Il fondo comprende il registro di protocollo e i fascicoli della corrispondenza delle Brigate "Italia" Pianura e Montagna con le altre formazioni, con il Cumer, il Commissario di Divisione, il Movimento Democratico-Cristiano e più in particolare con la Segreteria Centrale Esecutiva del partito. A questa documentazione si affianca il carteggio dell'Intendenza della Divisione "Modena" - Gruppo Brigate "Italia" a cui competeva la gestione degli aspetti economici della vita in montagna. Sono inoltre presenti materiali a stampa nazi-fascisti fra i quali copie del mensile dei fascisti universitari di Modena «La Marcia» e di «Valanga repubblicana», organo della Brigata Nera "Mirko Pistoni"; e ancora materiali prodotti dalle forze partigiane fra le quali si segnala "La punta", foglio del Movimento Giovanile Democratico Cristiano e delle Squadre d'Azione "Italia" (febbraio 1945).
espandichiudi
Infine il fondo si completa della documentazione prodotta dall'Ufficio stralcio del Comando Brigate "Italia" di Modena nell'adempimento delle funzioni affidategli ai fini della smobilitazione delle forze partigiane e del successivo riconoscimento delle qualifiche di partigiano o patriota.
criteri di ordinamento Il fondo è stato riordinato sulla base dell'analisi condotta sulla documentazione, rilevando innanzitutto l'esistenza di un registro di protocollo della corrispondenza e la presenza dei fascicoli del carteggio protocollato, che sono stati ordinati e descritti in specifica serie. Alcuni di questi fascicoli sono stati rinvenuti nel fondo Archivio Ermanno Gorrieri nel corso del riordino ed inventariazione del medesimo: è presumibile che le carte siano state utilizzate da Gorrieri in occasione delle sue ricerche ai fini della realizzazione del volume La Repubblica di Montefiorino (1966) e che, dopo la pubblicazione, non siano state riposte nella collocazione originale, rimanendo frammiste ai suoi materiali di lavoro. Trattandosi di documentazione di certa provenienza dall’archivio delle Brigate "Italia" si è deciso di ricondurle al fondo di appartenenza descrivendole nel presente inventario. Le carte di natura economica sono raccolte nell'unità archivistica Carte di Sante Giovanardi "Giusto", Intendente della Brigata Italia e della Divisione "Modena M": il fascicolo era stato inserito fra i "Fondi personali donati da ex partigiani" e citato come "Archivio di Sante Giovanardi (Giusto)", ma in considerazione del fatto che Giovanardi nel corso della sua esperienza resistenziale ha svolto il ruolo di Intendente della Brigata "Italia" e della Divisione "Modena M" – ragione per cui le carte erano nelle sue mani - e della pertinenza/provenienza della documentazione dall'archivio delle Brigate "Italia", si è deciso di descriverlo nel presente inventario. I materiali a stampa sia nazi-fascisti che partigiani sono stati riuniti nella serie Manifesti, volantini e giornali, mentre la serie Miscellanea comprende le carte sporadiche e di varia natura non attribuibili alle partizioni individuate, fra le quali si segnala il fascicolo Carte di don Ivo Silingardi, la cui storia archivistica è parallela per origine (don Ivo ha collaborato con i partigiani) e identica per esito a quella già delineata per le Carte di Sante Giovanardi "Giusto". Infine il fondo si completa della documentazione raccolta nella serie dedicata all’Ufficio Stralcio. La descrizione inventariale rispetta le norme stabilite dagli standard internazionali della descrizione archivistica ISAD(G) e, per il Soggetto produttore, lo standard ISAAR(CPF). Nel rispetto delle regole della descrizione multilivellare, le schede fondo e serie riportano i seguenti dati: denominazione o titolo, soggetto produttore (per il fondo), estremi cronologici, consistenza, ambiti e contenuto, criteri di ordinamento, storia archivistica (per il fondo), bibliografia. A loro volta le schede delle unità archivistiche presentano: storia archivistica (dove necessaria), titolo originale o attribuito, estremi cronologici, segnatura attuale, segnatura precedente, ambiti e contenuto. All'interno delle serie, le unità archivistiche sono descritte in sequenza cronologica e tale rappresentazione rispecchia anche l'ordine fisico dei materiali. Tutte le unità archivistiche sono state condizionate all'interno di buste recanti sul dorso etichette con i dati identificativi del contenuto: denominazione del fondo, serie archivistica, estremi cronologici, segnatura attuale; le unità di condizionamento sono state numerate da 1 a 9, facendo ricorso al numero di corda come criterio di identificazione delle buste e legame interno al fondo. L'esame delle carte durante il lavoro di riordinamento ha messo in evidenza il loro generale buono stato di conservazione.
