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Archivio del Monte di pietà di Saluzzo 1503 - 11 giugno 1949
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fondo

L'archivio del Monte di pietà di Saluzzo conserva, con sostanziale continuità, la documentazione che testimonia l'attività dell'ente dal momento della sua fondazione, avvenuta il 2 aprile 1776, alla sua cessazione a seguito di incorporazione nella Cassa di risparmio di Saluzzo nel 1940. Sono presenti numerosi documenti più antichi, a partire dal XVI secolo, provenienti dagli archivi privati delle famiglie dei donatori e sostenitori del Monte di pietà.
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criteri di ordinamento
I criteri archivistici adottati nel trattamento della documentazione dell'archivio del Monte di pietà di Saluzzo sono stati di completo rispetto dell'ordinamento presentato dalle carte. Ordinamento applicato negli anni Quaranta del Novecento, nel momento dell'accorpamento del Monte di pietà nella Cassa di risparmio di Saluzzo. Si è scelto quindi di non intervenire in alcun modo per non inficiare eventuali vincoli presentati dalle carte, rimandando a un momento successivo un eventuale riordino documentario. Lo strumento di corredo prodotto, deve intendersi, pertanto, assimilabile ad un elenco di consistenza molto dettagliato che, a seconda dei casi, propone la descrizione delle unità di conservazione (buste), delle unità archivistiche (fascicolo) e delle unità documentarie (singolo documento, nei casi in cui questo sia collegato a un immagine digitale su Digital Library Lodovico).
Le denominazioni delle unità descritte sono quelle originali, presenti sui documenti, sui fascicoli e sulle buste.
Si rimanda a un momento successivo dei lavori la valutazione e la descrizione dei registri rinvenuti nel deposito "Soleil" a Saluzzo e ora conservati su 12 bancali presso il Centro logistico BPER Banca, via Danimarca 6, Modena.
Gli atti fondativi, gli statuti, i regolamenti e le delibere degli organi di governo del Monte di pietà di Saluzzo sono stati digitalizzati per essere resi consultabili sulla Digital Library Lodovico (http://lodovico.medialibrary) sviluppata dal Centro interdipartimentale di ricerca sulle digital humanities dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Al momento la pubblicazione dell'inventario è limitata a queste sole serie.
In parallelo, grazie alla collaborazione tra UNIMoRe e il Settore patrimonio culturale - Area Biblioteche e Archivi della Regione Emilia-Romagna, si è attivato un collegamento tra le due piattaforme Lodovico e Archivi ER al fine di renderle pienamente interoperabili.

storia archivistica
Il fondo del Monte di pietà di Saluzzo è stato rinvenuto nel 2022 presso il deposito denominato "Soleil" di proprietà di BPER Banca, a Saluzzo, dove era conservata anche una corposa serie di libri contabili afferenti in parte al Monte di pietà, in parte alla Cassa di risparmio di Saluzzo. A causa della prevista dismissione del deposito da parte dell'istituto bancario, tutta la documentazione lì conservata è stata prelevata, previa autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e Valle d'Aosta, e portata presso il laboratorio della ditta Frati e Livi di Castelmaggiore (BO) per essere spolverata e sanificata. Successivamente, nel 2023, sempre previa autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e Valle d'Aosta, di concerto con la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna, la documentazione, costituita da 13 bancali - di cui 12 contenenti registri del Monte di pietà e della Cassa di risparmio di Saluzzo e 1 contenente le buste coi documenti del Monte di pietà - è stata portata provvisoriamente nel Centro logistico di BPER Banca a Modena, via Danimarca 6, in attesa di essere riportata in Piemonte, suo territorio di provenienza, dopo essere stata riordinata, inventariata e parzialmente digitalizzata. Sono in corso trattative con la Fondazione Saluzzo per trovare una collocazione idonea al patrimonio documentario che ne consenta oltre che una buona conservazione, soprattutto una opportuna valorizzazione delle potenzialità insite nelle carte per la conoscenza della storia economica e sociale del territorio saluzzese.

La documentazione, conservata all'interno di due serie numeriche di buste originali, per una consistenza complessiva di circa ml. 5,  presentava tracce di diversi riordinamenti.
La prima serie numerica era contenuta in buste con intitolazione originale e numerazione da 1 a 29, con lacune relative ai numeri: 5, 10, 17, 20, 23, 28.
La seconda serie numerica era contenuta in 23 buste, tutte intitolate originariamente "Carteggio antico", numerate da 1 a 30 con lacune per i numeri 6, 23-24, 26 (numeri 11-12, 28-30 in busta unica).

