Archivio di Memorie Patrie di Correggio 1320-sec. XX
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consistenza
32 metri lineari complessivi
201 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
Il complesso si costituì per precisa intenzione delle autorità locali di Correggio, che nel 1831 incaricarono Quirino Rossi di implementare il cosiddetto Archivio Archeologico (poi Archivio Patrio, poi Archivio delle Memorie Patrie, che si stava allora formando sulla base dell'accorpamento di precedenti estrapolazioni dai Pubblici Archivi), prelevando documenti dall'archivio comunale e probabilmente anche dal notarile. Nel 1857 fu nominata una Commissione incaricata della sua conservazione e custodia e nel 1878 fu inventariato; nell'ultimo ventennio dell'800 furono intraprese poi azioni per recuperare dai privati documenti usciti dagli Archivi pubblici. L'Archivio delle memorie patrie, collocato dapprima in Municipio, fu trasferito nel 1871 nell'ex Convento di S. Francesco a fianco della Biblioteca di cui condivise spesso risorse umane ed economiche e nel 1925-26 presso il Palazzo dei Principi, ormai in stato di disordine e abbandono, poiché dopo la morte di Don Marchi (1891) non fu più custodito con continuità. Il complesso fu riordinato da Riccardo Finzi negli Anni Trenta del secolo scorso.
- Alberto Ghidini, Elenco di consistenza [Comune di Correggio]. Elenco di consistenza
["Dattiloscritto (data presunta: 197-; relativo a: documentazione fino al 1952)"]
dati aggiornati al 31/08/2021
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aggiornamento a cura di
Istituzione Servizi educativi, scolastici, culturali e sportivi del Comune di Correggio
validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale