Gli archivi in Emilia-Romagna
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<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto - Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra
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<emph>con documentazione dal 1779</emph>1975 - 2021
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<p>Il Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, istituito con Legge regionale n. 47 del 20 ottobre 1982, divenne operativo a metà degli anni Ottanta, subentrando al Comitato comunale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, attivo dal 1971, e acquisendone le carte.
Oltre alle carte del Comitato comunale, il Comitato regionale ereditò o acquisì le carte dei vari Comitati comunali, costituiti a carattere temporaneo fin dal 1949, con esclusive funzioni organizzative delle commemorazioni della strage.
Frammista a questa documentazione vi sono altri nuclei di carte di pertinenza del Comune di Marzabotto. [1]
Il Comitato regionale ben presto si pose il problema di come organizzare le proprie carte (probabilmente già di una certa consistenza fin dalla sua costituzione) e dare una struttura archivistica al nascente Centro di documentazione, che avrebbe avuto il preciso compito di acquisire documentazione relativa alla strage ed alla sua memoria. E’ quindi alla fine degli anni Ottanta che il Comitato adottò dei criteri di organizzazione e sedimentazione dell’archivio che si andava producendo nell’ambito delle sue funzioni statutarie e del Centro di documentazione.
Beatrice Magni, che dal 1994 al 1999 è stata responsabile del Centro di documentazione, ebbe a scrivere che la struttura dell’archivio del Comitato, elaborata da Luigi Arbizzani, si era sviluppata a partire da uno schema articolato per categorie che assolse alla duplice funzione di traccia per indirizzare la ricerca e di schema per il riordino del materiale raccolto. In questa struttura hanno trovato posto sia le carte del Comitato, sia le raccolte di documenti successivamente acquisiti, anche se solo le prime costituivano un archivio in senso proprio. Il piano di lavoro, approvato dalla Commissione storica del Comitato, portò in tempi successivi al riordino dell’archivio e all’incremento della documentazione già esistente, compresa la creazione di una biblioteca e di sezioni distinte per i manifesti, gli audiovisivi e le fotografie [2].
Nella relazione programmatica, datata 11 novembre 1985 e probabilmente scritta dal Presidente del Comitato Dante Cruicchi, si manifestò l’esigenza di “istituire un proprio archivio per la messa in ordine del materiale raccolto in questi 41 anni, dando un incarico ad un ricercatore qualificato per il censimento completo delle fonti coeve all’eccidio e post 1945 [...] Di qui scaturisce l’esigenza di un gruppo di studi sulla fattibilità di un Centro di documentazione, quale progetto di raccolta e di attività scientifico-divulgativa che abbia per fine un grande e decisivo apporto alle iniziative del Comitato” [3].
Luigi Arbizzani, coordinatore del gruppo di lavoro Centro di documentazione, nel gennaio 1987, in un suo intervento su un periodico locale delineò gli scopi e la struttura di un Centro di documentazione, da situarsi in Marzabotto, in cui conservare documentazione precipuamente riguardante i territori e le genti di Marzabotto, Grizzana e Monzuno,l’area epicentro dell’eccidio perpetrato dai nazifascisti contro i partigiani e le popolazioni attestate ai piedi di Monte Sole.
Fu quindi Arbizzani ad impostare la struttura definitiva dell’archivio e a presentarla al Comitato nel novembre 1988: in base ad essa vennero organizzati gli atti prodotti e acquisiti dal Comitato e le carte del Centro di documentazione fino al 2019, data di avvio del presente riordino.
La struttura pensata da Luigi Arbizzani (che presentava limiti anche significativi in termini strettamente archivistici) comprendeva le seguenti sezioni, contraddistinte da lettere maiuscole:
A.A. Marzabotto, fino alla Liberazione
A.B.Grizzana, fino alla Liberazione
A.C. Monzuno, fino alla Liberazione
B. Misa
C. Brigata Stella Rossa
D. Resistenza (Bologna, Italia, Europa)
E. Eccidio di Marzabotto
F. Eccidi e rappresaglie nazifasciste in Italia
G. Eccidi nazifascisti in Europa
H. Rappresaglia (concetto e diritto internazionale)
I. Reder Walter
L. Responsabilità e processi sull’eccidio di Marzabotto
M. Biografie
N. Ricordi dell’eccidio di Marzabotto
O. Archivio del Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Celebrazioni anniversarie dell’eccidio
P.A. Marzabotto, post Liberazione
P.B. Grizzana, post Liberazione
P.C. Monzuno, post Liberazione
Q. Comunità Montana, Provincia, Regione Emilia Romagna
R. Conflitti internazionali e guerre, post 1945
S. Lotte di Liberazione, post 1945
T. Eccidi, dopo il 1945
U. Problemi della pace, post Liberazione
V. Parco Storico di Monte Sole
Z. Archivio del Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Affari generali e celebrazioni del 25 aprile
X. Centro di documentazione.
Una sezione ZZ Contabilità, verrà introdotta in un secondo momento, probabilmente durante il riordino operato da Beatrice Magni.
