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Autografi Pallotti: documenti già appartenuti all'archivio di Cincinnato Baruzzi

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            <corpname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0000122">Cincinnato Baruzzi</corpname>
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            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="18350101-18431231">1835-1843</unitdate>
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            <p>Gli autografi della collezione Pallotti, raccolti in ordine alfabetico in 31 volumi corredati da una rubrica d'indice, furono donati alla Biblioteca nel 1892 da Giacomo Pallotti a nome ed in adempimento della volontà testamentaria del figlio Cipriano. (1) Come mai Pallotti venne in possesso di lettere indirizzate a Baruzzi non è dato a sapere. Eppure ad un Cipriano Pallotti fu indirizzata la distinta degli autografi proposti alla Biblioteca nel 1879 dal Municipio di Bologna e fu un dottor Giacomo Pallotti il notaio che compilò l'inventario legale dei beni appartenenti al patrimonio Baruzzi e che registrò il testamento olografo del defunto scultore bolognese.

NOTE

(1) LANFRANCO BONORA, La collezione di autografi "Pallotti" nella Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, "L'Archiginnasio", LXXIX, 1984, pp. 220-225.</p>
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            <p>Ai fini di questo intervento, la documentazione è stata virtualmente organizzata in fascicoli intestati ai mittenti e disposti in ordine alfabetico all'interno della seguente serie:

· lettere ricevute da Cincinnato Baruzzi, 1835-1843, 8 lettere

Le unità di descrizione riportano l'intestazione al mittente nella forma scelta seguendo le Regole Italiane di Catalogazione per Autori e gli estremi cronologici complessivi delle lettere. Di ogni lettera sono indicati la data topica, la data cronica, la consistenza, la collocazione all'interno della raccolta e, in nota, le particolarità riscontrate: antica segnatura, carta da lettere intestata e timbri postali.</p>
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            <p>Le 8 lettere appartenenti alla raccolta ed indirizzate a Baruzzi furono scritte fra il 1835 e il 1843 da Filippo Agricola (n. 2 lettere), Lorenzo Bartolini, Raimondo Boucheron, Francesco Coghetti, Pelagio Palagi, Francesco Podesti e Pietro Ercole Visconti.</p>
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