Gli archivi in Emilia-Romagna
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<corpname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0001970">Comune di Comacchio</corpname>
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<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio storico del Comune di Comacchio
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="14790101-19841231">1479 - 1984</unitdate>
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<custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
<p>L'Archivio Storico Comunale conserva la documentazione prodotta dal Comune di Comacchio a partire dal XV secolo.
Comacchio, diversamente da altre città, non può vantare dotazione di documentazione tardomedievale, ciò è presumibilmente da addebitare sia alle distruzioni subite dalla città nel corso dei secoli e alle dispersioni di archivi cittadini a seguito di incendi, saccheggi o soppressioni sia alle vicende politico-istituzionali, alle forme di economia della città e del suo territorio e alle condizioni ambientali in cui si sono realizzate.
Il primo riordino di cui si ha notizia dell'archivio comunale di Comacchio risale al 1779 ed è dovuto all'intervento di G. Luigi Merenda che compilò, su ordine del cardinale legato, l'Inventario generale di tutti li libri, filze, scritture e documenti esistenti nell'archivio della Comunità di Comacchio.
Non si hanno notizie relative ad interventi sull'archivio comunale fino agli anni '50 del '900, quando buona parte della documentazione, che non aveva subito grossi danni durante la II Guerra mondiale, venne destinata al macero dall'Amministrazione comunale. Si salvarono solamente un centinaio di faldoni. Di questo materiale, fu redatto un elenco e nel 1957 fu incaricato il signor Ferroni Fabio per le operazioni di riordino e inventariazione. Dopo 3 anni il lavoro non era ancora completo. Nel 1960 la documentazione fu trasferita nella nuova sede comunale.
Sempre nel medesimo anno l'amministrazione cercò di recuperare la parte dell'archivio che era stata precedentemente consegnata a Luigi Bellini, avvocato del Comune, in ragione delle cause di cui era stato incaricato a difesa del Comune. Principalmente era documentazione relativa a cause, alla gestione delle valli e ai privilegi accordati al Comune di Comacchio.
Dalla relazione redatta durante una visita ispettiva della Soprintendenza archivistica avvenuta nel 1962 si evince che la documentazione in quella data versava ancora in uno stato di completo disordine. Si apprende però che erano stati recuperati dall'avv. Bellini circa 35 pezzi costituenti parte del complesso archivistico.
Nel 1966, a seguito di una nuova visita ispettiva da parte della Soprintendenza, fu ritrovato altro materiale afferente all'Archivio storico, conservato erroneamente nell'archivio di deposito del Comune. Altra documentazione, circa 40 casse, fu ritrovata presso la sede dell'Azienda Valli.
Nel 1974 fu incaricata del riordinamento ed inventariazione dell'intero archivio storico la signora Bellotti Teresa, che concluse il lavoro nel 1978. Questo intervento interessò nello specifico il materiale depositato presso l'Azienda Valli, che fu riordinato e collocato presso le scuole di Fattibello, sede dell'Archivio comunale. Furono inoltre sistemate in armadi le serie archivistiche delle deliberazioni e la documentazione afferente agli archivi aggregati del Comune. La documentazione relativa agli anni dal 1491 al 1899, fu riordinata seguendo un semplice ordine cronologico. In seguito fu redatto un inventario sommario, citato nella relazione di un'altra visita della Soprintendenza avvenuta nel 1979, in cui si descrive lo strumento di ricerca come molto analitico e scarsamente funzionale al reperimento della documentazione.
Nel 1986 l'archivio storico fu trasferito nell'attuale sede di Palazzo Bellini.
Tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 fu affidato l'intervento di riordino e schedatura dell'intero complesso archivistico all'archivista Paola Janni. Successivamente fu redatto dalla medesima un inventario, unico strumento di ricerca utilizzato fino ad ora per l'accesso alla consultazione dell'archivio (il lavoro di inventariazione relativo alla serie del Carteggio Amministrativo non venne completato per trasferimento dell'archivista avvenuto nel 1993; le informazioni relative al contenuto di circa 182 faldoni non furono mai inserite nell'inventario).
Nell'ambito del presente intervento è stata presa in considerazione tutta la documentazione comunale rinvenuta a Palazzo Bellini</p>
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<arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
<p>Le vicende che hanno caratterizzato l'archivio hanno portato all'attuale organizzazione del materiale che ha subito pesanti perdite e soprattutto numerosi riordinamenti che hanno notevolmente modificato l'ipotetica struttura originaria del complesso documentario. Si è ritenuto utile strutturare alcune serie, come quella delle Deliberazioni e della Corrispondenza, in sottoserie che rendessero conto delle diverse tipologie di materiale conservato al loro interno.
Il presente intervento ha interessato sia la documentazione che si presentava parzialmente ordinata, e suddivisa in blocchi documentari omogenei, sia quella conservata senza alcun ordine in 273 buste contrassegnate dalla lettera 'R'; in questa sezione, il lavoro di descrizione e di riordinamento è stato effettuato carta per carta mantenendo, ove presente, la suddivisione originale in fascicoli, riportata tra virgolette, o creando fascicoli in base alla materia trattata. Con l'intervento eseguito fra 2021 e 2022, delle predette 273 buste ne sono rimaste solamente 3, ora conteggiate nella serie "Miscellanea" per l'eccessiva eterogeneità della documentazione ivi contenuta; tutta la restante parte è stata ricondotta - a livello logico e fisico - alle serie già individuate nei precedenti interventi (in particolare "Carteggio amministrativo", "Carteggio amministrativo per materia", "Ufficio tecnico. Carteggio" e "Ufficio tecnico. Progetti").