Fu Beatrice Magni a riordinare le carte, riconducendole a tale struttura. La sua attività iniziò nell’aprile del 1994, su incarico del Comitato e, come lei stessa scrisse in una relazione del 10 ottobre 1994, dal 15 aprile al 10 ottobre si dedicò “alla sistemazione del materiale documentario già depositato presso la sede del Comitato. Si è provveduto innanzi tutto al riordino dell’archivio storico del Comitato. Tale operazione è stata preceduta da una selezione delle carte, separando quelle strettamente inerenti le attività del Comitato (perché da esso prodotto e ad esso indirizzate), dalle carte riguardanti invece le altre cariche ricoperte dal Presidente. Queste ultime costituiscono un fondo attualmente non riordinato. Sono state aperte tre sezioni, come previsto dal progetto presentato da Luigi Arbizzani e approvato dal Comitato: Sezione O (Celebrazioni dell’eccidio; Sezione Z (Comitato onoranze [carteggio]); Sezione ZZ (Contabilità)" [4].
Dalla relazione si evince che oltre al riordino del materiale già depositato fu avviata l’acquisizione di altri documenti, fra cui di particolare interesse il fascicolo personale di Reder, reperito in copia presso l’Archivio storico della Resistenza di Vienna (Dokumentationsarchiv des österreichischen Widerstandes di Vienna – DÖW). Inoltre venne riordinato l’archivio fotografico per gli scatti che fu possibile datare e classificare, suddividendolo per anno e per celebrazione. Analogo criterio fu adottato per il riordino dei manifesti. Mentre, sottolineò la Magni, “è stata allacciata una rete di rapporti con istituzioni culturali e enti locali, segnatamente i principali Comuni decorati al valor militare, che ha consentito di reperire una prima documentazione sulla Resistenza e le stragi nazifasciste in Italia. A questo scopo è stata chiesta al Comune di Marzabotto la donazione del fondo librario Resistenza - stragi nazifasciste già depositato presso la biblioteca comunale. Il fondo comprensivo di circa 700 volumi da me inventariato con la collaborazione del direttore della biblioteca è attualmente incamerato presso la sede del Comitato (su autorizzazione verbale del Sindaco) in attesa della delibera ufficiale del Comune” [5].
Il 10 marzo 1995 Beatrice Magni consegnò al Consiglio direttivo una seconda relazione inerente il lavoro svolto dall’ottobre 1994, principalmente finalizzato ad incrementare la consistenza del materiale documentario del Centro di documentazione. La curatrice concludeva la relazione specificando che il lavoro che si era svolto aveva avuto come fine anche la promozione della conoscenza del Centro di documentazione e delle iniziative del Comitato: “A tale scopo ho allacciato rapporti culturali e di scambio di materiale documentario con tutti i principali comuni decorati al valore militare, i comuni che subirono eccidi, gli istituti storici della Resistenza italiana ed europea, le associazioni culturali (es. Centro di documentazione ebraica contemporanea), l’Università di Bologna. Ho svolto un lavoro di divulgazione attraverso la distribuzione del volume curato dal Comitato [...]. Infine, ho svolto attività di segreteria per assicurare l’efficienza del Centro di documentazione, di collaborazione con il Parco di Monte Sole, di ricevimento occasionale delle delegazioni in visita al sacrario” [6].
Nell’ottobre del 1995 avvenne a un cambiamento organizzativo nella gestione dell’archivio del Comitato e, in seno ad esso, del Centro di documentazione. Sostanzialmente il Centro di documentazione con tutto il suo ricco patrimonio, pur rimanendo di proprietà del Comitato, fu affidato alla cura del Consorzio di gestione del Parco storico di Monte Sole. I termini dell’accordo furono formalizzati con una convenzione firmata il 19 ottobre 1995 dai presidenti del Comitato e del Consorzio di gestione del Parco.