storia archivistica Nell'estate/autunno del 1945 dopo lo scioglimento delle formazioni partigiane cattoliche, la documentazione delle Brigate "Italia" viene depositata presso il Comitato provinciale modenese della Democrazia cristiana (DC) per iniziativa di Luigi Paganelli, ex comandante della Brigata "Italia" Montagna, e di Tommaso Dondi, già vicesegretario del Comitato di liberazione nazionale (CLN) della Montagna. Sul finire del 1947 l'archivio passa nella disponibilità della sezione modenese dell'Associazione liberi partigiani italiani (Alpi) che lo detiene verosimilmente fino alla metà degli anni Ottanta quando lo consegna al Centro culturale Francesco Luigi Ferrari. Il complesso è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna con provvedimento n. 3 del 22 febbraio 1994; un rinnovo è stato effettuato il 6 maggio 1998 in occasione della vendita dell'intero patrimonio documentario del Centro Ferrari alla Società iniziative e attività sociali (SIAS), che ha affidato allo stesso Centro culturale F.L. Ferrari la conservazione, la gestione e la valorizzazione dei fondi archivistici. Prima del presente intervento di riordino ed inventariazione, il fondo risulta descritto nell'elenco di consistenza Archivio storico "Francesco Luigi Ferrari". Indice e bibliografia (Modena 1998, p. 15) nel quale viene recepita la rilevazione fatta già nel 1993 per cui i "quattro nuclei di documenti Archivio delle Brigate "Italia", Montagna e Pianura, Fondi personali donati da ex partigiani" (Germano Chiossi, di Vittorio Grisi e Sante Giovanardi), le "carte di Ermanno Gorrieri usate per la stesura del volume "La Repubblica di Montefiorino", Archivio dell'ALPI, l'Associazione dei partigiani di riferimento cattolico", risultano tutti affiancati e riuniti nella sezione "Fondi relativi alla resistenza modenese (1943-1945) ed all'associazione ALPI (1947-1985) – ACF-RESM" secondo un criterio interpretativo di tipo tematico.
modalità di acquisizione Verso la metà degli anni Ottanta il fondo, fino ad allora presso l'Associazione liberi partigiani italiani (Alpi), è stato depositato nell'archivio del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari per volontà di Luigi Paganelli, già comandante della Brigata "Italia", e membro dell'Alpi nonchè presidente del Centro Ferrari dal 1980 al 1997.
bibliografia - E. Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, Bologna, Il Mulino, 1966 - C. Silingardi, Una provincia partigiana. Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945, Milano, Angeli, 1998 (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, 37) - Dana Portaleone, Montefiorino dopo i rastrellamenti: la seconda fase della zona libera, in «E-Review Dossier», 3-2015 «Il paradosso dello Stato nello Stato». Realtà e rappresentazione delle zone libere partigiane in Emilia Romagna a cura di Roberta Mira, Toni Rovatti, Bologna (BraDypUS).
codice interno: 1631 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Laura Cristina Niero, 2025
realizzato per Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, Modena
intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2025