Nelle operazioni di inventariazione, l'unità di descrizione corrisponde all'unità archivistica sia essa fascicolo, registro o volume. Per ogni unità sono indicati: segnatura attuale, titolo (originale se inserito tra virgolette o attribuito), estremi cronologici (attribuiti se inseriti tra parentesi quadre), consistenza, collocazione e, se necessario, indicazioni sul contenuto.
Per alcune serie si è invece deciso di mantenere la descrizione a livello di serie, in ragione della ripetitività e serialità della documentazione.
Al momento della schedatura e inventariazione dell'Archivio storico del Comune di Comacchio, nelle serie "Fondo antico" e "Monografie di storia locale" sono state individuate unità archivistiche relative a serie create "virtualmente" nella struttura, in particolare:
- Statuti, costituzioni e privilegi
- Deliberazioni del Consiglio comunale soggette alla tassa di bollo
- Atti di costituzione e funzionamento del Consiglio
- Cerimoniale della Comunità di Comacchio
- Rubrica delle costituzioni
- Editti e notificazioni
- Livelli, canoni e affitti
- Pesi della Comunità
- Diritto alla pesca dei poveri
- Cassa comunitativa
- Mandati tabellati
- Censimenti della popolazione
- Matrimoni stranieri
- Inventari
- Provveditore alle valli
- Commissione degli appaltatori delle valli
- Commissione amministrativa delle valli di Comacchio
- Commissione economica delle valli di Comacchio
- Congregazione di vigilanza valli
- Commissione comunale valli
- Guardia nazionale
- Guardia urbana
- Guardia civica</p>
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<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>Trattasi sia della documentazione più antica prodotta dalla comunità di Comacchio durante la dominazione estense, passando per la sovranità pontificia, con l'intervallo del periodo francese, sia della documentazione pre e post unitaria.
Sono presenti statuti e regolamenti, deliberazioni degli organi rappresentativi della comunità prima e del Comune poi, editti e avvisi, documentazione relativa a contratti e cause, documentazione contabile e carte dell'ufficio tecnico. Il corposo carteggio amministrativo è organizzato in diverse modalità, a partire da una raccolta tradizionalmente denominata "Fondo antico" per giungere alle pratiche clessificate secondo il titolario Astengo introdotto nel Regno nel 1897.
E' presente una raccolta denominata "Monografie di storia locale", composta da opere letterarie estranee all'archivio ma da sempre conservate presso lo stesso per l' analogia degli argomenti trattati</p>
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<descgrp encodinganalog="ISAD 4 conditions of access and use area">
<otherfindaid encodinganalog="ISAD 4 - 5 finding aids">
<p>- Paola Janni, <em>Archivio storico comunale di Comacchio. Carteggio amministrativo (1846-1950)</em>. Inventario [Dattiloscritto (data presunta: 198-?)]
- Paola Janni, <em>Archivio storico comunale di Comacchio. Fondo Antico. Inventario</em> [Dattiloscritto (data presunta: 198-?)]
- Paola Janni, <em>Archivio storico comunale di Comacchio. Mandati di pagamento. Inventario</em> [Dattiloscritto (data presunta: 198-?)]
- Patrizia Luciani, <em>Archivio storico comunale. Elenco di consistenza e topografico</em> [Comune di Comacchio], 2004. Elenco di consistenza [Dattiloscritto, pp. 15]
- G. Luigi Merenda, <em>Inventario generale di tutti i libri, filze e scritture della comunità [di Comacchio]</em>, 1779. Inventario [Manoscritto]</p>
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<descgrp encodinganalog="ISAD 5 allied materials area">
<bibliography encodinganalog="ISAD 5 - 4 publication note">
<bibref>
<edition>Anecdota. I quaderni della Biblioteca comunale L.A. Muratori</edition>
<imprint>
<date>1991 (anno 1, n. 1)</date>
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<num>pp. 71-74</num>
<persname role="autore">Paola Janni</persname>
<title>L'archivio storico del Comune di Comacchio</title>
</bibref>
<bibref>
<imprint>
<date>1993</date>
<geogname>Casalecchio di Reno</geogname>
<publisher>Grafis</publisher>
</imprint>
<num>pp. 18-23</num>
<persname role="curatore">Rolando Dondarini, Antonio Samaritani</persname>
<title>Guida alle fonti archivistiche per la storia di Comacchio</title>
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<separatedmaterial encodinganalog="ISAD 5 - 3 related units of description">
<p>La documentazione tradizionalmente identificata come "Archivio dell'Azienda Valli di Comacchio" documenta le molteplici vicissitudini occorse nella gestione del patrimonio vallivo da parte della comunità di Comacchio fino al 1978, anno di istituzione della S.I.VAL.CO Società itticoltura valli di Comacchio. Si ritiene pertanto che le carte descritte nell'inventario <em>Carte dell'amministrazione delle valli di Comacchio</em> possano essere considerate non tanto un aggregato bensì un subfondo dell'archivio comunale</p>
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