Nel 1999, Anna Salerno, dipendente del Consorzio di gestione del Parco, sostituì Beatrice Magni e continuò a gestire il Centro fino al 2019. Tra gli obiettivi individuati nell’attività svolta, Anna Salerno indicava “conservazione, arricchimento e valorizzazione del patrimonio”.
Nella relazione del dicembre 2022 sottolineò: “E’ stata incrementata la documentazione della maggioranza delle sezioni dell’archivio cartaceo, dell’archivio poster, della videoteca, della fototeca, della biblioteca; sono state inoltre inserite nuove raccolte. La dotazione di testi e documentazione è stata progressivamente arricchita tramite donazioni, acquisizioni da cittadini, studiosi, altri enti, acquisti e produzioni. Sono state acquisite opere sul tema brigata Stella Rossa e strage di Monte Sole: libri, opuscoli, articoli, filmati e produzioni musicali e teatrali (tutti i cd e dvd presenti e alcuni vhs che si sono aggiunti alla dotazione preesistente). Il patrimonio della biblioteca è stato incrementato con circa 300 nuovi titoli. Sono state raccolte testimonianze e interviste realizzate a testimoni dell’Eccidio, dell’attività della BSR, della vita della comunità di Monte Sole sino al secondo dopoguerra”.
Fu, inoltre, precisato che erano stati acquisiti vari fondi di persona (Francesco Pirini, Giovanna Benghi, Margherita Iannelli, Dante Cruicchi), documentazione dei tribunali militari di Bologna e La Spezia, ulteriori documenti da archivi stranieri (Public Record Office di Londra), fondi fotografici donati da singoli e famiglie.
Ne 2005 tutto il materiale fino a quel momento raccolto venne trasferito dalla sede originaria del Comitato in un nuovo locale, sempre a Marzabotto. Un secondo trasloco si verificò nel 2016 (con completamento nel 2020), quando la sede dell’Archivio – Centro di documentazione venne spostata al primo piano della Casa della Memoria di Marzabotto, dove si trova tutt’ora.
Dal 2019 l’archivio è di nuovo gestito direttamente dal Comitato, che ne ha promosso e finanziato il riordino integrale
Note
[1] A tal proposito si veda la serie “Walter Reder” in cui la sottoserie “Atti e Carteggio” (1967 - 1987) è costituita interamente da corrispondenza del Comune di Marzabotto relativa alla richiesta di perdono e scarcerazione di Reder.
[2] B. MAGNI (a cura di), <em>Lotta di liberazione ed eccidi nazifascisti sull’altopiano di Monte Sole. Saggi e documenti su Marzabotto, Monzuno e Grizzana</em>, s.l., Consorzio di gestione Parco storico di Monte Sole, 2000, p. 145
[3] Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, Serie Carteggio e atti b. 2, fasc. 10)
[4] Beatrice Magni al Comitato, Marzabotto 10 ottobre 1994. “Attività svolta dal 15 aprile al 10 ottobre 1994”, Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, Serie Verbali delle Assemblee ordinarie dei Soci e verbali del Direttivo del Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, Verbali dell’Assemblea dei soci e Verbali del Consiglio direttivo, 1994)
[5] Ibidem
[6] Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, Serie Verbali delle Assemblee ordinarie dei Soci e verbali del Direttivo del Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, Verbali dell’Assemblea dei soci e Verbali del Consiglio direttivo, 1995).
[7] A.Salerno, Lettera con oggetto “Attività svolta dal Parco di Monte Sole – Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Emilia-Orientale nella gestione del Centro di documentazione di Marzabotto – anni 2009 – 2019”, 23 dicembre 2022.</p>
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<p>L’intervento di riordino e inventariazione del presente archivio, oltre all'imprescindibile obiettivo della messa in sicurezza e della garanzia della massima fruizione, è stato finalizzato per:
• L’analisi puntuale del contesto di produzione e di acquisizione della documentazione da parte del Centro, al fine di ricostruire per ogni fondo la provenienza e la storia archivistica
• L’elaborazione di una struttura descrittiva del patrimonio documentario
• L’inventariazione analitica della documentazione oggetto dell’intervento
• La rilevazione dello stato conservativo dei materiali
• La verifica delle condizioni di fruibilità dei documenti
Al momento di avviare l’intervento di riordino le carte risultavano in parte ordinate, ma frammiste a documentazione eterogenea e non ordinata né descritta seppur sommariamente negli elenchi precedentemente prodotti.
