La documentazione (336 fascicoli condizionati in 32 buste) testimonia l'attività politica di Massimo Gorla nel Partito Socialista Italiano, nel Partito Comunista Italiano, nei Gruppi Comunisti Rivoluzionari (GCR), in Avanguardia Operaia, in Democrazia Proletaria, nell'Associazione per la Pace, nella Convenzione per l'alternativa. Comprende inoltre: documenti congressuali di vari partiti, documenti del mondo sindacale, dei CUB; del movimento studentesco, di Lotta Continua, di Potere Operaio, di collettivi operai, di circoli, dello PdUP, documenti del movimento operaio internazionale. Sono presenti infine manoscritti, lettere ai compagni, carteggi, dispense e materiali per la scuola quadri, un libro inedito, in parte manoscritto di Gorla, fotocopie di articoli di giornale, documentazione relativa all'attività parlamentare di Massimo Gorla (Atti parlamentari, commissione d'inchiesta, documentazione sul viaggio della delegazione parlamentare in Nicaragua). Il complesso è stato raccolto dalla compagna di Massimo Gorla, Joan Haim. Dopo la morte di Gorla, Joan ha incaricato Viviana Salvi di sistemare e ordinare centinaia di documenti, riviste, libri, lettere, rinvenuti nella sua abitazione. Viviana Salvi, dopo aver passato in rassegna il materiale alla ricerca di testi in qualche modo direttamente riconducibili a Gorla, ne ha selezionato alcune decine che ha schedato, raccogliendoli in due buste, attualmente numerate 30 e 31, mentre la maggior parte dei documenti non è stata ordinata. Gli scatoloni contenenti tutto il materiale rinvenuto sono stati depositati nel 2006 al Centro studi Movimenti; il fondo è stato quindi descritto tra l'aprile 2011 e il dicembre 2015. Si segnala che il fondo comprende anche libri, video e audiocassette catalogati a parte.