Gli archivi in Emilia-Romagna
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<persname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0000583">Ida Gianelli</persname>
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<physfacet type="note">La documentazione è conservata in 4 buste</physfacet>
<extent>43</extent>
<genreform>fascicoli</genreform>
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<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Carte Ida Gianelli
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19550101-20131231">1955 - 2013</unitdate>
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<p>
<date>settembre 2014</date>Le Carte di Ida Gianelli sono state donate al Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne di Bologna dal soggetto produttore stesso.
</p>
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<custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
<p>Le carte di Ida Gianelli ivi descritte sono giunte al Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne di Bologna per volontà del soggetto produttore stesso nel settembre 2014, in concomitanza con la donazione di un cospicuo fondo librario. Esse non rappresentano nella sua interezza l'archivio di Gianelli, ma sono state da lei selezionate e donate al Centro per la rilevanza che rivestono in termini di storia delle donne e dell'arte.
Al momento della donazione, le carte sono state oggetto di una prima ricognizione, sfociata in un successivo elenco di consistenza curato da Monica Di Rosa e Gabriele Roccella e pubblicato nel 2014 nel volume "L'arte declinata al femminile. La biblioteca di Ida Gianelli". Stando ai curatori dell'elenco, all'atto della donazione le carte si presentavano in parte già ordinate dal soggetto produttore in fascicoli recanti una titolazione originale e suddivisi in due nuclei principali, l'uno relativo all'attività di Gianelli come gallerista, l'altro concernente la sua militanza femminista. Al primo nucleo documentale afferivano diversi fascicoli denominati col nome di un'artista, a cui si accompagnavano fascicoli di contenuto contiguo relativi a personaggi femminili del mondo dell'arte ma privi di titolazione; il secondo nucleo, invece, risultava testimoniato dal fascicolo originale denominato "Rivolta femminile".
In coda all'elenco di Monica Di Rosa e Gabriele Roccella si trovano collocati "Cartoline e materiali vari repertiti nei libri donati alla 'Biblioteca Italiana delle Donne' o di provenienza ignota"; i primi risultano descritti in un'Appendice che reca, in ordine alfabetico, il titolo di ogni volume all'interno del quale è stato rinvenuto materiale d'archivio - in genere cartoline non spedite raffiguranti opere di artiste donne - e la descrizione di quest'ultimo.
Nessuna notizia, invece, si legge in merito alla storia archivistica del materiale denominato "di provenienza ignota". Esso, tuttavia, consiste in cartoline, per lo più non spedite, raffiguranti per la quasi totalità opere di artiste donne, e dunque del tutto affini al materiale archivistico rinvenuto nei libri del fondo. Per di più, le artiste di cui le cartoline riportano le opere sono le stesse intorno alle quali vertono alcuni dei libri facenti parte della biblioteca di Ida Gianelli, per cui è del tutto verosimile ipotizzare che si tratti, anche in questo caso, di materiale che il soggetto produttore aveva conservato all'interno dei volumi del fondo librario.</p>
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<arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
<p>In conformità con la storia archivistica restituita all'interno della pubblicazione "L'arte declinata al femminile. La biblioteca di Ida Gianelli", le Carte di Ida Gianelli sono state articolate nelle seguenti partizioni:
- Serie Attività professionale;
- Fascicolo "Rivolta femminile";
- Serie Materiali rinvenuti nei libri donati alla Biblioteca Italiana delle Donne.
Sulla scorta dei fascicoli afferenti l'attività di gallerista del soggetto produttore che presentano una titolazione originale individuata da un nome proprio, la prima serie si articola in fascicoli dedicati ciascuno a un'artista donna e disposti in ordine alfabetico, in vista di un più facile reperimento; in coda alla serie si colloca il materiale non relativo a nessuna delle suddette artiste, ma comunque prodotto e acquisito dal soggetto produttore nell'ambito della propria attività professionale e di studio.
La seconda partizione è invece costituita dal fascicolo originale "Rivolta femminile", che non presenta, al suo interno, ulteriori suddivisioni logiche.
La terza serie, infine, si compone della documentazione d'archivio rinvenuta all'interno del fondo librario donato alla Biblioteca da parte del soggetto produttore o, in qualche caso, solo verosimilmente riconducibile al fondo; si è scelto di dedicare un fascicolo a ciascuno dei libri che compongo il fondo e all'interno dei quali sia stato reperito il suddetto tipo di documentazione. Conformemente con la scelta adoperata nell'appendice riportate nel volume "L'arte declinata al femminile. La biblioteca di Ida Gianelli", i fascicoli, i cui titoli coincidono tutti col nome di una pubblicazione, sono stati ordinati secondo un criterio alfabetico e non cronologico.
All'interno dei fascicoli i documenti sono stati riordinati secondo un criterio cronologico. Inoltre, si è provveduto a scartare il materiale a stampa laddove presente in duplice o triplice copia.
Si segnala infine che, poiché non è possibile escludere la possibilità di successivi incrementi, per la numerazione dei fascicoli si è scelto di adottare il criterio della serie aperta.</p>
</arrangement>
<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>Si compone di documentazione prodotta e acquisita da Ida Gianelli, e in particolare di parte della documentazione prodotta e acquisita nella sua attività professionale di gallerista e curatrice di mostre ed eventi d'arte contemporanea e della documentazione prodotta e acquisita in quanto membro del gruppo femminista "Rivolta femminile".</p>
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<otherfindaid encodinganalog="ISAD 4 - 5 finding aids">
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<date type="accesso">29/08/2019</date>http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO4292999T
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<date>[2014]</date>
<geogname>Bologna</geogname>
<publisher>Centro delle donne Città di Bologna, Biblioteca italiana delle donne; Orlando, Associazione di donne</publisher>
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<persname role="autore">Annamaria Tagliavini, Maura Pozzati, Francesca Paola Liborio, Monica Di Rosa e Gabriele Roccella</persname>
<title>L'arte declinata al femminile: la biblioteca di Ida Gianelli</title>
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