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Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

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Conservatore

Museo Casa Pascoli
Via Giovanni Pascoli 46

47030 San Mauro Pascoli (FORLI'-CESENA)

tel: 0541810100

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responsabile: Rosita Boschetti scrivi

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Archivio Famiglia Tosi-Briolini

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    <did>
        <physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
            <extent>262</extent>
            <genreform>fotografie</genreform>
        </physdesc>
        <unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">1475 - 001</unitid>
        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio Famiglia Tosi-Briolini
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="18700101-19201231">1870 - 1920</unitdate>
        </unittitle>
    </did>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 2 context area">
        <acqinfo encodinganalog="ISAD 2 - 4 immediate source of acquisition or transfer">
            <p>Il fondo fotografico &egrave; di propriet&agrave; del comune di San Mauro Pascoli e conservato presso il Museo Casa Pascoli.
Gli oggetti fotografici sono entrati a far parte della collezione del Museo Casa Pascoli in seguito a donazioni ed acquisizioni avvenute nel tempo. Il primo lascito &egrave; attestato al 1992, anno in cui Marino Briolini, figlio di Emma Tosi e Giovanni Briolini, dona al Comune di San Mauro Pascoli un album (TB_A1) contenente 10 positivi all'albumina. Altre 18 fotografie (TB_P1) sono state donate al Museo Casa Pascoli nel 2007 da Emma Batolo, figlia di Anna Maria Briolini e di Vladimiro Batolo, dunque nipote di Emma Tosi e Giovanni Briolini. Tre unit&agrave; - un album contenente soli 3 positivi (TB_A3), un consistente gruppo di fotografie sciolte (TB_P2) e un album in pelle (TB_A2) - sono state acquistate dal Museo Casa Pascoli nel maggio 2017 sul mercato antiquario, per tramite dell'Associazione Culturale Torre di San Mauro Pascoli. Il materiale fotografico proveniva da Maria Clara Batolo, sorella di Emma, la quale lo aveva lasciato in eredit&agrave; alla figlia Giovanna Montagni. Infine, 6 fotografie (TB_P3) sono state donate al Museo Casa Pascoli da Giovanni e Cesare Briolini, figli di Lola Bonzi e Marino Briolini in occasione del Convegno dal titolo <em>L'ingegnere alla Torre. L'opera di Leopoldo Tosi (1847-1917) tra imprenditoria agricola ed innovazione tecnologica</em>, tenutosi il 18 novembre 2017 a Villa Torlonia di San Mauro.</p>
        </acqinfo>
        <bioghist encodinganalog="ISAD 2 - 2 administrative - biographical history">
            <p>Villa Torlonia
Antico insediamento medievale conosciuto con il nome di Giovedia, dalla fine del Cinquecento la Tenuta passa nelle mani della Camera Apostolica. Grazie ad un&rsquo;attenta descrizione del possedimento compilata nel 1778, si nota che la Tenuta aveva un&rsquo;estensione pari a 2075 tornature (620 ettari) e comprendeva, oltre ad una casa padronale detta La Torre, 19 poderi di varia estensione ed un cospicuo patrimonio di bestiame.
Nel 1780, grazie alla concessione dello zio pontefice, il duca Don Luigi Onesti Braschi si assicura la vasta tenuta Torre di San Mauro per un canone d'affitto di 2500 scudi annui da versare alla camera apostolica. Dopo le agitazioni napoleoniche, i Braschi, gravemente indebitati, decidono di mettere in vendita la Tenuta di San Mauro, acquistata nel 1828 da Giovanni Torlonia.
Con i Torlonia proprietari, la tenuta raggiunge la sua massima estensione. Alessandro, figlio del deceduto Giovanni, compra centinaia di ettari a San Mauro, tanto che la tenuta, arrivata a comprendere 1944 ettari suddivisi in 142 poderi, in parte ricadenti anche nei territori di Savignano e Rimini (ora Bellaria), assume l'aspetto di un enorme latifondo e, negli anni dell&rsquo;affittuario Leopoldo Tosi, diventa un&rsquo;azienda agricola modello, centro propulsore dell'economia di un&rsquo;area che travalicava ampiamente i confini comunali di San Mauro.
Dopo la morte di Tosi nel 1917, nella gestione della Torre gli subentra il genero enologo Giovanni Briolini fino al 1919, anno della scadenza del contratto d'affitto che non verr&agrave; rinnovato, preferendo il principe Torlonia affidare la propriet&agrave; ad un altro affittuario, il Marchese G. di Bagno (fino al 1930).
Dopo la guerra, la tenuta sanmaurese inizia un irreversibile processo di frantumazione che si consuma rapidissimo nel giro di pochi anni.
Alla morte di Giovanni Torlonia, l'ingente patrimonio fondiario della famiglia romana si sgretola attraverso un numero elevatissimo di operazioni di vendita e in pochi anni il trasferimento dei circa 2000 ettari di Torre San Mauro &egrave; quasi completato. Buona parte della terra viene ceduta ai mezzadri, soli o riuniti in cooperative. In brevissimo tempo, il latifondo romagnolo dei Torlonia scompare e lascia posto ai piccoli proprietari, tutti coltivatori diretti.
Dal 1983 Villa Torlonia &egrave; di propriet&agrave; comunale ed &egrave; interessata da numerosi progetti di restauro e valorizzazione, allo scopo di riaprire gli spazi della Torre alla fruizione del pubblico. Villa Torlonia &egrave; anche parte integrante, insieme alla casa natale, del Parco Poesia Pascoli, progetto culturale partecipato che ha come obiettivo la valorizzazione della poesia di Giovanni Pascoli legata a San Mauro e di tutte le eccellenze del territorio.


