intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale, 2022