Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta e ricevuta dal Comitato Inquilini Villaggio del Pilastro nell'espletamento delle proprie funzioni di rapprentanza sindacale degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, abitanti nell'omonimo rione bolognese.
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Le carte sono ordinate in fascicoli tematici che contengono in prevalenza carteggio intercorso con i cittadini residenti, con l'Istituto Autonomo Case Popolari e con il Comune di Bologna, con rappresentanze di partiti e di altre associazioni sindacali, ma anche bollettini informativi sulle attività dell'ente, volantini e altro materiale divulgativo, alcuni esemplari del giornalino del Comitato, diversi numeri dei periodici La Fattoria - prodotto dall'omonimo circolo - e Il Faro e una corposa rassegna stampa tratta da giornali locali e nazionali. I verbali delle sedute assembleari del Comitato sono presenti all'interno di diversi fascicoli in forma di bozza manoscritta. L'arco cronologico coperto dalla documentazione conservata è ampio, estendendosi dalla metà degli anni Sessanta, epoca della nascita del Villaggio del Pilastro e del Comitato stesso, fino al 2010, ma tale completezza non si riflette anche sulla struttura del fondo, che risulta completamente manchevole, ad esempio, delle serie degli atti deliberativi, dei protocolli della corrispondenza e dei registri contabili. La presenza sulle carte rimaste di annotazioni riconducibili ad anni recenti, così come la numerazione di protocollo attribuita alla corrispondenza più antica, lasciano presupporre che il fondo, nella sua attuale consistenza e conformazione, costituisca il residuo rimaneggiato di un archivio che doveva essere in origine più completo e strutturato. I fascicoli conservatisi testimoniano l'ampia attività espletata dall'ente quale intermediario e rappresentante organizzato degli interessi comuni degli inquilini, nei confronti degli enti preposti da una parte alla edificazione e gestione degli alloggi, dall'altra alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture a servizio del quartiere. Le tematiche affrontate spaziano, infatti, dai problemi relativi all'urbanistica, alla viabilità, ai trasporti, all'illuminazione, al verde di vicinato, fino a quelli riguardanti le strutture scolastiche, associative, ricreative e commerciali a servizio del rione, passando attraverso le spinose questioni dell'assegnazione e manutenzione degli alloggi, delle trattative per i canoni di locazione e del controllo e contenimento degli episodi di micro criminalità che minavano la serena convivenza tra gli abitanti del quartiere.
criteri di ordinamento Al momento del riordino le carte - quasi sempre fascicolate, ma talvolta sciolte - risultavano condizionate in dieci buste che riportavano sul dorso indicazioni sintetiche delle principali tematiche trattate al loro interno. A seguito di un preliminare esame dei documenti, il fondo è stato riordinato e descritto secondo una struttura "tematica", che riflette, cioè, i principali ambiti di attività e le funzioni svolte dal Comitato Inquilini, individuati in dieci serie: - Documentazione amministrativa - Urbanistica - Servizi collettivi - Gestione del verde - Gestione degli edifici ad uso abitativo - Ordine pubblico - Attività politica marginale - Iniziative culturali - Rassegna stampa - Eccidio dei tre carabinieri La documentazione sciolta, quando possibile, è stata inserita nelle pratiche pertinenti, negli altri casi si è provveduto ad accorparla in nuovi fascicoli. Tutte le unità archivistiche, originali o create durante il riordino, sono state ricondotte alle serie di riferimento in base alle tematiche affrontate e, all'interno dei singoli fascicoli, i documenti sono stati ordinati cronologicamente. L'ordine cronologico è stato rispettato anche nella successione delle unità archivistiche ricondotte ad ogni serie.
storia archivistica La documentazione si presenta assai lacunosa: sono assenti i registri di protocollo, lo statuto, i regolamenti e le serie contabili. Il fondo ha l'aspetto più di un "ibrido" tra un vero e proprio archivio prodotto da un ente ed una collezione privata, perchè conserva sia documentazione frutto delle funzioni svolte dal Comitato, sia aggregazioni di materiale documentario che hanno l'aspetto di collezioni (si veda, a questo proposito, la rassegna stampa) o raccolte e donate dai residenti del quartiere al Circolo La Fattoria. A titolo esemplificativo, all'interno del fascicolo "Ricordo di Spina. Festa de L'Unità. 15.07.1984", è conservata una lettera datata 8 gennaio 2020 nella quale si dichiara che la documentazione è stata reperita in un garage durante uno sgombero. Il materiale in origine era condizionato in dieci buste che riportavano sul dorso le indicazioni in forma sintetica delle tematiche trattate dalla documentazione conservata al loro interno: "Comitato inquilini. Problematiche. Case popolari. Pilastro", a volte ripetute su più buste. La documentazione, inoltre, a volte riporta degli appunti che potrebbero far presupporre un riordino delle carte in base alla materia trattata, successivo alla loro produzione: ad esempio, "Atti. Verde di vicinato" oppure "Atti. Verde pubblico", confluiti in fascicoli pluriennali differenti. Il complesso documentario risulta oggi depositato, con apposita convenzione, presso la biblioteca di quartiere intitolata a Luigi Spina, a Bologna
condizioni che regolano l'accesso Parte della documentazione è sottratta alla libera consultazione per motivi di privacy
codice interno: 1519 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Angelica Barberini e Sara Spallanzani (Archimedia), 2023
realizzato per Settore biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna, con fondi PON Metro REACT-EU
intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2024