Archivio Famiglia Azzurrini 1169-Sec. XIX seconda metà
espandichiudi
consistenza
163 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
L'archivio residuo della famiglia Azzurrini (fascc. 162, reg. 1), nelle forme in cui è giunto ad aggregarsi all'Archivio Zauli Naldi, si presenta in realtà come un'unica successione non strutturata di documenti membranacei e cartacei di diversa natura e risulta ordinato in base ad una mera successione cronologica con documenti dal 5 aprile 1169 al 1755, oltre ad indici redatti alla fine del XIX secolo. In realtà la documentazione prodotta e raccolta - anche estraendola dagli archivi pubblici ed ecclesiastici faentini - dalla famiglia Azzurrini nel corso della sua plurisecolare attività è stata in vario modo divisa e dispersa: nel 1638 una prima parte venne portata a Roma per volontà papale, ed è oggi nell'Archivio Apostolico Vaticano, nel fondo dell'Archivum Arcis; nel 1765 Camilla Azzurrini Taroni, in qualità di ultima erede, cedette una seconda parte di raccolte membranacee e cartacee al Comune di Faenza (che è il Fondo Azzurrini oggi depositato insieme all'Archivio Comunale presso la Sezione di Archivio di Stato). Pertanto quanto è restato ed è giunto a divenire un archivio aggregato dell'Archivio Zauli Naldi costituisce una limitata frazione del complesso originario, che ricevette verso la fine dell'Ottocento un ordinamento interno alla famiglia, con la compilazione di un indice alfabetico e cronologico dell'unica successione di pergamene, contratti e scritture diverse. Il successivo passo epocale si ebbe nel 1965 quando, a seguito del munifico lascito testamentario del conte Luigi Zauli Naldi (1894-1965), personalità di raffinata cultura che si segnalò - fra l'altro - per essere stato assieme a Gaetano Ballardini uno dei fondatori dell'attuale Museo Internazionale delle Ceramiche, il complesso degli archivi (Naldi, Zauli Naldi e altri aggregati) e delle biblioteche appartenuti alla famiglia Zauli Naldi è pervenuto al Comune di Faenza ed è passato a essere conservato presso la Biblioteca comunale Manfrediana. Anche questo archivio, come tutti quelli oggetto del lascito del 1965, è stato descritto nell'inventario sommario Inventario Archivio Famiglia Zauli Naldi (1141-sec. XX) realizzato nel 2007 a cura di Allegra Paci. Infine negli anni 2021-2022 pure l'Archivio Azzurrini è stato interessato da un intervento di riordino e di inventariazione analitica, che ha portato al recupero della distinta identità e autonomia dei complessi archivistici afferenti i diversi enti produttori, alla ricostituzione dell'ordinamento originario delle serie documentarie e alla loro descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).