NOTE
Un approfondimento sulla storia della Torre si trova in:&nbsp;
Calandrini S., <em>Storia di S. Mauro Pascoli</em>, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2000.
Calandrini S., <em>Ricerche su San Mauro e il suo territorio</em>, Cesena, Cassa di risparmio di Cesena, 1985.
Calandrini S., <em>San Mauro, Giovedia, La Torre. S. Mauro e Giovedia dall'Alto Medioevo al Settecento: la tenuta Torre dal 1700 al 1917</em>, Verucchio, Pazzini, 1989.
<em>La Torre tra Ottocento e Novecento dall&rsquo;album di famiglia dei Tosi-Briolini</em>, Villa Verucchio, Pazzini, 1987.
Delucca O., <em>San mauro fra Medioevo ed et&agrave; moderna</em>, Verucchio, 1994, pp. 50-59.
Boschetti R., <em>Tempio di Giove, residenza malatestiana, tenuta papale. La Torre nella storia</em>, Catalogo della mostra, San Mauro Pascoli, 2011.</p>
        </bioghist>
        <custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
            <p>All&rsquo;avvio dell&rsquo;intervento archivistico la documentazione fotografica si presentava organizzata in sei nuclei corrispondenti alle diverse fasi di acquisizione e alla natura del materiale.
Il fondo non presentava strumenti descrittivi, n&eacute; gli oggetti fotografici erano stati oggetto di studi o approfondimenti tecnico-scientifici, fatta eccezione per la pubblicazione di alcune immagini a corredo narrativo di contributi inerenti la storia locale.
Analizzando la provenienza dei diversi album e positivi sciolti, anche grazie alle iscrizioni recanti nominativi delle persone ritratte, luoghi e, talvolta, dediche firmate, &egrave; emerso che tutte le unit&agrave; del fondo sono riconducibili agli eredi della famiglia Tosi-Briolini, i quali hanno ereditato le fotografie e hanno provveduto a conservarle nel tempo.
Si ipotizza, infatti, che tutte le fotografie siano state realizzate e/o raccolte da Emma Tosi e poi custodite dagli eredi.</p>
        </custodhist>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
        <arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
            <p>L'intervento di ordinamento e descrizione del fondo fotografico Tosi-Briolini &egrave; il risultato delle seguenti fasi di lavoro:
- redazione di un elenco di consistenza
- monitoraggio delle condizioni di conservazione
- riordinamento del fondo fotografico
- apposizione della segnatura specifica
- messa in sicurezza dei materiali.

La prima fase del lavoro &egrave; consistita nella redazione di un elenco di consistenza cartaceo i cui dati sono, in un secondo momento, stati trasferiti nell&rsquo;applicativo di descrizione in forma digitale. Per ogni unit&agrave; documentaria &ndash; la singola fotografia &ndash; sono stati registrati i dati identificativi essenziali, quali numero progressivo, autore (laddove fosse esplicitato), soggetto e, infine, note con indicazioni sui danni materiali riscontrati.
Ci si &egrave; poi preoccupati di ricostruire l&rsquo;ordinamento originario raccogliendo quante pi&ugrave; informazioni possibile riguardo ai fototipi, al fine di ripristinarne la corretta successione cronologica. Sul verso di qualche esemplare si trovano iscrizioni, a penna o lapis, recanti nominativi delle persone ritratte, luoghi e, talvolta, dediche firmate. Le <em>cartes de visite</em> riportano sui supporti in cartoncino i timbri e gli stemmi degli studi fotografici da cui provengono.

