Ti trovi in:
Archivi ER > BIM - Imola
> Biblioteca Armando Gentilucci del Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti
Biblioteca Armando Gentilucci del Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti
descrizione
espandichiudi
nota storica
La Biblioteca del Conservatorio di musica di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti, intitolata al compositore leccese Armando Gentilucci (del. n. 21395/302, Giunta comunale, 24.10.2012) che diresse l'istituto musicale dal 1969 al 1989, è un'infrastruttura della ricerca e della produzione artistica dell'area musicologica dell'Alta Formazione Musicale. Come tale rientra nella tipologia funzionale delle realtà bibliotecarie specializzate, che raccolgono, catalogano, conservano e mettono a disposizione fonti musicali, materiali di interesse musicale quali libri (letteratura scientifica, monografica e periodica, con copertura internazionale) e trattati, spartiti, partiture a stampa e manoscritte, nastri, dischi, video, libretti d'opera e testi per musica, materiali epistolari e documentali pertinenti alla storia di musicisti e istituzioni musicali, strumenti di ricerca e di reference bibliografico, attrezzature e spazi preposti alla fruizione. Essa deriva dallo sviluppo organico di un nucleo organizzativo concepito nella seconda metà degli anni Settanta del Novecento in esplicita discontinuità con i giacimenti musicali a stampa e manoscritti in uso presso le ottocentesche Civiche Scuole Musicali, intitolate dal 1926 al musicista reggiano Achille Peri. La concezione del nuovo servizio, con una dotazione di 676 nuovi titoli registrati nell'anno 1975, si inquadra nel processo di ridefinizione istituzionale della Scuola, iniziato nel 1971 col pareggiamento ai Conservatori di Stato (reg. gen. dell'Istituto Musicale Pareggiato Achille Peri, del. n. 22725/1850 del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, 30.11.1978 e disciplina del servizio di Biblioteca, Titolo III, art. 7-12, del reg. interno). Negli anni Settanta la Biblioteca, da supporto alle iniziative diffuse nei teatri, nelle scuole e nelle fabbriche, divenne soggetto preposto alla documentazione dei linguaggi della musica contemporanea e il suo catalogo musicale iniziò a caratterizzarsi per l'attestazione, in via pressoché unica in Italia, di fonti primarie, rappresentative del pluralismo di tendenze del secondo Novecento, specialmente di area europea, inquadrabili nella categoria più vasta ed eterogenea delle Nuove Musiche. Integrazioni successive confluiranno nel patrimonio per lascito o donazione di imponenti collezioni e archivi di personalità del mondo della cultura musicale, come quello di Armando Gentilucci (1939-1989), del compositore milanese Vittorio Gelmetti (1926-1992) e in tempi più recenti del compositore milanese Paolo Castaldi (1930-2021), della flautista bolognese Annamaria Morini (1950-2016), del compositore di Sustinente (MN) Adriano Guarnieri (1947) e del compositore e direttore d'orchestra maceratese Carlo Boccadoro (1963). Il processo di informatizzazione della Biblioteca si è avviato nel 1998 con l'ingresso nel Sistema Bibliotecario Nazionale ed è stato promosso e sostenuto con l'istituzione e la guida di un Polo SBN reggiano di Biblioteche Specialistiche, oltre che con l'impegno in gruppi di studio istituiti da ICCU per lo sviluppo parallelo di strumenti normativi per la catalogazione partecipata del materiale musicale, implicata all'evoluzione del Sistema. Parallelamente, sotto il profilo giuridico si sono susseguiti vari passaggi istituzionali che hanno portato alla situazione attuale: tra il 2006 e il 2007 gli istituti musicali pareggiati di Reggio nell'Emilia e Castelnovo ne' Monti sono confluiti nell'Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti Achille Peri e Claudio Merulo, di cui la Biblioteca Armando Gentilucci è una delle strutture di sostegno dell'organizzazione della didattica, della produzione e della ricerca. Come tale essa è stata recepita anche nella più recente trasformazione da Istituto Superiore di Studi musicali a Conservatorio di Musica - Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti, con decorrenza dal 1 gennaio 2023. Dalla fine del 2009 l'assetto organizzativo della Biblioteca affida il coordinamento al Docente di bibliografia e biblioteconomia musicale e l'esternalizzazione dei servizi di catalogazione e gestione a personale bibliotecario e archivistico con competenze specialistiche adeguate alla ricchezza (86.990 unità inventariali al 26.06.2023) e alla visibilità (82.309 documenti attestati nel catalogo collettivo SBN) dei patrimoni custoditi. All'incremento patrimoniale, potenziato negli ultimi vent'anni dalla confluenza di fondi e archivi personali (quaranta allo stato attuale), corrisponde un impegno assiduo nelle attività di inventariazione e catalogazione. Tra questi, molti dei quali comprendono serie documentali di natura archivistica, oltre ai già citati, spicca per consistenza, ampiezza e valore culturale il Fondo del musicologo milanese Rubens Tedeschi (1914-2015). Non meno importanti per la ricostruzione della storia musicale locale sono i Fondi dell'organista, direttore d'orchestra e didatta reggiano Alfredo Mamoli (1901-1980), del compositore e didatta di Campagnola Emilia Marino Marani (1883-1991), del compositore e didatta reggiano Dante Lari (1876-1937), del compositore reggiano Germano Codazzi (1862-1927), del compositore di Stiolo di San Martino in Rio Giovanni Magnanini (1841-1901), del chitarrista reggiano Eber Romani (1917-1998). Una sezione speciale della Biblioteca è dedicata all'Archivio etnomusicologico Giorgio Vezzani Il Cantastorie. Archivio di natura professionale, di interesse demoetnoantropologico, sedimento della documentazione raccolta e prodotta attorno alla redazione della rivista il Cantastorie, il fondo del ricercatore e studioso reggiano Giorgio Vezzani (1937-2022) condivide il carattere ibrido tipico degli archivi contemporanei conservando molteplici tipologie di materiale documentario: a salvaguardia dell'unitarietà e della specificità dei contenuti, al Fondo Vezzani sono riservati spazi e un portale dedicati. A integrazione di questo fondo continuano a pervenire in dono risorse attinenti per materia, via via catalogate come raccolte aggregate. I fondi archivistici e documentali conservati nella Biblioteca Gentilucci sono consultabili, su appuntamento, per finalità di studio e di ricerca; fanno eccezione i fondi o le sezioni in corso di ordinamento, inventariazione o catalogazione. Per ulteriori informazioni sulle modalità di consultazione e i servizi all'utenza si rimanda al sito della Biblioteca.
Le informazioni sono in corso di aggiornamento. Si invitano gli utenti a rivolgersi ai recapiti del Conservatore (indicati nella colonna di sinistra) per verificare puntualmente le condizioni di accesso, le modalità di consultazione e i servizi erogati.