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Archivio storico della Fondazione Teatro Due di Parma 1953 - 2000
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con seguiti al 2012
fondo
registri 37, fascicoli 164, buste 153, quaderni 26

La documentazione conservata nell'archivio dell'attuale Fondazione Teatro Due di Parma, copre un arco cronologico che va dal 1954, anno in cui si costituisce il Centro universitario teatrale (CUT) di Parma, al 2000, anno in cui la Cooperativa Teatro Stabile di Parma diventa una Fondazione. Si tratta di un fondo archivistico di grande interesse, non solo a livello locale, ma anche e soprattutto a livello nazionale ed europeo, per la sua ricca e complessa composizione e per il periodo storico a cui fa riferimento, sia dal punto di vista strettamente culturale sia da quello socio-politico.
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Principale caratteristica di questo ente è di essere sempre stato un teatro di produzione: in tutte le trasformazioni che l'originario gruppo teatrale subì dal 1954 in poi (compagnia del Centro universitario teatrale, poi La Compagnia del Collettivo, quindi Teatro Stabile), non viene mai meno questa peculiare vocazione. Ne troviamo testimonianza nei numerosi fascicoli del "Carteggio" (1968-2000) e delle "Produzioni teatrali" (1983-2000), a partire dalle carte relative agli spettacoli "L'eccezione e la regola" di Bertolt Brecht del 1968 e "La grande paura" del 1970. Negli anni immediatamente successivi si coglie l'abbandono del teatro di lotta e di propaganda politica, e con "Il re è nudo, ovvero l'arte di sconfiggere i leccapiedi", allestito per la stagione teatrale 1972-73 e tratto da una favola della tradizione popolare, si intravvede l'inaugurazione di un nuovo corso attento al recupero delle forme della satira politica e dei generi popolari, come la farsa e la canzone. Dagli anni Ottanta in poi il Teatro Stabile amplia notevolmente la propria attività e nel biennio 1991-92, a titolo di esempio, realizza ben undici nuove produzioni, distribuite nei principali teatri italiani, che portano a Parma personalità artistiche di grande rilievo. Dal 1979 al 2000 vengono prodotti più di 50 spettacoli tratti da opere di Shakespeare, Peter Weiss, Pier Paolo Pasolini, Bertolt Brecht, Elias Canetti, Manfred Karge, Frank Wedekind, Molière, Jean Genet, Tahar Ben Jelloun, Arthur Schnitzler, Paul Claudel, Jean Paul Sartre, Israel Horovitz, Samuel Beckett, Eugene O'Neill, Luis Buñuel e Luis Alcoriza, Albert Camus, Eugène Ionesco. Gli spettacoli non vengono presentati solo nei teatri nazionali, ma vengono ospitati anche all'interno delle programmazioni dei teatri europei ed extraeuropei: la serie "Archivio tournées" (1979-1996) offre la documentazione inerente la loro messa in scena a Bruxelles, Zurigo (Zürcher Theater Spektakel), Stoccarda, Tübingen, Norimberga, Copenhagen (Kobenhavns lnternationale Teater Festival), Londra (London International Festival Lift), Francoforte (Theater Am Turm), Dublino (Dublin Festival), Parigi (Maison des Cultures du Monde), Losanna (Festival International du Théâtre), Perth in Australia, New York (Pepsico Summerfare Festival), Mosca (Teatro d'Arte).

Accanto a queste serie archivistiche relative alla specifica vocazione di produzione teatrale dell'ente, l'archivio conserva la documentazione riguardante la stipula dei contratti di ospitalità delle diverse compagnie che ogni anno concorrono alla realizzazione della stagione di Teatro Due; i materiali ricevuti a scopi promozionali da teatri, associazioni e società di produzione, agenzie teatrali, compagnie di danza, gruppi musicali e scuole di recitazione ("Materiale promozionale", 1970-2000); i fascicoli con le richieste di contributi economici rivolte al Ministero del Turismo e dello spettacolo - Direzione Generale dello Spettacolo a sostegno dell'attività teatrale in generale, per la realizzazione dei singoli spettacoli e per le tournée all'estero; una ricca rassegna stampa ed una consistente (35 buste) raccolta di copioni e testi teatrali.