La datazione del materiale fotografico, che si presentava senza alcuna indicazione cronologica, ha richiesto grande attenzione. In assenza di elementi cronologici certi, si &egrave; dovuti ricorrere all&rsquo;integrazione delle informazioni mancanti attraverso la consultazione della documentazione bibliografica prodotta negli anni; &egrave; stato possibile ricostruire una presunta data di esecuzione basandosi sugli indizi iconografici che compaiono nell&rsquo;immagine (personaggi, acconciature ed abiti, luoghi, trasformazioni urbanistiche, eventi), ma soprattutto grazie ai riferimenti biografici presenti (l&rsquo;et&agrave; dei soggetti protagonisti delle fotografie), i quali completano e certificano la veridicit&agrave; delle ipotesi di datazione. Importanza estrema hanno infine rivestito le fonti orali: buona parte delle informazioni sono state infatti ricavate dalle interviste a storici locali, eredi dei Tosi-Briolini e volontari del Museo Casa Pascoli.
Tutti i dati cos&igrave; raccolti hanno consentito di sopperire alla lacunosit&agrave; delle informazioni fisicamente presenti sui fototipi.

In seguito, &egrave; stata apposta una segnatura univoca su ogni pezzo archivistico (in lapis sulle carte degli album e mediante post it cartacei per i positivi sciolti). La segnatura &egrave; stata attribuita a partire dal nome del fondo ed in base alla tipologia di oggetto (album o positivo singolo). Inizia, quindi, con la sigla TB (che sta per Tosi- Briolini), continua identificando l&rsquo;album (A) o la raccolta di singoli positivi (P) e termina con il numero di inventario progressivo in tre cifre.

Al termine delle operazioni di ordinamento si &egrave; proceduto al condizionamento e alla messa in sicurezza dei materiali. Gli album storici hanno mantenuto il loro aspetto originario e sono stati interfogliati con carta a ph neutro per proteggere le stampe dal cartoncino acido delle pagine dell&rsquo;album. Le fotografie sciolte sono state collocate all&rsquo;interno di buste di polipropilene conformi agli standard internazionali richiesti per l&rsquo;archiviazione dei documenti fotografici (ISO 1021416). Le fotografie donate nel 2017 dai fratelli Briolini (TB_P3), giunte al Museo all&rsquo;interno di cornici in legno, sono state estratte e collocate all&rsquo;interno di buste di polipropilene.</p>
        </arrangement>
        <scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
            <p>Il fondo fotografico Tosi-Briolini, conservato presso il Museo Casa Pascoli di San Mauro Pascoli, si compone di 262 positivi in bianco e nero su carta di varia misura, custoditi in album storici o conservati sciolti in contenitori moderni.
Le fotografie testimoniano momenti e luoghi significativi dell&rsquo;Azienda Torre San Mauro, di propriet&agrave; della famiglia Torlonia, al tempo dell&rsquo;amministrazione di Leopoldo Tosi (1885-1917). Oltre a colture, animali e attrezzi, i positivi ritraggono tutti gli abitanti della Tenuta, dai nipoti di Tosi, ai mezzadri. La documentazione fotografica possiede un valore documentario considerevole dal punto di vista della ricerca storica locale in campo agricolo, sociale e culturale. A queste immagini sammauresi, si aggiungono i prestigiosi ritratti del proprietario dell&rsquo;Azienda, Alessandro Torlonia, e di alcuni componenti della sua famiglia.
L'autore degli scatti &egrave; ignoto, ma i soggetti sembrano svelare l'identit&agrave; dell'autore delle fotografie: si suppone infatti, ipotesi sostenuta anche dalla corrispondenza di Giovanni Pascoli con Tosi e da numerose testimonianze orali, che dietro l'apparecchio fotografico ci fosse Emma Tosi, figlia di Leopoldo, appassionata di fotografia e incoraggiata dall'amico fotografo Vincenzo Contessi di Rimini. Emma, su consiglio del padre, fotografa abitanti e ambienti della Tenuta Torre, ma non manca di catturare anche momenti di vita familiare.
L&rsquo;attribuzione non &egrave; sostenuta da alcuna fonte archivistica, ma si trovano riferimenti in Mazzotta <sup>1 </sup>: &ldquo;L&rsquo;hobby della fotografia era praticato con passione e risultati di rilievo in casa Tosi, soprattutto da Emma, che fiss&ograve; momenti, luoghi e personaggi della Torre in numerose fotografie&rdquo; e pi&ugrave; di una testimonianza orale riporta la presenza di un laboratorio artigianale per lo sviluppo dei positivi in una stanza della casa dell&rsquo;affittuario, dove dimorava la famiglia Tosi-Briolini.
Resta dubbia la funzione delle immagini: non &egrave; chiaro infatti se si tratti di fotografie d&rsquo;impresa o di famiglia e se l'intento era ritrarre le attivit&agrave; della Tenuta a scopo promozionale oppure offrire uno spaccato di vita privata


