Archivio del Comune appodiato di Longastrino 1806-1812
espandichiudi
consistenza
0,15 metri lineari complessivi
4 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
Longastrino fu sotto il dominio ravennate fino al 1394, quando Ostasio da Polenta lo cedette, con la riviera di Filo, al marchese Nicolò III d'Este che poi lo donò a Teofilo Calcagnini. Con la devoluzione del ducato, Longastrino rientrò tra i possedimenti dello stato pontificio. Con la costituzione della Republica Cisalpina, fece parte del Cantone di Argenta, quindi del Comune di Primaro. Dal 1807 alla restaurazione del governo pontificio fu appodiato di Argenta e tale rimase fino alla riforma Farini (1859-1860). L'archivio è quasi interamente disperso.