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Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

Gli archivi in Emilia-Romagna


Conservatore

Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Modena
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Archivio della Federazione impiegati operai metallurgici di Modena 1937 - 1977
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fondo
fascicoli 796, quaderno 1

Il fondo comprende la documentazione relativa all'attività congressuale della Fiom modenese, momento fondamentale nella vita dell'organizzazione sindacale perchè dal congresso derivano le attribuzioni dei ruoli dirigenziali, a partire dalla nomina del Segretario.
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Le carte interessano tutti gli aspetti della vita dell'organizzazione: è presente un ricco carteggio della Segreteria con la corrispondenza suddivisa fra i diversi interlocutori ossia le altre sigle sindacali, prefetti, questori, procuratori della Repubblica, Amministrazione comunale e provinciale di Modena e ministri del Lavoro, associazioni di categoria. A seguire si riscontra la documentazione relativa a convegni sindacali sia locali che nazionali, e quella inerente i corsi di formazione promossi da Fiom nazionale e provinciale. Quindi si hanno le carte degli uffici di Amministrazione (carteggio e bilanci annuali), Organizzazione (carteggio, atti delle Commissioni Interne, tesseramento e dati statistici), Sindacale (atti relativi a contratti, accordi e tabelle salariali), Stampa (materiali diversi, periodici e propaganda) e Vertenze (atti relativi alle vertenze individuali, aziendali, fallimenti).
Scarna la documentazione relativa alla Commissione giovanile e all'Ufficio Studi, mentre è rilevante per consistenza e informazioni quella ordinata nella serie "Aziende" nella quale si trovano le carte delle rappresentanze sindacali aziendali, ossia le carte di natura sindacale conservate dalle rappresentanze interne alle diverse fabbriche presenti a Modena e provincia – Fiat, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Fonderie, etc. - e poi consegnate alla segreteria della Fiom.

criteri di ordinamento
L'intervento sull'archivio della Fiom di Modena si è svolto come di seguito:
- Analisi e verifica della struttura archivistica attribuita al fondo; revisione dell’ordinamento e della gerarchia delle serie archivistiche.
Alla luce dell’analisi svolta sull’ordinamento attribuito alle carte e la conseguente descrizione inventariale, il presente intervento si qualifica come una rilettura complessiva del fondo. 
La struttura del fondo proposta dal precedente intervento vedeva le serie archivistiche recare come denominazione il titolo corrispondente ad uno specifico numero del titolario, e susseguirsi nello stesso ordine; infine la serie Miscellanea – non contemplata nel titolario – chiudeva la sequenza.
1. Atti
2. Accordi
3. Autorità
4. Bilanci
5. Cisl – 5a Corrispondenza
6. Circolari – 6a Nazionali; 6b Provinciali; 6c FLM Nazionale; 6d FLM Regionale e altre province; 6e CGIL; 6f CCdL Provinciale; 6g Federazione CGIL-CISL-UIL Provinciale; 6h "Circolari Varie - altre istanze"; 6i "Circolari Federazione CGIL-CISL-UIL Regionale"
7. Corsi Sindacali – FLM Corsi nazionali estivi; 7b FLM Corsi provinciali
8. Contratti
9. Convegni
10. Commissioni Interne e Comitati
11. Fiom – 11a Comitato Direttivo Fiom; 11b Corrispondenza; 11c Commissione Giovanile
12. API
13. Giornali di categoria -13b Bollettini; 13c Vari
14. Ispettorato del Lavoro
15. Organizzazioni di massa
16. Propaganda sindacale – 16a Manifesti; 16b Volantini
17. Pubblici congressi - 17a Cgil; 17b Fiom Nazionale e CCdL Modena; 17d Fiom Provinciale; 17e Fim-Cisl
18. Rapporti Internazionale
19. Stampa
20. Tabelle salariali
21. Tesseramento – 21b Dati
22. Uilm – 22a SIDA
23. Vertenze
24. Leggi e sentenze.
Senza trascurare la funzione di guida all’ordinamento costituita dal titolario di classificazione adottato dalla Fiom di Modena, si è ritenuto funzionale alla comprensione del fondo e alla sua fruizione ai fini dell’indagine storica, riorganizzare l’archivio partendo dalla considerazione della struttura organizzativa della Fiom, delle competenze dei suoi uffici e organi dirigenti, delle funzioni esercitate e, di conseguenza, delle carte prodotte. Le precedenti serie archivistiche sono dunque state attribuite all’ufficio o dirigenza di competenza, e ne è stata modificata la gerarchia inventariale sulla base di un criterio funzionale/organizzativo dell’ente e non alfabetico: a titolo esemplificativo citiamo l’attuale serie degli “Atti” dell’Ufficio di Segreteria che riunisce le unità archivistiche già inserite nella partizione denominata "Atti" e classificate 1 sulla base del titolario, e i fascicoli rinvenuti nella precedente serie "Miscellanea" - privi di classificazione - che non erano stati riconosciuti e attribuiti alle competenze dell'Ufficio di Segreteria dell'organizzazione; ancora, l’attuale serie denominata Ufficio di Organizzazione comprende il Carteggio dell’Ufficio Organizzazione (ex Miscellanea), Commissioni Interne (titolo 10), Tesseramento (titolo 21) e “Dati statistici” (titolo 21b) ossia tutti gli atti di competenza di tale ufficio.
Naturalmente tutte le unità archivistiche sono state riordinate e descritte mantenendo le tracce del passato intervento archivistico ossia la classificazione (dove presente) e la segnatura precedente.
Ne è derivato un archivio organizzato in 21 serie, alcune delle quali strutturate in sottoserie; la precedente Miscellanea è stata sciolta: tutti i fascicoli in essa contenuti sono stati inseriti nelle altre partizioni, dopo un’attenta analisi delle caratteristiche formali e del contenuto della documentazione.
- Inventariazione analitica nel rispetto dei principi e delle buone pratiche della tradizione archivistica italiana, in conformità alle norme per la descrizione archivistica vigenti in campo nazionale e internazionale e in particolare agli standard internazionali per la descrizione archivistica ISAD(G) e ISAAR(CPF) per il soggetto produttore.
- Nel rispetto delle regole della descrizione multilivellare, le schede Fondo e Serie/Sottoserie riportano i seguenti dati: 
- denominazione / titolo
- soggetto produttore (Scheda fondo)
- estremi cronologici
- consistenza
- ambiti e contenuto
- criteri di ordinamento
- storia archivistica (Scheda fondo)
- bibliografia, fonti (Scheda fondo).
Le schede relative alle unità archivistiche (fascicolo) riportano i seguenti dati:
- titolo originale o attribuito
- titolario di classificazione
- estremi cronologici
- segnatura attuale e segnatura precedente
- ambiti e contenuto.
La descrizione del Soggetto produttore riporta i seguenti dati: 
- tipologia
- forma/e autorizzata/e del nome
- date di esistenza
- storia, luoghi (con data e relazione), condizione giuridica, funzioni occupazioni, ecc.
- bibliografia
- eventuali relazioni con altri soggetti produttori e con altre risorse.
-  Condizionatura dei materiali in buste e ordinata ricollocazione a scaffale: le unità di condizionamento sono state numerate da 1 a 116, mantenendo il ricorso al numero di corda come criterio di identificazione delle buste e legame interno al fondo; le buste recano sul dorso etichette con i dati identificativi del contenuto ossia denominazione del fondo, serie archivistica, estremi cronologici, segnatura attuale.
- Digitalizzazione di un campione di 100 unità documentarie i cui file .jpg sono stati allegati alla scheda inventariale in Archivi ER, rendendo così visibile i documenti on line. I materiali sono stati selezionati fra quelli relativi alla storia dell’azienda “Fonderie Riunite” di particolare interesse per l’Istituto storico per le prospettive di indagine nell’ambito della storia del lavoro e dei movimenti dei lavoratori, e nel contempo per la sua attenzione alla memoria dei luoghi, dal momento che nei prossimi mesi trasferirà la propria sede all’interno dell’edificio delle “ex Fonderie”, appositamente ristrutturato e restaurato.

