Archivi ER

Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

Gli archivi in Emilia-Romagna


Conservatore

Comune di Finale Emilia
Piazza G. Verdi 1

41034 Finale Emilia (MODENA)

tel: 0535788111
(Centralino)
053591007
(Biblioteca comunale)
fax: 0535788130

scrivi (Responsabile settore Pubblica Istruzione, Cultura e Servizi sociali)
sito web
sito web

responsabile: Antonietta Furini scrivi

Affidamento funzioni di fruizione a Biblioteca comunale

Accedi a CAStER

 
Ti trovi in: Archivi ER > BIM - Imola > Comune di Finale Emilia

Comune di Finale Emilia

descrizione

espandi chiudi
nota storica
  • L'archivio della comunità di Finale Emilia, da sempre conservato presso la sede comunale, è stato oggetto, nel corso dei secoli, di numerosi spostamenti e manomissioni, che ne hanno compromesso in più parti l'assetto originario e comportato diverse perdite documentarie.
    In occasione dell'intervento di sistemazione e ordinamento impostato da Cesare Frassoni (1712-1801), terminato nel 1760, l'intero complesso documentario fu sottoposto a una massiccia riorganizzazione secondo un sistema classificatorio alfanumerico appositamente elaborato, utilizzando sostanzialmente il criterio dell'ordinamento per materie. Intorno alla metà del XIX secolo l'archivio fu sottoposto ad un intervento di condizionatura entro buste di cartone denominate "casse" numerate secondo una numerazione progressiva da 1 a 287. Il sistema "frassoniano" fu continuato, con opportuni adattamenti fino all'anno 1847: gli atti furono archiviati secondo un sistema di protocollo titolario desunto da quello in vigore durante la dominazione francese nel dipartimento del Panaro (dai primi anni dell'Ottocento fino oltre il 1814).
    Alla fine degli anni '30 del Novecento si procedette alla ricondizionatura del carteggio dall'anno 1848 fino al 1922 in cassette di grosse dimensioni di cartone piuttosto consistente: in effetti l'archivio finalese subì tra il 1900 e il 1940 diversi scarti non autorizzati e varie movimentazioni che comportarono evidentemente il riutilizzo di contenitori svuotati. In particolare la documentazione contabile, gli atti del consuntivo anteriori al 1922 e diversi registri contabili furono tutti eliminati. L'eliminazione dei documenti fu effettuata a più riprese: durante la prima guerra mondiale, nel 1928 e nel 1931, particolarmente cospicua. Nel 1944 l'«archivio antico» fu trasportato in una sala della torre del castello per sottrarlo ai pericoli di bombardamenti e nel 1946 venne ritrasferito in un solaio del palazzo comunale, dove fu fatto oggetto di nuove eliminazioni. Mancano infatti i registri delle deliberazioni consiliari dal 1803 al 1861, con l'eccezione di due registri di deliberazioni (1856-1857 e 1867-1877) e un indice (1857-1876), i registri di Stato civile e di popolazione dell'epoca napoleonica (esiste solo un registro dei Nati del 1807 e un indice dei Nati 1806-1823)) e gli atti contabili anteriori al 1921.
    Tra il 1962 e il 1979 fu effettuato l'ordinamento dell'archivio storico e di deposito con interventi a cura di Nello Rondelli: l'archivio storico infatti presentava documentazione completamente disordinato ad opera di ignoti negli anni 1943-45, raccolta successivamente dall'archivista comunale in 350 cartelle relative al periodo 1670-1850. Nella Relazione discorsiva allegata alla scheda di rilevamento relativa alla visita effettuata da Paolo Castignoli, dell'Archivio di Stato di Modena, all'archivio comunale di Finale Emilia nel 1972 si auspicava la creazione della "sezione separata" dell'archivio storico e una «decorosa collocazione». Per l'allora archivio di deposito si prospettava l'acquisizione di «nuovi ambienti nella sede del soppresso Ufficio del registro attiguo alla sede municipale». Una complessiva ricognizione degli archivi finalesi fu poi effettuata tra il 1998 e il 2001, affidata alla cooperativa CSR (Centro Studi e Ricerche di Modena). In questi anni, parte dell'archivio storico e dell'archivio di deposito furono trasportati nel palazzo della Ex Pretura, mentre il cosiddetto «archivio antico», trasferito nel frattempo in due sale del primo piano del Palazzo comunale, fu di nuovo spostato tra il 2002 e il 2003 in due stanze, prive di adeguata ventilazione, al piano terra della stessa sede municipale.
    A seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 il Palazzo comunale in Piazza Verdi 1 è stato dichiarato inagibile. Tra 3 e 10 luglio 2012, sotto la supervisione della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna e per opera dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Modena, si è provveduto al recupero innanzitutto della documentazione più antica ivi conservata al piano terreno e precipitata a terra per il collasso delle scaffalature (delibere a partire dal XV secolo, carteggio amministrativo dalla metà del XIX secolo, registri di protocollo dall'inizio del XIX secolo, contratti dal XV secolo, archivi aggregati dal XIV secolo), trasferita a Modena presso un deposito messo a disposizione dall'Archivio generale della Provincia di Modena. Fra 8 e 10 ottobre 2013 è stata poi recuperata e trasportata a Modena anche la restante parte dell'archivio storico del Comune di Finale Emilia (documentazione di XIX-XX secolo appartenente agli uffici: Leva, Tecnico, Ragioneria, Anagrafe e al locale ECA, nonché documentazione dell'archivio di deposito degli anni Sessanta-Novanta ora trascorsi) che si trovava ancora conservata nei locali della Ex Pretura, anch'essa divenuta inagibile.
    Tutta questa documentazione, interessata a lavori complessivi di pulitura, restauro e scarto, nonché di riordino e di inventariazione a conclusione degli interventi promossi dall'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, nel febbraio 2014 è stata riportata a Finale nella sede della nuova Biblioteca Comunale "Giuseppe Pederiali" e dell'archivio comunale intitolato a Cesare Frassoni.

archivi

espandi chiudi

strumenti di ricerca

espandi chiudi

condizioni di accesso

espandi chiudi
Le informazioni sono in corso di aggiornamento. Si invitano gli utenti a rivolgersi ai recapiti del Conservatore (indicati nella colonna di sinistra) per verificare puntualmente le condizioni di accesso, le modalità di consultazione e i servizi erogati.

dati aggiornati al 31/12/2012