NOTE
<sup>1 </sup>Clemente Mazzotta (a cura di),<em> Giovanni Pascoli-Leopoldo Tosi, Lettere 1895-1912</em>, Bologna, Clueb, 1989, p.53.</p>
        </scopecontent>
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    <descgrp encodinganalog="ISAD 4 conditions of access and use area">
        <accessrestrict encodinganalog="ISAD 4 - 1 conditions governing access">
            <p>Modalità di consultazione

L'archivio è consultabile presso il Museo Casa Pascoli, in via Giovanni Pascoli, 46 47030 San Mauro Pascoli (FC)

tel. 0541 810100

previa comunicazione alla Direzione museale: Rosita Boschetti casapascoli@comune.sanmauropascoli.fc.it</p>
        </accessrestrict>
        <phystech encodinganalog="ISAD 4 - 4 physical characteristics and technical requirements">
            <note>
                <p>Si forniscono di seguito alcune notizie sui danni riscontrati nelle fotografie.
Tra i danni maggiormente ricorrenti nelle stampe all'albumina si segnala in primo luogo la tendenza all'ingiallimento. L'intensità dell'ingiallimento dipende dall'umidità e può essere provocato anche dall'esposizione prolungata alla luce. Tutti i positivi del fondo prodotti con questo procedimento mostrano segni di sbiadimento e perdita dei dettagli, indice delle numerose variazioni microclimatiche subite. Inoltre, invecchiando l'albume perde la sua originaria elasticità dando origine a screpolature e fessurazioni con un caratteristico aspetto reticolato.
Per ovviare alla sottigliezza delle carte da stampa le fotografie venivano incollate su un altro supporto di carta più rigido, denominato cartone di montaggio, spesso di qualità scadente. È frequente che i positivi vengano alterati dalla decomposizione di alcune sostanze rilasciate dal cartone, che migrano sull'immagine provocando macchie e sbiadimento. Lo stesso dicasi per le colle o gli adesivi impiegati. Un effetto caratteristico dell'alterazione indotta dai supporti di montaggio è la comparsa di macchie color ruggine, indicate col nome di foxing, di origine biologica. Questo tipo di danneggiamento è diffuso a tutti i cartoni o cartoncini su cui sono fissate le fotografie del fondo. Tuttavia, il distacco della fotografia dal cartone, nonostante fosse la soluzione migliore per la salvaguardia dell'immagine, non è stato effettuato, in quanto, essendo coevi al fototipo, sono considerati parte integrante del documento e della sua storia. Inoltre, su alcuni supporti ci sono note manoscritte o a stampa che forniscono informazioni utili alla comprensione dell'immagine.
Nei procedimenti a sviluppo, la gelatina tende ad assorbire umidità favorendo la formazione superficiale di macchie dall'aspetto metallico, leggermente bluastro, per effetto di una reazione denominata ossidoriduzione. La presenza del cosiddetto "specchio d'argento" si riscontra soprattutto nelle zone più scure dell'immagine (più ricche d'argento) e, nel caso delle fotografie disposte in album, lungo i bordi esterni, in corrispondenza cioè delle zone in cui l'umidità e l'aria sono penetrate con più facilità.
Nel caso degli aristotipi, di cui il fondo offre numerosi esempi, spesso si verifica il fenomeno della solfurazione, che provoca sbiadimento e ingiallimento delle immagini con progressiva perdita dei dettagli. L'origine dell'alterazione è nella maggior parte dei casi da attribuirsi a fattori interni alla fotografia, in particolare alla decomposizione di prodotti chimici residui utilizzati nel procedimento e non completamente eliminati nelle fasi di fissaggio o di lavaggio.
Frequente anche il distacco dell'emulsione dallo strato superiore dell'immagine, causato da variazioni termoigrometriche.
In numerosi aristotipi si osserva anche la presenza di muffa, uno dei principali effetti dell'umidità.
Graffi, strappi, impronte manuali, macchie sono il segno di un'inadeguata manipolazione da parte dell'uomo. Sui positivi del fondo si riscontrano soprattutto graffi, ben distinguibili sulle carte baritate, poiché fanno emergere il bianco al di sotto dello strato che contiene l'immagine.</p>
            </note>
            <p>stato di conservazione discreto</p>
        </phystech>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 5 allied materials area">
        <altformavail encodinganalog="ISAD 5 - 2 existence and location of copies">
