Gli archivi in Emilia-Romagna
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<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio storico del Comune di Maranello
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<emph>con seguiti al 1997</emph>1524 - 1973
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<p>Collocato fino al mese di giugno del 2012 presso il municipio, dapprima nei locali posti al piano seminterrato (dal 1938 fino agli anni Sessanta) e poi trasferito nelle stanze della torretta, l'archivio storico comunale del Comune di Maranello, una volta portato a termine il presente intervento di riordino ed inventariazione, è stato collocato in una nuova sede in Via Vittorio Veneto, nel locale appositamente predisposto e annesso alla biblioteca.
Prima dell'attuale intervento, l'archivio è stato oggetto nel 1979 di ricognizione e di riordino al termine dei quali è stato prodotto un elenco di consistenza (1518-1960) che divide l'archivio in diversi nuclei: Scritture anteriori al 1860, Segreteria, Serie generale, Protocolli ed Indici, Atti riservati, Deliberazioni del Consiglio, del Podestà e della Giunta, Anagrafe e Stato Civile, Leva, Ragioneria, Ufficio Tecnico, Commissioni e Comitati Comunali, Gride e regolamenti, Contratti e tributi, Archivi aggregati (ECA, ONMI, Conciliazione). Di ogni pezzo, busta o registro, vengono indicati il titolo e gli estremi cronologici; per la "Serie generale", ossia per il carteggio degli atti amministrativi ordinato per categoria secondo i titolari adottati, vengono elencati i titoli dei fascicoli contenuti. Ad ogni busta è stato attribuito un numero di corda (1-1075), ma non si ha numerazione interna alle singole serie archivistiche.
Il primo elenco dei documenti dell'archivio presenti nell'archivio comunale di Maranello risale al 1671 e presenta la seguente descrizione: "Adì 10 settembre 1671. Ricevo in consegna io infrascritto commissario di Maranello dal massaro et homini di detta comunità libri vecchi tra civili e criminali 54 compresi alcuni libri [...] antichi e più 15 squarzi di libri simili, e più 1 libro del squarzo civile dalli 8 febbraio 1667 all'anno 1671 e più 1 libro criminale dall'anno 1669 all'anno corrente e più 1 libro delle sentenze, 1 squarzo, filze di scritture vecchie n. 6, filza di scritture moderne n.1, il statuto di Modena moderno".
Del 1726 invece la "Nota o inventario delli libri e scritture spettanti all'offizio di Maranello consignati dagli rappresentanti di questa commune, cioè Domenico Costantini sindico, Bartolomeo Manfredini, Matteo Frignani, Antonio Montagnani, Francesco Giberti e Giuseppe Borelli al signor Giovanni Monesi moderno commisssario eletto dall'eccellenza del signor marchese Calcagnini padrone ed accettato dalla comunità".
Documenti del 1862 danno poi notizia di un intervento di organizzazione del Protocollo e dell'archivio comunale e di istruzione del personale da parte di persona incaricata dalla Giunta. A quell'epoca infatti Maranello era da poco ritornata ad essere municipalità poiché dal 1809 al 1860, in seguito alla distrettuazione napoleonica e a quella austro-estense, era stato sezione di Sassuolo, amministrata da un agente comunale. Questo spiega la "lacuna" che si riscontra nella documentazione pervenuta fino a noi e l'esigua consistenza delle carte che appartengono a quell'arco cronologico.