In generale l’organizzazione e la stratificazione delle carte, rispondenti allo schema concepito nel 1988 da Luigi Arbizzani (v. Storia archivistica), aveva reso l’archivio di difficile lettura. La prima distinzione che si è reso necessario fare è stata quindi quella tra il vero e proprio archivio del Comitato rispetto ai fondi e al materiale che lo stesso Comitato aveva acquisito anche in vista del costituendo Centro di documentazione.
Lo stato dell’archivio ha reso necessario un propedeutico censimento analitico di tutto il materiale, il quale ha permesso di individuare fondi e sezioni e di fare un puntuale piano di intervento.
Al censimento analitico è seguito il vero e proprio riordino dei singoli fondi che ha determinato un sostanziale processo di riformulazione delle serie e sottoserie, a cui è corrisposto anche un riposizionamento fisico dei pezzi. In molti casi si è operato un processo di accorpamento di sezioni originali in una unica serie, in cui sono confluiti documenti coerenti ma in origine redistribuiti nel voler rispettare lo schema Arbizzani; a questo proposito si veda la Serie Walter Reder, formata nel corso del presente riordino accorpando documentazione che era stata raccolta in diverse sezioni: Sezione IA Walter Reder, Tribunale Militare Territoriale di Bologna e Raccolta di articoli tratti dall’archivio storico de “il Resto del Carlino”, a cui si è aggiunta altra documentazione non attribuita precedentemente ad alcuna sezione.
In altri casi si è ritenuto necessario estrapolare dalle sezioni originali nuclei documentali per formare serie nuove nel rispetto della provenienza e della tipologia degli stessi. Si veda, ad esempio, la Serie Ente nazionale distribuzione soccorsi: documentazione originale, propria dell’Ente, posta originariamente nella Sezione PA Marzabotto post Liberazione. Quest’ultima sezione è andata a costituire, peraltro, con la Sezione AA Marzabotto fino alla Liberazione, la nuova serie Storia di Marzabotto.
Del riferimento alla sezione originaria di appartenenza si dà conto nelle singole unità archivistiche, nel campo Segnatura precedente.
In quanto al lavoro di descrizione, ha preso avvio dall’analisi diretta dei documenti, dalle informazioni e dal supporto fornito dalla responsabile scientifica Eloisa Betti e dagli elenchi prodotti dalle curatrici del Centro di documentazione, Beatrice Magni ed Anna Salerno, che si sono succedute dal 1994 ad oggi.
In particolari si sono utilizzati:
• "Guida alle raccolte documentarie", con descrizione sommaria a livello alto dei fondi e delle sezioni che costituivano la struttura dell’archivio
• "Inventario del Centro di documentazione"
• "Fondo Tribunale Militare di La Spezia"
• "Tribunale Militare Territoriale di Bologna", elenco sommario
Pur avendo cura di non perdere le informazioni presenti nei lavori di descrizione precedenti, si è proceduto a:
• rinominare se ritenuto opportuno le serie e sottoserie, mantenendo traccia della denominazione originale
• uniformare e integrare la descrizione degli ambiti e contenuti
• elaborare una descrizione analitica a livello di fascicolo
Si evidenzia come la documentazione raccolta dal Comitato è stata per la maggior parte acquisita in copia; quando si tratta di originali se ne dà notizia nella descrizione con la dicitura (originale) nel campo Contenuto. Dove è stato possibile reperire l’informazione è stato sempre indicata la provenienza, la data e le modalità di acquisizione della documentazione.
Si è rilevato inoltre come, a fronte della storia strettamente intrecciata dei due enti, vi sia una presenza diffusa tanto nel Fondo del Comitato che in quello del Centro di documentazione, di documentazione propria del Comune di Marzabotto.
Si è ritenuto non corretto e non praticabile il ricondurre il singolo documento all’archivio di provenienza, ma se ne dà indicazione nella Storia archivistica e si è collegato l’archivio, per la parte prodotta prima della costituzione formale del Comitato, quindi fino al 1983, quando di fatto era una struttura interna alla amministrazione comunale, ai due soggetti produttori: Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto e Comune di Marzabotto.
Per tutti gli altri soggetti che hanno contribuito alla formazione dell’archivio tramite donazioni delle proprie carte (vedi in particolare la sezione Documentazione raccolta e donata da privati nel Fondo raccolte del Centro di documentazione) si è scelto di darne descrizione nel campo storia istituzionale/amministrativa, nota biografica.
A completamento dell’intervento di riordino e descrizione, l’archivio è stato interamente ricondizionato, posto a scaffale in base alla posizione in inventario delle singole unità e etichettato.