E' presente inoltre una miscellanea di "materiali politici" (1954; 1966-1972; 1979-1980) attestante l'attenzione, da parte della Compagnia del Collettivo e della sua attività teatrale, alle più accese questioni sociali e politiche che hanno contraddistinto il periodo fra il 1966 e il 1980: si trovano infatti archiviati volantini ciclostilati, propaganda elettorale del Partito comunista italiano, volantini a firma delle confederazioni sindacali e altri del Movimento studentesco di Parma, gli atti della "Conferenza regionale delle donne lavoratrici" a cura di Alleanza regionale contadini (Bologna, 1966) e quelli del dibattito "L'ambiente di lavoro" a cura della CGIL (Lecco, 1970); gli atti del "Primo convegno nazionale delle associazioni degli emigrati italiani in Svizzera" (Lucerna, 1970); 4 pellicole cinematografiche realizzate a cura della Sezione stampa e propaganda del PCI (Roma, 1971) dal titolo "Il sud non aspetta più".

criteri di ordinamento
L'intervento di riordino ed inventariazione del fondo archivistico del Teatro Due di Parma ha richiesto una preliminare indagine generale sulla documentazione, seguita dalla schedatura dei fascicoli che ha consentito di recuperare le informazioni necessarie alla formulazione di un'ipotesi di struttura archivistica da attribuire alle carte. Dopo l'attenta analisi del contenuto dei fascicoli, dotati in gran parte di titolo ed estremi cronologici attribuiti dall'ente, è stato possibile riconoscere sia i diversi fondi presenti sia le diverse serie archivistiche ad essi afferenti, per poter quindi redigere un inventario che rispettasse ed evidenziasse il rapporto fra le carte e le funzioni del loro soggetto produttore. Durante il riordino sono state dapprima ricomposte le diverse serie documentarie al cui interno le singole unità archivistiche (registri o fascicoli) sono state a loro volta ordinate cronologicamente. Grazie al buono stato di conservazione in cui si trovava la documentazione, pochi sono stati i contenitori originali che è stato necessario sostituire, riportando naturalmente tutte le informazioni già presenti, sui dorsi delle nuove buste. Come già accennato, la maggior parte dei fascicoli presentava estremi cronologici assegnati dall'ente: essi sono stati verificati e in molti casi aggiornati sulla base dell'analisi delle carte contenute.
I dati inseriti nella descrizione delle unità archivistiche sono: numero progressivo (riprendendo da 1 all'interno di ogni serie), intitolazione (tra virgolette quella originaria e priva di virgolette quella attribuita), estremi cronologici, contenuto, descrizione estrinseca (registro, fascicolo, ecc.) e segnatura.
La descrizione inventariale è stata realizzata nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).

storia archivistica
Il fondo archivistico del Teatro Due di Parma non risulta essere mai stato oggetto di un intervento di riordino ed inventariazione precedente a quello attuale, pertanto non esiste alcun tipo di strumento di corredo. La documentazione è correttamente conservata, ossia in buone condizioni ambientali e all'interno di armadi chiusi, in tre locali della sede del teatro: "Spazio meeting", piano terra; Ufficio stampa e comunicazione, 1° piano; Ufficio organizzativo e amministrativo, 2° piano.

In virtù della peculiare storia delle associazioni teatrali parmensi e dei forti legami esistenti fra i suoi protagonisti, per cui molti sono i nomi che ricorrono all'interno delle differenti esperienze, l'archivio del Teatro Due si presenta come un complesso di fondi, poiché Teatro Due, sia come spazio fisico che come centro di cultura, è stato da sempre luogo d'incontro delle diverse associazioni culturali legate al mondo del teatro e per alcune di esse anche sede della propria attività (La Compagnia del Collettivo, Festival Internazionale Universitario italiano, Associazione Teatro Festival Parma, Associazione Festival Internazionale di Musica Antica e Contemporanea "Due Dimensioni", Associazione "Fareteatro", Associazione Teatrazione). Questa particolare condizione motiva l'esistenza e la convivenza nel medesimo archivio di documentazione che appartiene a distinti soggetti produttori, i cui percorsi e progetti artistici si sono intrecciati all'insegna di un comune filo conduttore, che nel tempo si è trasformato e sviluppato, ossia la produzione teatrale nel senso più ampio del termine. I fondi si sono dunque sedimentati uno accanto all'altro andando a comporre un mosaico le cui tessere sono solo in parte nettamente distinte l'una dall'altra e quindi univocamente riconducibili ad un preciso produttore: vi è infatti documentazione archiviata nel "Carteggio" del Teatro Due che rinvia e appartiene agli altri soggetti coinvolti a diverso titolo nella programmazione e produzione teatrale parmense, e tale documentazione è in modo inestricabile legata, e talora fusa, con quella pertinente a questo fondo.


codice interno: 347 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Laura Cristina Niero e Cristina Monari (COSMOS), 2013

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
[L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2005. Intervento diretto]

Intervento redazionale a cura di
IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2014