Gli archivi in Emilia-Romagna
<?xml version="1.0" encoding="ISO-8859-1"?>
<!DOCTYPE c PUBLIC "+//ISBN 1-931666-00-8//DTD ead.dtd (Encoded Archival Description (EAD) Version 2002)//EN" "ftp://ftp.loc.gov/pub/ead/ead.dtd">
<c id="IT-ER-IBC-AS00339-0000001" level="fonds">
<did>
<origination encodinganalog="ISAD 2 - 1 name of creator(s)">
<corpname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0001641">Comitato provinciale di assistenza civile di Reggio Emilia</corpname>
<name authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0001641">Comitato provinciale di assistenza civile di Reggio Emilia</name>
</origination>
<physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description">
<extent>24</extent>
<genreform>fascicoli</genreform>
</physdesc>
<unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">339 - 001</unitid>
<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio del Comitato provinciale di assistenza civile di Reggio Emilia
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19150101-19201231">1915 - 1920</unitdate>
</unittitle>
</did>
<descgrp encodinganalog="ISAD 2 context area">
<custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
<p>Il fondo è stato oggetto di un intervento di inventariazione alla fine degli anni '80 a cura della ditta Arteas unitamente ad una parte dell'archivio storico dell'amministrazione provinciale del quale ha seguito i vari trasferimenti che si sono succeduti negli anni fino all'attuale collocazione presso i depositi del Polo archivistico del Comune di Reggio Emilia</p>
</custodhist>
</descgrp>
<descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>Il fondo raccoglie la documentazione prodotta dal Comitato durante l'espletamento delle proprie attività durante il periodo bellico e post-bellico</p>
</scopecontent>
</descgrp>
<descgrp encodinganalog="ISAD 5 allied materials area">
<bibliography encodinganalog="ISAD 5 - 4 publication note">
<bibref>
<imprint>
<date>2008</date>
<geogname>Bologna</geogname>
<publisher>Clueb</publisher>
</imprint>
<persname role="curatore">Mirco Carrattieri, Alberto Ferraboschi</persname>
<title>Piccola patria, grande guerra: la prima guerra mondiale a Reggio Emilia</title>
</bibref>
<bibref>
<edition>Bollettino storico reggiano</edition>
<imprint>
<date>2013</date>
</imprint>
<num>anno XLV, fascicolo 1, pp. 141-157</num>
<persname role="autore">Enrico Maria Giglioli</persname>
<title>Il Comitato di assistenza civile nelle carte dell'Archivio storico della Provincia di Reggio Emilia</title>
</bibref>
</bibliography>
<relatedmaterial encodinganalog="ISAD 5 - 3 related units of description">
<p>Nel 1915 venne creato a Reggio Emilia un <em>Comitato femminile di preparazione civile in caso di mobilitazione</em>, che si trasformò, allo scoppio del primo conflitto mondiale, in <em>Comitato femminile di assistenza civile</em> con il compito di:
- raccogliere fondi e materiali (alimenti e vestiario) per i militari degenti negli ospedali
- provvedere anche alla raccolta indumenti da distribuire ai soldati al fronte o in prigionia
Questo comitato era presieduto dalla nobildonna Virginia Guicciardi Fiastri (1) coadiuvata dalla contessa Carolina Sforza Calvi in qualità di Vice Presidente e dai consiglieri: Balletti Maria, contessa Calvi Caspinelli Ida, Catellani Musi Emma, contessa Cassoli Tirelli Barbara, Chiesi Elisa, Grasselli Scheiola Lina, Mazzoli Biacchi Lina, Marani Argnani Laura, Mattei Zappa Rosina, Menada Spallanzani Maria, Montecchi Angeli Alice, Petrazzani Strozzi Itala, contessa Palazzi Modena Ida, Pellizzi Sforza Angelica, Sforza Lari Assunta, Zucoli Liuzzi Alessandra, Luigia Deon.
Il Comitato era gestito interamente da alcune nobildonne della città di Reggio Emilia sotto la supervisione della Prefettura ed era indipendente dal Comitato provinciale per l'organizzazione dei servizi civili di Reggio Emilia ma fra i due enti vigeva un rapporto di collaborazione.
Il complesso archivistico del <em>Comitato femminile di assistenza civile </em>è conservato presso l'Archivio di Stato di Reggio Emilia ed è costituito da 5 buste. La documentazione era originariamente raccolta in cartelle, ancora visibili, che riportano la dicitura "Incarto presidente" (2).
All'interno di questi raccoglitori sono presenti corrispondenza, inviti, cartoline indirizzate alla nobildonna Virginia Guicciardi Fiastri sia in qualità di presidente del <em>Comitato femminile di assistenza</em> sia in qualità di presidente del <em>Fascio femminile nazionale pro Italia di Reggio Emilia</em> istituito nel 1919.
La corrispondenza non presenta un'organizzazione strutturata, ma è solamente raggruppata per anno ed è raccolta in 3 buste, nelle altre 2 buste è possibile trovare fotografie e diplomi di benemerenza e le schede d'iscrizione al <em>Fascio femminile nazionale pro Italia di Reggio Emilia.</em>
Il <em>Fascio femminile nazionale pro Italia di Reggio Emilia </em>aveva i seguenti scopi:
- Stabilire interni e cordiali rapporti di fratellanza fra le donne di ogni classe sociale
- Elevare l'onore della patria al più alto grado con la propaganda negli opifici, nei laboratori, nelle campagne, nelle scuole, negli istituti, nelle famiglie
- Illustrare ed esaltare le ricorrenze storiche che sono onore e vanto della patria
- Fare opera di convincimento presso le donne lavoratrici di ogni categoria ad astenersi di partecipare a quegli scioperi che si manifestano inconsulti e ingiustificati
- Partecipare direttamente e indirettamente ad azioni patriottiche o politiche del paese
(1) Per altre informazioni sulla figura e l'opera di Virginia Guicciardi Fiastri si vedano gli studi di Elda Paterlini Brianti come <em>La grande guerra nella memoria reggiana : la guerra del 1915-1918 rivisitata attraverso lettere e documenti tratti da archivi pubblici e privati (</em>Reggio Emilia, Società Reggiana di Studi Storici, 2006); <em>Regesto dei documenti del Comitato di assistenza civile 1915-1920, Ufficio notizie famiglie militari 1915-1919 conservati nell'Archivio di Stato di Reggio Emilia</em> (Reggio Emilia, 1989); "La mobilitazione femminile. Le donne reggiane e le associazioni di volontariato civile durante la grande guerra" in <em>Piccola patria, grande guerra: la prima guerra mondiale a Reggio Emilia</em>, a cura di Mirco Carrattieri, Alberto Ferraboschi (Bologna, CLUEB, 2008).
(2) In Archivio di Stato di Reggio Emilia è possibile consultare l'elenco di tali carte. Cfr. http://www.archiviodistatoreggioemilia.beniculturali.it/getFile.php?id=824</p>
</relatedmaterial>
</descgrp>
</c>