            <p>Il fondo fotografico Tosi-Briolini conserva pi&ugrave; esemplari tratti da uno stesso negativo, i quali sono poi stati ritagliati in modo differente ma, nonostante la percezione dell'immagine risulti alterata, sono comunque ben riconoscibili. In questo caso, ad ogni esemplare &egrave; stata attribuita una segnatura univoca ed &egrave; stata segnalata la presenza di un altro esemplare correlato all'oggetto fotografico in questione nel campo relativo alle note tecniche.
Copie dei fototipi propriet&agrave; del Museo Casa Pascoli si trovano anche al di fuori dell'archivio. All'indirizzo <a title="Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte" href="http://pascoli.archivi.beniculturali.it/">http://pascoli.archivi.beniculturali.it/</a> &egrave; possibile consultare il portale <em>Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte. L'archivio e la casa di Giovanni e Maria Pascoli a Castelvecchio</em>, risultato di un intervento di digitalizzazione di tutte le carte dell'archivio condotto nel 2014. Tra queste, si trovano alcuni esemplari di fotografie presenti anche nel fondo fotografico sammaurese, la cui presenza &egrave; esito forse delle ripetute richieste del Pascoli a Tosi di immagini raffiguranti i luoghi di San Mauro. Inoltre, non si esclude l'esistenza di numerosi esemplari riconducibili alla famiglia Tosi-Briolini presso gli archivi privati degli eredi.</p>
        </altformavail>
        <bibliography encodinganalog="ISAD 5 - 4 publication note">
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                    <date type="accesso">30/04/2022</date>https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/la-razza-bovina-romagnola-dellazienda-torre-san-mauro-fattoria-torlonia-esposizione-di-milano-settem/RAV1708343
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                <imprint>
                    <date>1906</date>
                    <geogname>Padova</geogname>
                    <publisher>stab. tip. L. Crescini e C.</publisher>
                </imprint>
                <num>87 p.</num>
                <persname role="autore">Leopoldo Tosi, Dino Sbrozzi</persname>
                <title>La razza bovina romagnola dell'azienda Torre San Mauro (fattoria Torlonia) : Esposizione di Milano, settembre 1906</title>
            </bibref>
            <bibref>
                <edition>Studi romagnoli, 41 (1990), p. 583-598</edition>
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                    <date type="accesso">30/04/2022</date>https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/lopera-di-leopoldo-tosi-alla-torre-di-s-mauro-per-la-selezione-della-razza-bovina-romagnola/RAV0154446
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                <imprint>
                    <date>1990</date>
                </imprint>
                <persname role="autore">Marino Briolini</persname>
                <title>L'opera di Leopoldo Tosi alla torre di S. Mauro per la selezione della "razza bovina romagnola"</title>
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                    <date type="accesso">30/04/2022</date>https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/lingegnere-alla-torre-lopera-di-leopoldo-tosi-18471917-tra-imprenditoria-agricola-e-innovazione-tecn/RAV2474620
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                <imprint>
                    <date>2018</date>
                    <geogname>San Mauro Pascoli</geogname>
                    <publisher>Accademia Pascoliana</publisher>
                </imprint>
                <num>68 p.</num>
                <persname role="curatore">Accademia Pascoliana San Mauro Pascoli</persname>
                <title>L'ingegnere alla Torre: l'opera di Leopoldo Tosi (1847-1917) tra imprenditoria agricola e innovazione tecnologica</title>
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                    <date>1891</date>
                    <geogname>Città di Castello</geogname>
                    <publisher>Tip. Lapi</publisher>
                </imprint>
                <num>67 p.</num>
                <persname role="autore">Leopoldo Tosi</persname>
                <title>L'azienda Torre San Mauro della eccellentissima Casa Torlonia</title>
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                    <date type="accesso">18/05/2022</date>https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/herdbook-della-razza-gentile-romagnola-stipite-fattoria-torre-san-mauro-di-romagna/RAV2390693
