Archivio dell'Ente comunale di assistenza di Crevalcore 1937-1978
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altra denominazione
Archivio dell'ECA di Crevalcore
consistenza
7,83 metri lineari complessivi
324 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
L'Archivio dell'Ente comunale di assistenza di Crevalcore comprende 121 registri, 95 fascicoli, 47 bollettari e 41 buste. La documentazione interessa cronologicamente il periodo che va dal 1937 al 1978, coprendo quindi l'intero arco di esistenza dell'Ente. Le serie individuate, a seguito dell'intervento di riordino del 2004, sono le seguenti: "Deliberazioni del Comitato amministrativo (originali) 1960-1978"; "Deliberazioni del Comitato amministrativo (estratti) 1937-1978"; "Carteggio 1937-1978"; "Protocolli generali 1949-1978"; "Protocollo domande di assistenza 1955-1957"; "Elenchi dei poveri 1964-1977"; "Registri degli assistiti 1940-1945"; "Schede degli assistiti 1955-1957"; "Libretti degli assistiti 1963-1970"; "Assistenza agli sfollati, profughi, reduci, ex-internati, partigiani e sinistrati 1943-1955"; "Assistenza a mutilati e invadili civili, ciechi civili, sordomuti 1967-1975"; "Comitato comunale per il soccorso invernale 1939-1963"; "Bilanci preventivi 1943-1978"; "Conti finanziari e consuntivi 1940-1977"; "Mastri 1938-1978"; "Giornali delle entrate e delle uscite 1948-1952"; "Giornali e mastri della contabilità 1957-1962"; "Documenti e mandati di pagamento 1938-1978"; "Ordini di riscossione 1938-1978"; "Servizio di cassa 1946-1978"; "Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario 1958-1977". In fase di ricognizione è stato individuato, riordinato e descritto separatamente un esiguo nucleo di documentazione riconducibile alla Congregazione di carità di Crevalcore, conservata e condizionata nelle stesse buste dellECA. L'Ente Comunale di Assistenza di Crevalcore prende in consegna gli atti, l'ufficio congregazionale, il patrimonio, le attività, le attrezzature, nonché l'amministrazione provvisoria delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dalla Congregazione di Carità di Crevalcore il 1 luglio 1937, come risulta dal verbale conservato nell'archivio dell'Ente stesso. Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza di proprietà di altre istituzioni di cui assume l'amministrazione provvisoria sono le seguenti: il Legato Barberini per la gestione dell'ospedale di S. Maria dei Poveri in Crevalcore; il Legato Ricovero per la gestione di Ricovero per vecchi inabili al lavoro in Crevalcore; il Legato Paltrinieri Colombo per la gestione di un Asilo Infantile nella frazione di Palata Pepoli; lasciti dotali diversi; Legato Bortoletti a favore dell'Asilo Infantile del capoluogo; Legati elemosinieri Golinelli e Lardi Guanelli; Legato Molinari per medicinali ai poveri. Attualmente nellarchivio dellECA non è presente documentazione relativa all'amministrazione di queste istituzioni: per effetto dell'art. 8 della legge 847/1937, avendo esse un fine diverso dall'assistenza generica e temporanea, furono decentrate e dotate di un'amministrazione autonoma. Un'ulteriore conferma di ciò è data quando tra il 1955 e il 1956, la sede dell'ECA dall'Ente di Ricovero, dove aveva avuto il suo ufficio sino a quel momento, si trasferisce nella sede municipale. Dal carteggio tra il presidente dell'Ente di Ricovero, il presidente dell'ECA, il prefetto di Bologna e il sindaco di Crevalcore, emerge che uno dei motivi del trasferimento è che l'Ente di Ricovero non può più ospitare l'ufficio dell'ECA a causa dello spazio e per evitare confusione di pratiche, si rende necessario una separazione tra i due uffici che fanno capo a due amministrazioni diverse. All'interno dell'ECA è istituito il Comitato comunale per il soccorso invernale, la cui attività è istituzionalizzata in base a disposizioni della Prefettura di Bologna in data 25 novembre 1953, con cui detti comitati sono istituiti presso gli Enti Comunali di Assistenza con il compito di "predisporre, organizzare, promuovere, incrementare la raccolta dei fondi e delle offerte in genere; preparare e ordinare, secondo le esigenze, le tradizioni, le possibilità locali, i piani di "soccorso invernale" adeguati al numero degli assistibili; curarne e seguirne la tempestiva e pratica applicazione nell'ambito delle assegnazioni dei fondi, osservando le disposizioni che verranno impartite in materia". Il soccorso invernale, pensato per una realtà ancora prettamente agricola, portava assistenza a quel numero di lavoratori, soprattutto agricoltori, braccianti e contadini che nei mesi invernali vedevano aggravarsi le loro condizioni economiche, già peraltro precarie, per il fatto di non ricevere alcun reddito. LECA di Crevalcore si è sempre dichiarato privo di un proprio patrimonio, come emerge dagli atti conservati nel suo archivio, e ha esercitato le sue funzioni attraverso i contributi provenienti dal Comune e dalla Prefettura, a cui è sostituita la Regione a partire dal 1972.