L'archivio Bertesi è costituito prevalentemente dalle carte prodotte ed acquisite da Alfredo Bertesi nel corso della sua vita, con l'aggiunta di altri documenti relativi a diversi membri della sua famiglia. Nel fondo trovano testimonianza gli avvenimenti più importanti della sua attività politica e sociale: la presidenza dell'Associazione dei Lavoratori di Carpi, l'elezione a consigliere comunale e provinciale, la costituzione del primo circolo socialista carpigiano e poi la nomina a segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, l'esperienza del carcere, l'adesione al Partito Socialista Riformista e l'ingresso in Parlamento. Ma, trattandosi di un archivio personale, le carte non interessano soltanto i suoi percorsi politici ma afferiscono anche alla sua attività di industriale del truciolo, al lavoro svolto come Direttore di "Luce" (Carpi, 1891) e "Il Secolo", o come Presidente dell'Unione editori giornali quotidiani dell'Alta Italia; e ancora alla fitta rete di relazioni interpersonali trasversali agli ambiti sopracitati. Si tratta di una ricca corrispondenza, di materiali di natura politica, scritti elettorali, appelli a sostegno del Comitato di Azione Civile (1917-1918), minute di articoli, opuscoli e ritagli di giornale, ai quali si affiancano documenti privati, familiari (lettere, fotografie, etc.) e amicali. A titolo esemplificativo, attraverso gli scambi tra Bertesi e Filippo Turati, Leonida Bissolati, Gregorio Agnini, Andrea Costa, Camillo Prampolini, Nicola Badaloni e altri esponenti del socialismo italiano è possibile esplorare il radicamento e gli sviluppi degli ideali socialisti nel modenese e le conseguenze su tale processo delle leggi eccezionali di Crispi. Contemporaneamente, le carte afferenti alla sua attività di segretario del Partito socialista introducono all'indagine del rovesciamento delle urne avvenuto alla Camera il 30 giugno 1899, dell'arresto di Andrea Costa e delle successive deliberazioni del Gruppo parlamentare socialista allora in carica. Oltre alla documentazione di respiro nazionale, il fondo presenta un ricco carteggio utile alla ricostruzione di una storia più propriamente locale: le carte infatti "interessano molti aspetti della Carpi di fine secolo, intenta ad assumere un ruolo di primo piano nell'industria del truciolo e attivamente partecipe allo sviluppo delle prime cooperative di lavoro e di consumo", raccontano della nascita dell'Associazione dei lavoratori, della costituzione del Consorzio di Cavo Cavone e di quello della Bonifica delle terre fra Crostolo e Secchia in destra del Parmigiana Moglia, nonché della Banca popolare e della Cassa di Risparmio di Carpi. Entrato a far parte del patrimonio dell'Istituto storico di Modena nel 1971, depositato dagli eredi e nello specifico dalla signora Francesca Rossi Praudi, il fondo Alfredo Bertesi compare già nella Guida agli archivi dell'Istituto storico della Resistenza di Modena e provincia curata da Pietro Alberghi e Ilva Vaccari nel 1983. Nel 1990 viene riordinato ed inventariato analiticamente da Caterina Liotti, la cui descrizione viene ripresa sommariamente da Letizia Ferri Caselli nel suo Inventario degli archivi dellIstituto storico di Modena (2002). Il più recente intervento conclusosi nel 2023, nel rispetto della storia archivistica, del contesto di conservazione ed uso del fondo, si qualifica come revisione e informatizzazione dell'inventario del 1990, nonché adeguamento agli standard internazionali della descrizione archivistica ISAD(G) e ISAAR(CPF), per il Soggetto produttore. La documentazione risulta articolata nelle seguenti serie: - Corrispondenza (1817 - 1933); - Scritti inediti e a stampa (1844 - 1923); - Documenti (1804 - 1922); - Raccolta fotografica (1913 - 1918); - Miscellanea di documentazione relativa alla famiglia Bertesi post mortem di Alfredo Bertesi (1913 - 1955).