Il 29 gennaio del 1862 "in base alla necessità di provvedere al riordinamento dell'Uffizio Comunale, la Giunta Municipale determina ufficiarsi il Segretario del Comune di Formigine a recarsi in questa residenza Comunale il giorno 5 del venturo febbraio per istabilire il modo dell'impianto nuovo dell'Uffizio pel corrente anno e per l'avvenire". A questa determinazione fa seguito la lettera del 12 febbraio 1862 inviata dal Segretario comunale di Formigine, Francesco Milantri, e firmata anche da "Barbolini archivista" nella quale si fa riferimento all'attività di "compilare e rilasciarne la Guida dell'impianto stesso e la Tabella della Classificazione generale degli atti". L'intervento deliberato dalla Giunta municipale prevedeva che fossero "debitamente caricati i registri tutti occorrenti all'Uffizio Comunale per l'anno 1862, cioè Protocollo generale, e Segreto, Indice, e Registro di Spedizione, sia impiantato e classificato nel modo più semplice ma però regolare l'Archivio, compiendo l'operazione e regolarizzazione degli Atti e Registri dal 1° gennaio ultimo scorso in avanti, cosicché gli atti tutti [fossero] regolarmente decretati, notati nei Protocolli ed Indici, divisi e debitamente collocati in Archivio"; inoltre dovevano essere fornite agli impiegati sia le istruzioni necessarie perché potessero proseguire autonomamente il lavoro "praticando all'uopo quelle visite sopra luogo che fino a tutto ottobre venturo saranno ritenute necessarie", sia quelle relative al "modo di tenere il libro delle Consigliari deliberazioni" e al "metodo della tenuta dei Registri di Ragioneria". Le carte attestano che il lavoro viene assunto in realtà dal dr. Giuseppe Lorenzini di Modena.
Ulteriori informazioni sull'archivio di Maranello si rintracciano nei verbali delle deliberazioni del Podestà: nel 1931 vengono infatti disposti il "trasferimento degli archivi dalla vecchia alla nuova sede comunale, lavoro di costruzione delle scansie, collocamento degli atti". Nel bilancio preventivo del 1932 si trovano stanziate £ 1500 (art. 60) per il riordinamento dell'archivio "giacché si trova ancora in massima parte nella vecchia sede comunale in un disordine indescrivibile, già rilevato nelle passate ispezioni". La nuova sede comunale di cui si parla non è ancora quella attuale: dal 1931 al 1938 "i locali adibiti ad ufficio comunale [erano] posti nell'Ospizio Ing. Carlo Stradi". Con la costruzione del nuovo municipio (inaugurato nell'ottobre 1938) l'archivio viene trasferito negli appositi locali progettati nel piano seminterrato dell'edificio. Nel carteggio del 1941 troviamo la risposta del Comune di Maranello ad una richiesta di informazioni proveniente dall'Archivio di Stato di Modena e relativa alle condizioni dell'archivio comunale, nella quale si dice che "I locali destinati all'Archivio sono in ottima condizione sotto ogni rapporto e soddisfano perfettamente all'uso cui sono destinati. E' collocato in scansie internate nel muro e chiuse da sportelli in legno munite di serratura."
Nel dicembre 1966 l'archivio subisce gravi danni a causa di un allagamento dovuto ad un'eccezionale ondata di maltempo: "il locale [
] è stato invaso dalle acque per un'altezza di m. 1, danneggiando il seguente materiale documentario: n. 4 buste contenenti pratiche varie; n. 5 registri di contabilità del 1884; n. 6 pacchi di materiale relativo alle imposte e rispettivi ruoli degli anni 1954-55 e 1956; n. 6 cartelle contenenti copie delle delibere della Giunta (1956-61); n. 13 cartelle contenenti copie delle delibere del Consiglio (1947-1961); la raccolta della Gazzetta Ufficiale per le annate dal 1961 al 1965, nonché un centinaio di fascicoli di riviste amministrative". In seguito a quell'episodio, l'archivio è stato trasferito nella torretta della sede municipale.</p>
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<p>L'attuale intervento di riordino ed inventariazione dell'archivio storico del Comune di Maranello è stato realizzato in più fasi di lavoro. Dopo una preliminare indagine generale sulla documentazione, supportata dall'approfondimento della storia di Maranello su fonti bibliografiche, è stato possibile individuare all'interno del fondo tre partizioni istituzionali che sono state rappresentate poi nell'inventario, mediante l'articolazione della struttura archivistica in altrettanti subfondi corrispondenti ai periodi storici della Comunità e della Municipalità (1504-1809), dell'aggregazione della cessata municipalità di Maranello al Comune di Sassuolo (1809-1859) e del rinato Comune postunitario (1860-1970).