storia archivistica
Fin dalla metà degli anni Ottanta la CGIL di Modena si è mostrata sensibile alla tutela del suo patrimonio impegnandosi direttamente nella custodia e valorizzazione delle carte, mentre dal 1993, grazie a una convenzione, la gestione dell'archivio storico del sindacato, di cui la CGIL modenese resta comunque unica proprietaria, è stata affidata all'Istituto storico di Modena ai fini della conservazione e della fruizione della documentazione (1).
Nel 1993 l'archivio della FIOM è stato riordinato e descritto sommariamente nell'ambito di un intervento che ha interessato tutto l'archivio storico della Camera Confederale del Lavoro di Modena, trasferito presso i locali dell'Istituto storico a seguito della convenzione sopracitata. Tale intervento ha avuto come esito la redazione di un inventario in "stesura provvisoria" e nel 1994 la predisposizione di una Guida all’Archivio della Camera Confederale del Lavoro di Modena, anche questa recante la precisazione "Stesura non definitiva" (2).
In quell'occasione è stato individuato e ricostruito il titolario in uso dall'organizzazione modenese, articolato in 24 titoli che "seguono semplicemente l'ordine alfabetico", il quale ha guidato la creazione delle serie archivistiche inventariali e la loro stessa ordinata sequenza. Oltre ai materiali contrassegnati dal numero di titolario, vengono descritte "28 buste eccedenti" nelle quali "si conserva materiale riguardante varie industrie" (bb. 91-118); in realtà le 28 comprendono anche una Miscellanea della consistenza di 6 buste (bb. 113-118).

 
Note:
1) Istituto storico di Modena, Archivio ISRMO, Carteggio protocollato, fasc. Archivio 1993, b. 31, fasc. 2
2) Cgil Modena – Archivio storico. Inventario. Stesura provvisoria, a cura di Renata Disarò e Andreina Petrucci (C.S.R. Centro studi e ricerche – Modena), Modena, novembre 1993; Guida all’Archivio della Camera Confederale del Lavoro di Modena. Stesura non definitiva, a cura di Renata Disarò e Andreina Petrucci, Modena, ottobre 1994

modalità di acquisizione
Il fondo della Fiom di Modena è stato depositato in Istituto storico a Modena contestualmente a quello dell'intero archivio storico della Camera Confederale del Lavoro di Modena, nel 1993. Il deposito è stato disciplinato da una convenzione avviata in quello stesso anno e rinnovata da allora a scadenza di 5 anni. In base a tale accordo la gestione dell’archivio storico del sindacato, di cui la CGIL modenese rimane unica proprietaria, è affidata all’Istituto storico di Modena ai fini della conservazione, valorizzazione e fruizione della documentazione.

condizioni che regolano l'accesso
Il fondo è liberamente consultabile nel rispetto della normativa vigente sulla tutela dei dati personali.

strumenti di ricerca
Renata Disarò - Andreina Petrucci (Centro Studi e Ricerche), CGIL Modena. Archivio storico. Inventario (stesura provvisoria), Istituto storico della Resistenza e di Storia contemporane di Modena, novembre 1993.

bibliografia
- Carlo De Maria (a cura di), Le Camere del Lavoro in Emilia-Romagna: ieri e domani, Bologna, Socialmente, 2013
- Amedeo Osti Guerrazzi, Claudio Silingardi, Storia del sindacato a Modena 1880-1980, Roma, Ediesse, 2002
- Lorenzo Bertucelli, Claudia Finetti, Marco Minardi, Amedeo Osti Guerrazzi, Un secolo di sindacato. La Camera del lavoro a Modena nel Novecento, Roma, Ediesse, 2001
- Claudio Silingardi (a cura di), Cento anni di lavoro: immagini per la storia del movimento operaio, 1860-1960, Milano, Mazzotta, 1991
- Enrico Trebbi, La Fiom e le battaglie dei metalmeccanici a Modena tra il 1959 e il 1962, tesi di laurea, relatore prof. Vittorio Rieser, Universita degli studi di Modena, Facoltà di Economia e Commercio, a.a. 1981-1982
- Mara Masini, Lotte sindacali e crisi della Fiom a Modena negli anni '50, tesi di laurea, relatore prof. Vittorio Rieser, Universita degli studi di Modena, Facoltà di Economia e Commercio, a.a. 1979-1980
- Eliseo Ferrari, Le Fonderie Riunite di Modena, testo coordinato da Nando Gavioli, Roma, Editrice Sindacale Italiana, 1974 (Collana di attualità sindacale)


codice interno: 1545 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Laura Cristina Niero, 2025

realizzato per
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (ente convenzionato L.R. 18/2000)

intervento redazionale a cura di 
Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2025