L'ordinamento attuale dell'archivio risale all'intervento eseguito tra il 1940 e il 1941 da Faustino Piotti, come testimoniato dai dorsi delle buste, sui quali si legge "Ordinamento eseguito Anno XIX Epoca Fascista".
Con lettera del 26 giugno 1941 (Cassa di risparmio di Saluzzo, serie "Carteggio relativo al Monte di credito su pegno di Saluzzo",  b. 1, fasc. 2), indirizzata al Presidente della Cassa di risparmio di Saluzzo, Faustino Piotti scrive infatti di aver concluso i lavori di riordino e inventariazione dell'archivio del Monte di credito su pegno e di aver trovato la documentazione in stato di notevole disordine, danneggiata da gravi dispersioni (traccia degli ordinamenti precedenti si può ritrovare negli inventari conservati nella serie "Repertorio - Inventari - Statistica", b. 1). Col suo intervento afferma di aver "selezionato tutto il carteggio" e di averlo "classificato con criterio amministrativo ed in perfetto ordine di data e catalogato così da riuscire facile e spedito il rintraccio di un qualsiasi documento nell'archivio esistente".
Il Piotti segnala inoltre di avere creato una trentina di cartelle denominate "Carte antiche" contenenti "scritture di nessun interesse diretto a quest'opera" essendo "carteggio quasi esclusivamente appartenente alle case dei benefattori del Monte".
Con questo resoconto il Piotti ci offre una testimonianza degli interventi subiti dalle carte del Monte e ci dà conferma del fatto che l'ordinamento riscontrato al momento del rinvenimento dell'archivio nel 2022 è il frutto del rimaneggiamento apportato alle carte proprio dal Piotti tra il 1940 e il 1941. Infatti le 23 buste attuali, denominate originariamente "Carteggio antico", oggi inventariate con questa stessa denominazione, sono quanto rimane delle 30 cartelle organizzate dal Piotti nel 1940/1941. Tali buste riuniscono documentazione anche molto antica, risalente al XVI secolo che, a parere del Piotti, non aveva rapporto diretto con il Monte, ma era appartenente alle famiglie che, per causa di eredità, si erano legate nel tempo al Monte stesso. La documentazione appartenente alla serie "Carteggio antico" è interamente contrassegnata da una segnatura corrispondente a un originario ordinamento, precedente a quello assegnato dal Piotti e risalente alla fine del Settecento, che suddivideva la documentazione in "libri" numerati progressivamente, con una numerazione interna a ogni "libro".

modalità di acquisizione
A seguito di fusione per incorporazione da parte di BPER Banca della Cassa di risparmio di Saluzzo in data 24 giugno 2020.

bibliografia
- Delfino Muletti, Storia di Saluzzo e de' suoi marchesi, Gribaudo editore 1989;
- Nicola Vassallo, Gli archivi storici delle aziende di credito in Piemonte, in Gli archivi degli istituti e delle aziende di credito e le fonti d'archivio per la storia delle banche. Tutela, gestione, valorizzazione, Atti del convegno Roma, 14-17 novembre 1989, Roma 1995;
- Nicola Vassallo, Dai monti di pietà alla nascita delle casse di risparmio, in Le carte preziose. Gli archivi delle banche nella realtà nazionale e locale: le fonti, la ricerca, la gestione e le nuove tecnologie, Atti del convegno Trieste 16-17 aprile 1997, Trieste 1999;
- Aldo Alessandro Mola, Saluzzo - un'antica capitale, Roma 2001;
- Istituto Luigi Einaudi, Repertorio delle banche italiane dal 1861 ad oggi, Monte di pietà di Saluzzo,
https://www.bancheitaliane.org/schede/7495


codice interno: 1680 - 001

informazioni redazionali
Pubblicazione parziale dell'inventario a cura di
Chiara Pulini (curatrice dell'archivio storico); Angelica Barberini, Margherita Beggi, Valentino Leone (Archimedia srl), 2024

realizzato per
BPER Banca

intervento redazionale a cura 
Regione Emilia-Romagna. Settore Patrimonio culturale. Area biblioteche e archivi, 2024*