Questa organizzazione si discosta da quella attribuita all'archivio nel precedente intervento del 1979, poiché allora la documentazione era stata suddivisa semplicemente in "scritture" anteriori e posteriori al 1860.
All'interno dei subfondi sono state quindi individuate e descritte le rispettive serie archivistiche, sequenziali tra loro in base alla gerarchia funzionale propria dell'ente (costitutivo, deliberativo, amministrativo-contabile, operativo). A loro volta, le singole unità archivistiche pertinenti a ciascuna serie (fascicolo, registro o busta), sono state ordinate cronologicamente e numerate sempre a partire da 1.</p>
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<p>Il fondo archivistico del Comune di Maranello comprende la ricca documentazione prodotta dall'ente nel corso della sua lunga storia. Le trasformazioni storico-istituzionali subite, motivano la struttura del fondo ripartito in tre subfondi corrispondenti ad altrettanti periodi, quello più antico della Comunità feudale e della Municipalità napoleonica, quello successivo dell'aggregazione a Sassuolo, e infine quello del ricostituito Comune post-unitario.
Le carte afferenti al primo periodo sono costituite da un'interessante raccolta di grida e leggi e dai verbali delle deliberazioni comunitative; accanto ad esse si trovano poi i documenti attestanti la gestione contabile delle entrate e l'imposizione dei tributi; infine, trasversale a tutte le serie presenti, è quella del "Carteggio" che raccoglie gli atti in materia di popolazione, riscossione dei tributi, coscrizione militare e somministrazioni alle truppe, sanità, scuole, sicurezza pubblica nonché petizioni diverse, trasmissioni di ordini, avvisi provenienti dal governo centrale.
Il periodo dell'aggregazione al Comune di Sassuolo è caratterizzato da una consistenza documentaria piuttosto limitata, condizione che va attribuita alla gestione del territorio di Maranello da parte dell'amministrazione di Sassuolo e quindi alla conservazione delle carte relative presso l'archivio di quella comunità. A Maranello infatti si trovano soltanto le carte inerenti l'attività degli Agenti comunali ossia i rappresentanti del comune di Sassuolo che agivano come procuratori nella gestione degli affari del municipio ed erano incaricati di far eseguire le disposizioni della Comunità ed i regolamenti di Polizia.
La documentazione del terzo periodo, quello che va dall'Unità d'Italia fino al 1970, è ovviamente la più cospicua: pochissime le lacune riscontrate e di scarso rilievo; l'archivio non ha subito gravi danni durante il secondo conflitto mondiale né in seguito. Perciò sono presenti i verbali delle deliberazioni consiliari e della Giunta e quelli del Podestà di epoca fascista, fonti straordinarie per lo studio della storia di questa comunità, per comprendere le scelte fatte di volta in volta nel tempo dai suoi amministratori e le responsabilità che essi si sono assunti prendendo parte attiva alla gestione della "cosa pubblica". Si ritrovano poi i registri del protocollo, il carteggio generale e quello riservato; seguono i bilanci, i diversi registri contabili ed i ruoli delle imposte; i registri e gli atti inerenti la popolazione, i servizi elettorali e la leva militare. Di notevole interesse la serie dell'"Ufficio tecnico - Lavori pubblici" attraverso la quale è dato di cogliere la crescita urbanistica del paese, considerata dal punto di vista dello sviluppo delle infrastrutture (strade e ponti), della realizzazione delle scuole e degli acquedotti, della promozione del centro del capoluogo e insieme delle varie frazioni.</p>
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