Il fondo conserva la documentazione inerente l'attività dei Comitati di gestione sociale dei consultori familiari di Modena e con precisione di quelli di Via Padova e di Viale Molza: si tratta di materiale di natura amministrativa relativo alla regolamentazione della gestione sociale dei consultori, dei verbali delle sedute dei Comitati di gestione, delle relazioni presentate dai Comitati alle annuali assemblee delle utenti; sono inoltre presenti numerose unità archivistiche con le carte afferenti alle tante iniziative promosse o sostenute sul territorio, spesso in collaborazione con altri enti, in materia di aborto, maternità e salute, contraccezione, rapporto delle donne con i servizi dei consultori, formazione degli operatori consultoriali; Aids, adolescenti e sessualità etc.
espandichiudi
L'archivio comprende anche la corrispondenza dei Comitati con l'USSL16 di Modena, con L'Unione Donne Italiane, sia modenese che nazionale, e in particolare con il Gruppo Differenza Maternità, e infine con enti, partiti e associazioni; le relazioni consuntive sulle attività svolte nel corso dell'anno; una rassegna stampa tematica e una raccolta di materiali riguardante la legislazione nazionale e regionale di interesse per i Comitati.
criteri di ordinamento All'avvio del presente intervento il fondo si presentava ordinato in 9 serie archivistiche di seguito elencate: - Regolamenti della gestione sociale dei Consultori familiari - Verbali dei Comitati di gestione sociale dei Consultori familiari - Relazioni dei Comitati di gestione sociale alle assemblee delle utenti - Pratiche relative alla promozione o alla adesione ad iniziative specifiche - Corrispondenza - Relazioni annuali dei Consultori familiari della USSL 16 - Rassegna stampa - Legislazione nazionale (e proposte di legislazione) - Legislazione regionale (e proposte di legislazione). Rispetto a tale ordinamento, in questo contesto si è optato per ricondurre ad una sola serie la documentazione ripartita fra Legislazione nazionale e Legislazione regionale in considerazione delle attinenze esistenti fra le carte ivi contenute e, secondariamente, della loro esigua consistenza (1 unità archivistica per serie). La descrizione inventariale rispetta le norme stabilite dagli standard internazionali della descrizione archivistica ISAD(G) e, per il Soggetto produttore, lo standard ISAAR(CPF). Nel rispetto delle regole della descrizione multilivellare, le schede fondo e serie riportano i seguenti dati: denominazione o titolo, soggetto produttore (per il fondo), estremi cronologici, consistenza, ambiti e contenuto, criteri di ordinamento, storia archivistica (per il fondo), bibliografia. A loro volta le schede delle unità archivistiche presentano: titolo originale o attribuito, estremi cronologici, segnatura attuale, ambiti e contenuto. All'interno delle serie, le unità archivistiche sono descritte in sequenza cronologica e tale rappresentazione rispecchia anche lordine fisico dei materiali. Tutte le unità archivistiche sono state condizionate all'interno di buste recanti sul dorso etichette con i dati identificativi del contenuto: denominazione del fondo, serie archivistica, estremi cronologici, segnatura attuale; le unità di condizionamento sono state numerate da 1 a 13, facendo ricorso al numero di corda come criterio di identificazione delle buste e legame interno al fondo.
storia archivistica Nel 1996 il fondo è stato depositato dall'Udi di Modena, unitamente al proprio archivio, presso il Centro Documentazione Donna - già operante come Centro di documentazione dell'UDI dal 1982 - al fine di garantire l'accesso alle carte per ricercatori e studiosi. Merita precisare per comprendere le ragioni del deposito - che l'associazione culturale Centro documentazione donna di Modena (CDD) nasce nel settembre del 1996 da un comune intento delle donne del Gruppo Archivio dell'Udi e di giovani archiviste e storiche entrate in relazione con le attività promosse dal Centro Documentazione Donna dell'Unione Donne Italiane di Modena: l'associazione culturale aderisce infatti alla Carta degli intenti approvata a Roma dall'Assemblea generale autoconvocata UDI nella seduta del 1-2 aprile 1995 e le sue finalità sono la valorizzazione dei percorsi femminili mediante l'acquisizione, la tutela e la diffusione di documenti e pubblicazioni, e la trasmissione generazionale dei temi fondanti la soggettività femminile. Il comune percorso di queste carte con quelle dell'Udi si spiega attraverso la lettura di un documento del 15 ottobre 1991 a firma di Laura Piretti a nome dei Comitati di Gestione e indirizzato alle componenti dei Comitati stessi, al Gruppo "Archivio" dell'Udi di Modena, nonché al Centro Italiano Femminile modenese: "Gli attuali Comitati di Gestione sociale dei consultori [ ] hanno sentito il bisogno [ ] di porsi il problema di come salvaguardare i molti documenti, volantini, relazioni, lettere ecc. che nel corso degli anni si sono ammucchiati, perlopiù in grave disordine, nei cassetti dei consultori riservati alla Gestione o, molto più spesso, nelle case e cantine di molte di noi. In assenza di un archivio dei Comitati o anche solo dei Consultori si è fatta strada l'idea di consegnare tutto il materiale in nostro possesso all'archivio dell'UDI, collocato in Via del Gambero n. 77, dove ha sede l'UDI stessa. I motivi di questa scelta sono principalmente questi: l'Archivio dellUDI (che tra l'altro essendo impegnata nei Comitati fin dalla loro nascita ha già molto materiale riguardante i Consultori e le Gestioni Sociali) è stato riconosciuto dai Beni culturali, ha quindi, pur essendo di proprietà dell'Associazione, una vita in un certo senso "autonoma", è aperto al pubblico, è consultabile, è ordinato con criteri scientifici da esperte archiviste. Inoltre, come è già accaduto per altro materiale che viene via via dato a questo Archivio, i materiali dei Comitati di gestione sociale, riordinati con criteri scientifici, saranno riconoscibili sotto una dicitura autonoma rispetto al resto dell'Archivio e si può anche prevedere, per un futuro in cui si prospettasse tale ipotesi, un recupero del materiale da parte dei Comitati di gestione sociale. I Comitati, riuniti il giorno 9 ottobre 1991 hanno quindi deciso di affidare all'Archivio dell'UDI tutto il materiale accumulato negli anni passati, di invitare anche le componenti delle passate gestioni a portare in via del Gambero n. 77 il materiale eventualmente in loro possesso, così da consentire che quanto i Comitati hanno elaborato in questi anni sia conservato e, soprattutto, sia accessibile". (1) Le carte sono state dapprima ospitate nella sede dell'UDI di Via del Gambero n. 77, poi nel 2002 sono state trasferite nella sede di Via Canaletto Sud n. 88, infine dal 2019 si trovano nei locali del CDD nella Casa delle donne di Modena in strada Vaciglio Nord n. 6 assegnata dall'Amministrazione comunale alle associazioni femminili. Gli archivi dell'UDI di Modena - incluso quello dei Comitati di gestione sociale dei consultori familiari - sono stati riconosciuti di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (n. rep. 1992/01, Bologna 6 febbraio 1992); successivamente, nel 2008, l'intero patrimonio documentario del CDD è stato oggetto di specifica dichiarazione di interesse storico (n. rep. 2008/01, Bologna 14 aprile 2008). Il fondo è stato interessato da un primo intervento archivistico nel 1992 a cura di Enrica Dall'Amico il cui esito è stato il riordino della documentazione e la sua descrizione inventariale sommaria. Nei primi anni 2000 il CDD ha provveduto ad informatizzare quell'inventario mediante l'uso del software GEA 4 nell'ambito del progetto "Archivi Modenesi", rete informatizzata per la consultazione e l'accesso alle fonti della storia del '900 della città di Modena.
Note: 1) Archivio CDD, Archivio dei Comitati di gestione sociale dei consultori familiari di Modena, Corrispondenza, Corrispondenza con l'Unione Donne Italiane 1983-1991, b. 11, fasc. 2
modalità di acquisizione L'archivio è stato depositato dall'UDI di Modena presso il Centro documentazione donna (CDD) nel 1996 e tale deposito è regolato da una convenzione sottoscritta dalle due associazioni.
codice interno: 1678 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Laura Cristina Niero, 2025
realizzato per Centro documentazione donna di Modena
Intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2025