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Archivio Bice Ligabue     1916 - 1981

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consistenza
  • 71 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.) 
descrizione
  • L'archivio di Bice, all'anagrafe Beatrice, Ligabue si compone di documentazione di natura privata e carte relative al suo attivismo politico all'interno del Partito comunista italiano. Il nucleo centrale di questo piccolo fondo è rappresentato dalle carte che interessano la figura di Anna - "Annetta" per Bice - l'amatissima sorella che muore nel 1918 dopo la detenzione trascorsa a Firenze nel 1917: una piccola raccolta di documenti tenuti separati dal resto dalla stessa Ligabue, quasi a formare uno "scrigno della memoria" personale. Si tratta delle lettere ricevute dal carcere, di una copia del giornale in cui è pubblicato il suo necrologio e di un quaderno con poche pagine di appunti manoscritti con ricordi d'infanzia e della prima giovinezza dove Bice Ligabue parla con affetto, tenerezza e grande verità della sorella e della sofferenza provata per la sua perdita. Ma quel lutto è anche l'inizio di una nuova vita per lei: "Un giorno mi presentai al PSI [...] e chiesi l'iscrizione. Perché feci questo? Lo feci solo in memoria di Annetta, per Annetta. Da quel giorno cercai gli amici di Annetta, i giornali di Annetta e i libri di Annetta. Tutto mi interessava, a poco a poco da sola incominciavo a capire certi problemi [...] camminavo con interessamento verso la causa socialista [...] padrona del mio capire". La perdita della sorella dunque spinge Bice a prendere una posizione politica, dapprima nel Partito Socialista poi fondando a Modena nel 1921, insieme ad altri giovanissimi uomini, il primo gruppo comunista e diventandone la segretaria nel 1922: è l'inizio di un lungo percorso che la vede protagonista all'interno del Partito comunista, dell'amministrazione comunale modenese come consigliera e dell'UDI.
    In questa cornice biografica si inseriscono le sue carte (si tratta di 21 fascicoli, 39 unità documentarie e 11 quaderni): la corrispondenza, gli appunti e le memorie del periodo fascista; le tessere di iscrizione al PCI, alla CGIL, all'UDI, all'ANPI, alla Lega nazionale delle cooperative e mutue e all'ANPPIA; gli opuscoli, i volantini di propaganda antifascista, i ritagli di articoli di giornale; le relazioni di argomento politico, i resoconti del viaggio del 1962 in Unione Sovietica, i materiali preparatori di convegni e iniziative, e la rassegna stampa.
    Il fondo fa parte del patrimonio archivistico del Partito Democratico della Sinistra - Federazione di Modena che ne è proprietario e responsabile; tale patrimonio dal 1998 è conservato dall'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Modena. A seguito di una convenzione stipulata successivamente con l'Istituto, il Centro Documentazione Donna di Modena è diventato a sua volta soggetto conservatore delle carte di Bice Ligabue, impegnandosi a custodire, gestire e valorizzare questo archivio.
    L'archivio di Bice Ligabue è menzionato nella relazione a cura dell'Istituto Gramsci di Modena dedicata all"Archivio storico della Federazione modenese del Partito Democratico della Sinistra (Modena, dicembre 1993)" ed è citato fra i "fondi privati" come costituito "da circa 90 libri [...] mentre per quanto riguarda i documenti personali, il testamento ecc. (di cui non si è grado di fornire dati relativi alla quantità o consistenza) occorre precisare che sono attualmente in possesso dell'UDI, come da nota riportata fra gli allegati al n. 1". Risale dunque al 1993 il momento in cui le carte della Ligabue vengono affidate all'Unione Donne Italiane di Modena per agevolare le ricerche e gli studi che l'associazione stava conducendo sulla sua figura: da allora esse sono sempre rimaste nell'archivio dell'UDI e ne hanno seguito gli spostamenti di sede; allo stesso modo, quando nel 1996 l'archivio UDI è stato depositato presso il Centro Documentazione Donna di Modena, anche il fondo Ligabue è stato preso in consegna dal CDD, che dal 2019 lo custodisce negli appositi spazi adibiti ad archivio della sua sede in Strada Vaciglio n. 6. L'archivio della Federazione modenese del Partito comunista, e dunque anche quello di Bice Ligabue che ne fa parte, è stato dichiarato di notevole interesse storico con atto del Soprintendente archivistico per l'Emilia Romagna in data 29 aprile 1994 (atto n. 8646 a firma della dott.ssa Maria Rosaria Celli-Giorgini). Le carte della Ligabue sono state censite nel 2014 nell'ambito del progetto "Censimento degli archivi femminili nella provincia di Modena" a cura della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna e del Centro documentazione donna di Modena i cui esiti compaiono nel portale SIUSA-Archivi femminili in Emilia-Romagna. L'intervento di riordino e inventariazione è stato realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Archivi (Bando progetti di ricerca, 5 febbraio 2024 - Convenzione del 29 agosto 2024).
conservato presso: Centro documentazione donna    da: 1996

dati aggiornati al 07/03/2025

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aggiornamento a cura di
  • Centro documentazione donna ETS
validazione a cura di
  • Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale