Il fondo Antonio Baldini (buste 60, volume 1, registri 3, fascicoli 1585, album 5, cartelle 2) documenta principalmente lattività e gli interessi del suo produttore attraverso i suoi materiali librari e documentari. Sostanzialmente vi si riconoscono due grandi aree distinte: le diverse serie di carteggio variamente organizzato e diviso - denominate dei Manoscritti nella già Prima donazione e dellEpistolario nella già Seconda donazione -, che danno conto della vastissima rete di rapporti intellettuali, personali e amicali intessuti da Baldini nel corso della sua attività; e i vari nuclei di bozze, manoscritti, dattiloscritti, appunti, ritagli di stampa in cui si ripercorrono gli interessi e la copiosa produzione di Baldini come narratore, giornalista e critico letterario. La particolare consistenza dei ritagli di stampa documenta efficacemente anche lattività di Baldini come pubblicista e come critico e studioso di letteratura. Tuttavia il complesso documentario ha avuto una genesi e uno sviluppo ben più complesso: se pure la maggior parte della documentazione data dalla fine del XIX secolo alla seconda metà del XX secolo, sovrapponendosi alla vita e all'attività di Baldini, in esso è confluita sia documentazione molto più antica, rappresentante la parte residua del vero e proprio archivio familiare dei Baldini di Santarcangelo dal XVI secolo, giunto ad Antonio Baldini per via ereditaria, sia successiva alla morte di Baldini, in quanto i suoi eredi, in particolare la figlia Barberina, hanno di fatto continuato a produrre una vera e propria raccolta di altri documenti - parte in originale, parte in copia - relativa alla vita e all'attività di Antonio, intervenendo quindi sull'ordinamento del materiale in funzione dell'attività degli studiosi che, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, hanno avviato le loro ricerche sulla figura e l'opera baldiniana. Le carte prodotte e raccolte da Antonio Baldini nel corso della sua attività intellettuale sono state conservate e ordinate dallo stesso produttore presso le sue diverse residenze a Roma fino alla sua morte, sopraggiunta il 6 novembre 1962. Dopo di ciò la proprietà e la disponibilità di questo patrimonio è passata agli eredi, e in particolare alla figlia Barberina Baldini, che venne alla determinazione di trasferire il patrimonio librario e documentario del padre alla Biblioteca Comunale di Santarcangelo di Romagna, città avita della famiglia Baldini. Furono effettuate due distinte donazioni, fra loro distanti nel tempo, la prima nel 1972, la seconda nel 2006: questo ha fatto sì che il complesso archivistico, soprattutto nella sua seconda sezione, abbia ricevuto parziali riorganizzazioni interne compiute dagli stessi eredi al fine di agevolare il lavoro dei ricercatori, e che le due distinte tranches in cui larchivio è rimasto a lungo diviso siano venute a contenere serie di documentazioni del tutto affini ma separate in maniera non più reversibile. La prima consegna fu appunto formalizzata nel 1972: linventario redatto allora a cura di Agostino Vignali identificava 9.814 unità, costituite in gran parte da libri, ma comprendente anche pacchi di materiali documentari di natura eterogenea come appunti scritti, dattiloscritti, bozze, ritagli di stampa, fotocopie e fotografie. Questa documentazione, cui si sono aggiunti anche altri materiali ritrovati allinterno dei libri, ha costituito la parte del fondo indicata fino a oggi come Prima donazione. Nel 1974 essa fu traslocata dalla sede della Biblioteca presso il Palazzo comunale santarcangiolese a una sede propria: qui, tra 1977 e 1978, fu realizzata la catalogazione del fondo librario, mentre lesame dei pacchi e delle buste di documenti iniziò nel 1979, anche con fondi della Regione Emilia-Romagna, per un lavoro di schedatura concluso nel 1981. A questa prima donazione si aggiunsero il 31 ottobre 1983 i manoscritti e le bozze verosimilmente pervenuti a Baldini per il suo ruolo direttivo e redazionale presso La Nuova Antologia, consegnate alla Biblioteca comunale santarcangiolese da Augusto Campana come esecutore di una distinta donazione disposta da Barberina Baldini e dalla figlia Laura Ceradini. A questepoca risale il primo sintetico profilo sul fondo archivistico di Baldini, per opera di: Silvano Beretta, La sistemazione del fondo Antonio Baldini nella biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna, Studi Romagnoli, XXXIV (1983), pp. 393-402. La seconda donazione risale invece al 2006, con i materiali nuovamente donati da Barberina Baldini e da Laura Ceradini e consegnati direttamente alla nuova sede della Biblioteca comunale santarcangiolese, dove fu effettuata una serie di interventi di ricognizione e di schedatura preliminare, grazie allopera in particolare di Lisetta Bernardi. Nel 2022 infine larchivio di Antonio Baldini è stato interessato da un intervento di riordino e di inventariazione analitica di tutta la documentazione (in cui, preservata lidentità delle serie, quelle provenienti dalle due distinte donazioni sono state ricondotte a unità in una sola plausibile struttura archivistica), con la sua descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
- Lisetta Bernardi (Biblioteca comunale Antonio Baldini), Inventario di consistenza della seconda donazione eredi Baldini, 2004. Elenco di consistenza
[Dattiloscritto]
- Biblioteca comunale Antonio Baldini, L'archivio Antonio Baldini, 1972. Inventario
[Dattiloscritto a schede mobili]
dati aggiornati al 30/04/2023
espandichiudi
aggiornamento a cura di
Biblioteca comunale Antonio Baldini di Santarcangelo di Romagna
verifica a cura di
Ufficio Cultura della Provincia di Rimini
validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale