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Archivio Sanzio Cremonini 1933 - 1999
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fondo
fascicoli 209, rotoli 396

Il fondo archivistico di Sanzio Cremonini comprende la documentazione prodotta dall'ingegnere nell'arco della propria attività professionale che va dalla metà degli anni Cinquanta alla metà degli anni Novanta del Novecento. Eccetto pochi interventi nel campo dell'urbanistica e delle costruzioni funebri e uno studio per una scuola, l'attività dell'ingegnere è totalmente incentrata sull'edilizia privata; la maggior parte dei progetti è, infatti costituita da nuove costruzioni e da restauri di case, sistemazioni interne e arredi di case, appartamenti ed edifici a destinazione sia residenziale che commerciale (abitazioni, negozi e uffici). In misura minore si conservano anche progetti per sistemazioni di alberghi, bar e ristoranti sempre per la committenza privata. La quasi totalità degli interventi si colloca nella città di Imola, ma non mancano progetti per la sistemazione di edifici residenziali in diverse città della Romagna, a Bologna e a Milano. Degni di nota sono i progetti per la sistemazione interna e l'arredo del ristorante S. Domenico sia a Imola che a New York.
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La documentazione è costituita da tavole di progetto a china su carta da lucido e in copia eliografica, disegni di studio a matita su carta e in copia eliografica, schizzi a matita su carta, carta da lucido e carta da spolvero, carteggio con i committenti e, più spesso, con i fornitori, computi metrici estimativi, capitolati d'appalto, stati di avanzamento lavori, copie di documentazione tecnica inviata al Comune ai fini del rilascio della concessione edilizia e del cerificato di abitabilità, fotografie da sopralluogo, di cantiere e dell'opera finita, note e appunti di lavoro.
Particolarmente interessante risulta essere il carteggio intercorso tra l'ingegnere e l'architetto paesaggista Pietro Porcinai, che attesta uno stretto rapporto di collaborazione sia nella progettazione dei giardini di alcune case realizzate o restaurate su progetto dell'ingegnere sia nel progetto di sistemazione del Parco delle Acque minerali a Imola.
Il fondo archivistico comprende, inoltre, disegni realizzati durante gli studi universitari, un repertorio della clientela e documentazione personale costituita perlopiù da biglietti di auguri ricevuti dall'ingegnere e da disegni di natura eterogenea.

criteri di ordinamento
La prima fase di lavoro è consistita in una ricognizione delle due tipologie documentarie di cui è costituito il fondo: elaborati grafici in rotolo e documentazione in fascicolo. In relazione alla documentazione in rotolo, contestualmente alla ricognizione, è stato fatto un accorpamento dei rotoli e dei tubi riguardanti lo stesso intervento progettuale. Tale ricognizione ha portato alla redazione di un file in formato tabella, nel quale sono stati riportati, per ogni fascicolo, il titolo originale, gli estremi cronologici e note relative al progetto di riferimento e, per ogni raggruppamento di rotoli, il nome del progetto (natura, ubicazione e committente), gli estremi cronologici e la quantità di rotoli. Gli elaborati grafici in rotolo sono poi stati ordinati cronologicamente e dotati di un numero progressivo corrispondente al progetto; nei casi in cui si conservano più rotoli e tubi per uno stesso progetto, al numero segue una lettera.
Successivamente i dati sono stati importati nella piattaforma regionale per la descrizione archivistica e si è proceduto con l'accorpamento della documentazione, sia in fascicolo che in rotolo, relativa al medesimo intervento progettuale, creando una scheda "Unità archivistica" contenente i dati principali del progetto quali natura (nuova costruzione, restauro, sistemazione interna, arredo), ubicazione dell'edificio, committente e data. A questa scheda sono state collegate schede di "sottounità archivistica" corrispondenti ai fascicoli e ai rotoli. Prima di procedere con la descrizione archivistica, si è operato un riordino interno ai fascicoli costituito essenzialmente dal ricollocamento dei documenti nel fascicolo di provenienza sulla base del titolo originale e dalla ricostruzione della sequenza logica dei documenti all'interno del fascicolo stesso.
Per quanto riguarda i fascicoli è stata creata una scheda per ognuno di essi in cui si è riportata la segnatura, il titolo originale, gli estremi cronologici e una descrizione analitica del contenuto, mentre per quanto riguarda gli elaborati grafici è stata creata una scheda unica riportante la segnatura e la quantità di rotoli. All'interno di ogni unità archivistica, le schede relative ai fascicoli sono ordinate cronologicamente, e ad esse segue quella riguardante gli elaborati grafici in rotolo.
Nei casi in cui il progetto consiste in un arredo si è ritenuto opportuno specificare tale informazione nel titolo, mentre nei casi in cui si tratta di una nuova costruzione, un restauro, una ristrutturazione eventualmente con cambio di destinazione d'uso o una sistemazione interna con cambio dei volumi dei vani, tale specificazione è descritta nel campo contenuto.
Terminata la descrizione della documentazione relativa agli interventi progettuali, si è proceduto con la descrizione dei documenti attestanti il rapporto intercorso tra l'ingegnere Sanzio Cremonini e l'architetto paesaggista Pietro Porcinai e la documentazione di natura personale.

storia archivistica
Il fondo archivistico è pervenuto alla Biblioteca comunale di Imola senza un preciso ordinamento e privo di qualsiasi strumento di corredo.
In particolare, la documentazione costituita da elaborati grafici su carta da lucido era solo parzialmente condizionata all'interno di tubi con titolazione originale, mentre la maggior parte era in forma sciolta senza alcun ordinamento o suddivisione; i documenti relativi all'iter progettuale quali, ad esempio, carteggio con i commitenti e con i fornitori, computi metrici estimativi, capitolati d'appalto, stati di avanzamento lavori e tavole di progetto in copia eliografica, erano condizionati all'interno di fascicoli con titolazione originale e con sporadici riferimenti alla documentazione contenuta, generalmente costituiti dal nome della ditta a indicare documentazione relativa alla fornitura e alla posa in opera di materiali e complementi d'arredo.
La grande differenza, in termini quantitativi, di documentazione conservata in fascicolo rispetto a quella in rotolo, fa pensare che molti documenti in fascicolo siano stati donati dall'ingegnere Sanzio Cremonini ai committenti se non addirittura scartati dallo stesso. E' doveroso sottolineare, d'altronde, che gran parte degli elaborati presenti soltanto in rotolo si riferisce a progetti di arredo (come testimoniato anche dalle generiche indicazioni sul progetto, ad esempio "arredo per Angela", in luogo di un vero e proprio cartiglio) per cui verosimilmente non è mai stata prodotta tutta la documentazione invece necessaria per progetti di nuove costruzioni o restauri.

modalità di acquisizione
Dono della moglie Maria Vittoria Carli, 2011

condizioni che regolano l'accesso
Per motivi legati alla diffusione dei dati personali, sono stati oscurati i nomi dei committenti degli edifici privati.
La consultazione della documentazione dell'Archivio Sanzio Cremonini è su prenotazione.


codice interno: 1449 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di 
Angelica Barberini, Margherita Beggi, Jessica Pagani (Archimedia), 2023

realizzato per
Comune di Imola

revisione a cura di
Simona Dall'Ara, Archivio storico comunale di Imola

intervento redazionale a cura di 
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2023