Il Comitato detiene inoltre una complessa e ricca raccolta di documenti su altri supporti, che hanno richiesto un diversificato approccio descrittivo. In particolare si sono trattate fotografie, manifesti e materiali audio visivi: questi materiali, per le cui modalità di ordinamento si rinvia alle rispettive introduzioni, sono andati a costituire specifiche sezioni all’interno dell’inventario e sono ancora in corso di lavorazione</p>
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<p>L’archivio del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto - Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra si compone delle carte prodotte e raccolte dal Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto nell’ambito delle sue funzioni statutarie.
L’archivio è articolato nei seguenti fondi e sezioni:
• Fondo Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto. Si tratta della documentazione prodotta e raccolta dal Comitato nell’ambito della sue funzione amministrative interne (organi dirigenti, amministrazione economica, ecc.) e statutarie: commemorazione degli anniversari della strage, istituzione di un centro di documentazione, relative all’organizzazione delle commemorazioni della strage di Monte Sole, promozione di ricerche finalizzate a ricostruire la verità storica sugli eccidi.
• Fondo Raccolte del Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra di Marzabotto. Si tratta della documentazione acquisita dal Comitato e gestita attraverso il Centro di documentazione, nato per l’implementazione delle raccolte documentarie inerente lo studio e la divulgazione storica delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra con particolare riferimento alla strage di Monte Sole del 1944
• Sezione Fotografie
• Sezione Audio video
• Sezione Manifesti. Si tratta di manifesti prevalentemente relativi alle attività promosse dal Comitato, quali le celebrazioni della strage o le manifestazioni per il 25 aprile.
Il Fondo Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto è strutturato nelle seguenti serie:
• Verbali delle Assemblee ordinarie dei Soci e verbali del Direttivo del Comitato regionale onoranze ai caduti di Marzabotto, 1985 - 2010
• Carteggio e atti, 1975 2011, con il carteggio del Comitato regionale, 1975 2011, e il carteggio ed atti del Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra di Marzabotto, 1987 - 2009
• Protocolli della corrispondenza, 1985 - 1995
• Contabilità, 1985 - 2010
• Commemorazioni anniversari della strage, 1961 - 2010
• Costituzione del Parco Storico di Monte Sole, 1972 - 1989
• Ricerche sulle vittime delle stragi nazifasciste e sui caduti per cause varie di guerra, 1984 1994, con la documentazione prodotta nell’ambito della ricerca intrapresa dal Comitato per risalire con certezza al numero delle vittime e alle cause di morte nel periodo bellico nei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana.
Il Fondo Raccolte del Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra di Marzabotto ha una struttura in parte tematica, che rispecchia la struttura originale, e in parte organizzata in base alla provenienza dei nuclei documentali.
La parte tematica raccoglie documentazione (principalmente in copia) relativa alla storia politica, economica e sociale dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana; la storia e il ricordo della strage di Monte Sole e in generale degli eccidi e delle rappresaglie nazifasciste in Italia e in Europa; l’antifascismo e la Resistenza, con particolare riferimento alla Brigata Stella Rossa; Walter Reder e gli altri responsabili della strage di Monte Sole e i processi che li hanno visti coinvolti.
La parte organizzata in base alla provenienza della documentazione e al soggetto che l’ha prodotta, si distingue a sua volta in:
• Documentazione in copia proveniente da archivi e centri di documentazione stranieri
• Documentazione raccolta e donata da privati.
Il riordino ha fatto emergere nuclei documentali originali prodotti da:
• Ente nazionale distribuzione soccorsi Italia ENDSI Comitato comunale di Marzabotto
• Comitato di liberazione nazionale - CLN, Corpo volontario della libertà - CUMER, Ufficio stralcio, Commissione finanziaria di Modena.
Le sezioni Fotografie e Audio video sono in corso di descrizione.</p>
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<p>"Guida alle raccolte documentarie", con descrizione sommaria a livello alto dei fondi e delle sezioni che costituivano la struttura dell’archivio
"Inventario del Centro di documentazione"</p>
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<relatedmaterial encodinganalog="ISAD 5 - 3 related units of description">
<p>E' opportuno specificare che parte della produzione documentaria del Comune di Marzabotto inerente le stesse tematiche documentatate dall'archivio del Comitato, ovvero il periodo della seconda guerra mondiale, l'eccidio e le successive commemorazioni, è compresa nell'Archivio storico del Comune di Marzabotto</p>
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