Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna
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Le carte descrivono l'attività femminista dell’attivista femminista Anna Gaudiano e delle sue compagne, nel ventennio fra gli anni Ottanta e i primi Duemila. La gran parte dei documenti si riferisce all’esperienza di diversi gruppi e collettivi bolognesi femministi e lesbici, di stampo separatista, protagonisti, nel corso degli anni Novanta, di varie occupazioni in città (fra i gruppi più citati: "Artemide e le furie", "Aliene", "Zona lesbica zona femminista", "Lilith luna nera", "Covo delle guerriere"...).
espandichiudi
Un'altra parte della documentazione fa riferimento alle vicende più generali del femminismo italiano, europeo e internazionale dell'epoca, con cui Gaudiano e le altre prendono contatti partecipando ad azioni, raccogliendo materiale informativo, studiando i testi cardine prodotti dal femminismo di fine secolo. Seppur il fondo è stato acquisito dal Centro di documentazione delle donne di Bologna come archivio personale di Anna Gaudiano, la comunicazione con le amiche-compagne, che si sono occupate di un primo riordinamento delle carte in vista del deposito, ha chiarito come si tratti sostanzialmente di un archivio collettivo, curato da un gruppo variabile di donne e spostato da un'occupazione all'altra a partire dallo spazio "Artemide e le furie" fino ad arrivare a "Casa fronda viola", una casa che il gruppo prese in affitto in Toscana negli anni 2000 fino al [2013]. Solo successivamente il fondo venne trasferito in casa di Anna Gaudiano, dove rimase fino alla sua morte. Questo archivio offre uno scorcio importante sul microcosmo dei collettivi femministi e lesbici bolognesi, in particolare negli anni Novanta, restituendo, attraverso una raccolta spesso puntuale di articoli della stampa dell'epoca, oltre che di comunicati divulgati al momento della creazione di un nuovo collettivo e dell'occupazione di un nuovo spazio, una cronologia di alcune esperienze femministe, in particolare descrivendo le relazioni fra femminismo e spazi occupati, separatisti e non. Dalle carte emerge la moltiplicazione dei luoghi, delle assemblee, dei nomi che parallelamente svolgono attività politica nel territorio cittadino. I documenti intersecano inoltre la storia del movimento femminista e lesbico italiano e internazionale di quegli anni, in particolare tedesco, francese, spagnolo, statunitense e latinoamericano. Una parte della documentazione, di stampo più teorico e speculativo, fornisce informazioni relative alla costruzione dell'identità lesbica all'interno della militanza femminista. La documentazione è composta da volantini, opuscoli, appunti manoscritti, articoli di giornale, manifesti autoprodotti, fanzine, adesivi, comunicati, foto, pubblicazioni, fotocopie di testi.
criteri di ordinamento La documentazione è divisa in tre serie. Si è deciso di dedicare la prima all'attività dei collettivi e delle occupazioni femministe e lesbiche bolognesi a cui Gaudiano prende parte. La soggetta produttrice stessa e le compagne che si sono occupate del riordinamento dopo la sua morte hanno suddiviso le carte dedicando un raccoglitore ad ognuna delle esperienze. Nella seconda serie "Femminismo e lesbismo" trovano spazio materiali prodotti da collettivi, italiani e internazionali, a cui il gruppo bolognese non prende direttamente parte. Le tematiche trattate sono spesso inerenti alle intersezioni fra militanza femminista e identità lesbica. Nella terza serie si raggruppa similmente la documentazione relativa a gruppi e collettivi femministi nazionali e internazionali. L'argomento è quello del femminismo in senso più stretto, vi fanno parte, ad esempio, una serie di fotocopie di testi di autrici femministe. Ciascuna serie è al suo interno riordinata rispettando le indicazioni delle soggette produttrici, secondo il criterio delle serie aperte
incrementi previsti E' possibile che il fondo sarà soggetto ad ulteriori incrementi da parte delle soggette produttrici, ad ora non prevedibili.
storia archivistica All'acquisizione il fondo si presenta molto ordinato. Arriva in tre scatole dentro cui si trovano diciannove cartelle di cartone opportunamente etichettate dalla soggetta produttrice stessa e dalle sue compagne e amiche, dal contenuto uniforme cronologicamente e tematicamente. Rimangono fuori da questo ordinamento circa una trentina di cartelle di plastica, le quali contengono ognuna un libro fotocopiato, o una pubblicazione di qualche tipo. Come materiale sciolto si ha un piccolo plico di volantini misti e fanzine. L'archivio ha subito una prima fase di riordino dopo la morte di Anna Gaudiano, ad opera delle sue amiche e compagne di collettivo (Fabiana Busisi, Alessia Proietti, Patrizia Di Cosimo, "Freia"...) le quali hanno scisso ciò che riguardava strettamente la biografia di Anna da ciò che concerneva la militanza politica, lavorando in due gruppi di lavoro costruiti in base alle fasi politiche condivise con Anna
modalità di acquisizione Deposito ad opera di Alessia Proietti nei confronti dell'Archivio delle donne di Bologna, avvenuto in data 4 luglio 2024.
condizioni che regolano l'accesso Fondo liberamente consultabile previo appuntamento.
lingua della documentazione Italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco.
bibliografia Per ricostruire la storia del collettivi femministi bolognesi, e la mappa dei luoghi da essi attraversati, ci si è basate su interviste incrociate a persone attive nel contesto di riferimento. Non esiste, ad ora una bibliografia sul tema, né altri archivi consultabili.
codice interno: 1740 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Cora Benetti, 2025
realizzato per Centro di documentazione donne e Associazione Orlando [Ente convenzionato L.R. 18/2000]
intervento redazionale a cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e Archivi, 2025