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                <imprint>
                    <date>1901</date>
                    <geogname>Piacenza</geogname>
                    <publisher>Stab. Tip. V. Porta</publisher>
                </imprint>
                <persname role="autore">Dino Sbrozzi</persname>Il Museo Casa Pascoli possiede un esemplare cartaceo della pubblicazione, nell'edizione del 1906.
                <title>Herd-book della razza gentile romagnola: stipite fattoria Torre San Mauro di Romagna</title>
            </bibref>
            <bibref>
                <edition>Ariminum, a. XXIV, n. 5 (settembre-ottobre 2017), p. 31</edition>
                <extref href="https://www.rotaryrimini.org/wp-content/uploads/2017/11/Ariminum-Settembre-Ottobre-2017.pdf">
                    <date type="accesso">19/05/2022</date>
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                <persname role="autore">Barducci Luca</persname>
                <title>Leopoldo Tosi il grande innovatore</title>
            </bibref>
            <bibref>
                <edition>ZoneModa Journal, v. 8, n. 1, p. 199-203,</edition>
                <extref href="https://zmj.unibo.it/article/view/8232/8227">
                    <date type="accesso">19/05/2022</date>
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                <imprint>
                    <date>2018</date>
                </imprint>
                <persname role="autore">Cristina Ravara Montebelli</persname>
                <title>La moda in villa. Moda e fashion a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli nelle carte inedite del Fondo Palloni</title>
            </bibref>
            <bibref>
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                    <date type="accesso">19/05/2022</date>https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/la-torre-tra-ottocento-e-novecento-dallalbum-di-famiglia-dei-tosibriolini/RAV0521206?tabDoc=tabcata
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                <imprint>
                    <date>1988</date>
                    <publisher>Pazzini</publisher>
                </imprint>
                <persname role="curatore">Comune di S. Mauro Pascoli. Assessorato alla cultura</persname>
                <title>La Torre tra ottocento e novecento dall'album di famiglia dei Tosi-Briolini</title>
            </bibref>
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                    <date type="accesso">06/06/2022</date>http://id.sbn.it/bid/CUB0564191
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                <imprint>
                    <date>1911</date>
                    <geogname>Rimini</geogname>
                    <publisher>Tip. Artigianelli</publisher>
                </imprint>
                <persname role="autore">A. Rota</persname>
                <title>Monografia di un podere della Fattoria Torlonia</title>
            </bibref>
            <p>Mostre:
- <em>La torre tra Ottocento e Novecento: dall'album di famiglia dei Tosi- Briolini</em>, Galleria San Sebastiano (San Mauro Pascoli). La mostra e il catalogo sono stati realizzati dall'Assessorato alla cultura e dalla Biblioteca Comunale di San Mauro Pascoli, con il finanziamento della Cassa Rurale e Artigiana di Savignano sul Rubicone, dicembre 1987 - gennaio 1988.
- <em>Il Principe a San Mauro. Le carte inedite dei Torlonia</em>, Museo Casa Pascoli (San Mauro Pascoli), Museo Casa Pascoli, 18 dicembre 2016 - 31 dicembre 2017.
- <em>L'ingegnere alla Torre. L'opera di Leopoldo Tosi (1847-1917) tra imprenditoria agricola ed innovazione tecnologica</em>, Villa Torlonia - Parco Poesia Pascoli (San Mauro Pascoli), Museo Casa Pascoli, 18 novembre 2017.
- <em>Frammenti di eternit&agrave;. La moda alla Torre nelle fotografie inedite di fine Ottocento</em>. Mostra fotografica, Museo Casa Pascoli, ottobre-dicembre 2019.</p>
        </bibliography>
        <relatedmaterial encodinganalog="ISAD 5 - 3 related units of description">
            <p>Il fondo fotografico &egrave; strettamente collegato alla documentazione afferente all' <a href="http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS01219-0000001">Archivio dell'Amministrazione Torlonia in Romagna</a></p>
        </relatedmaterial>
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