Gli archivi in Emilia-Romagna
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<physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
<extent>101</extent>
<genreform>unità documentarie</genreform>
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<unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">1493 - 001.004</unitid>
<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Manifesti e locandine
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19620101-20191231">1962 - 2019</unitdate>
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<p>I manifesti e le locandine sono giunti in archivio perlopiù arrotolati, e in alcuni casi piegati.
L'attività di riordino e descrizione inventariale della raccolta si è svolta come di seguito:
- assegnazione a ciascun manifesto di un numero identificativo progressivo, riportato a matita sul verso dell'unità; in caso di più copie questo è seguito dal numero dell'esemplare;
- descrizione di ogni singola unità documentaria, riportando il titolo dello spettacolo nell'area della <em>Denominazione</em> e le altre informazioni - qualora presenti - in <em>Ambiti e contenuto</em> (luogo, data, regia, grafica, etc.); indicazione della consistenza ossia del numero di copie dello stesso manifesto; indicazione delle dimensioni, espresse in cm indicando altezza per larghezza;
- condizionamento in cartelle a camicia semplice dei manifesti, stesi e non più piegati; le copie dello stesso esemplare sono state collocate nella stessa unità di conservazione;
- sistemazione in apposite cassettiere, situate nei locali di Palazzo Marescotti, delle cartelle contenenti i manifesti, secondo l’ordinamento progressivo dei numeri identificativi di ogni esemplare riportati a lapis sul margine inferiore di ciascuna camicia.
- La sequenza della descrizione inventariale non rispecchia la collocazione fisica dei materiali bensì rispetta il criterio archivistico dell'ordine cronologico.</p>
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<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>La serie comprende la raccolta di manifesti e locandine di film e spettacoli con Milva come protagonista, conservata dall'artista accanto agli altri materiali promozionali già descritti in questo inventario, rispetto ai quali la presente partizione conserva un piccolo nucleo di unità documentarie particolarmente significative proprio per l'esiguità numerica, ma anche e soprattutto per le tappe della carriera artistica di Milva che rappresentano.
A partire dal manifesto del film "La bellezza di Ippolita" del 1962 e soprattutto da quello dello spettacolo al Piccolo di Milano "Bertolt Brecht - poesie e canzoni" (1965), anticipatore di un lungo e straordinario percorso che la vede diventare l'interprete brechtiana per eccellenza in Italia, passando per quello del disco "Milva e dintorni" (1982) nato dalla collaborazione con Franco Battiato, e ancora la locandina di "La vera storia" per il Theatre National Opera di Parigi (1985), fino al tango di Astor Piazzolla, a "Milva canta Thanos Mikroutsikos" (1998) e ancora "La Variante di Lüneburg" (2007), ogni unità introduce e rinvia ad autori, musicisti e registi con i quali Milva si è misurata restituendo sul palcoscenico la sua "poesia del teatro" (1).
Note:
1) <em>Giorgio Strehler. L'arte di fare teatro fra intuizione e ragione</em>, testi di Alberto Bentoglio, Marco Blaser e Claudio Magris, introduzione di Rita Levi Montalcini, in di <a href="https://www.bps-suisse.ch/pdf/media_l_arte_fare_teatro_fra_intuizione_ragione_1.pdf">https://www.bps-suisse.ch/pdf/media_l_arte_fare_teatro_fra_intuizione_ragione_1.pdf </a> (consultato il 15 giugno 2023)</p>
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