Nel settembre del 2009 il musicista Andrea Centazzo (Udine 1948-) ha donato alla Biblioteca delle Arti oltre 600 volumi e audiovisivi di soggetto musicale provenienti dalla sua collezione personale. Gran parte dei volumi, dedicati in particolare al jazz e in generale alla vita musicale del Novecento, è stata integrata nelle sezioni tematiche della Biblioteca, una parte è invece andata a costituire un fondo specifico, dedicato alle percussioni (organologia, tecnica, repertorio), non incluso in questa descrizione archivistica. A partire dal 2012, la donazione si è arricchita di unampia ed esclusiva documentazione dellopera e della poliedrica attività di Centazzo come compositore, musicista, musicologo, produttore discografico, artista e videoartista. La documentazione è stata catalogata nel Polo bibliotecario di Bologna e successivamente è stata descritta a livello di serie per completare le modalità di accesso e restituire del fondo una visione unitaria. Il complesso descritto comprende partiture originali, registrazioni sonore, filmati, testi, opere pittoriche, fotografie, rassegne stampa, programmi di sala, locandine, manifesti, materiale promozionale, scritti critici e costituisce la raccolta di testimonianze più ricca e completa disponibile sullartista. Dato lampio spettro delle collaborazioni artistiche di Centazzo nellambito del jazz e più in generale della musica improvvisata, linteresse della documentazione si allarga ad abbracciare una parte significativa della scena musicale italiana e internazionale a partire dai primi anni 70. Larchivio continua ad arricchirsi di documenti periodicamente forniti dall'artista. Il fondo è suddiviso in 2 raggruppamenti principali che distinguono la documentazione su Centazzo e di Centazzo; l'ulteriore articolazione in 16 sezioni complessive è legata alla tipologia del supporto fisico e, in subordine alla tipologia di contenuto. Gran parte dellordinamento è stato originariamente istituito dallo stesso Centazzo; in altri casi è intervenuto il curatore del fondo, dott. Gianmario Merizzi. Il materiale è consultabile negli orari di apertura della Biblioteca, previo appuntamento da concordare via email con il curatore. E' escluso il prestito. La riproduzione, ove consentita dalla legge, è soggetta ad autorizzazione da parte della biblioteca o del donatore. Resta esclusa dalla consultazione al momento la documentazione amministrativa che rimane riservata a tempo indeterminato.