Archivio del Museo del Risorgimento di Modena 1866-1988
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consistenza
3 metri lineari complessivi stimati
32 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
L'archivio del Museo del Risorgimento di Modena è costituito dalla documentazione prodotta per la gestione amministrativa e contabile e per l'espletamento dell'attività svolta in qualità di istituto culturale preposto alla conservazione delle "memorie" risorgimentali della città. Il complesso documentario (registri 23, fascicoli 144, buste 3, cassette 13 condizionati in 19 buste e 13 cassette) si è sedimentato a partire dalla fondazione del museo, avvenuta nel 1893 e seguito del più recente intervento di inventariazione analitica è stato organizzato nelle seguenti serie: - Verbali (1893-1901); - Carteggio (1893-1986); - Protocolli (1893-1982, assenti per gli anni 1897-1903); - Documentazione dei direttori (1866-1964, carte personali dei direttori -e del segretario Luigi Picaglia- che si sono succeduti nell'amministrazione del museo); - Giornali di cassa (1907-1965); - Documentazione contabile (1893-1964); - Rassegna di notizie storiche (sec. XX p.m.); - Mostre (1884-1975); - Annuari e documenti di segreteria (1904-1925); - Elenchi dei visitatori (1896-1988); - Inventari (sec. XX p.m.); - Cataloghi e strumenti di corredo delle raccolte (fine sec. XIX - sec. XX s.m.); - "Doni al museo" (1893 - 1984); - Documentazione riguardante eventi contemporanei (1919 - 1952); - Fotografie (fine secolo XIX- prima metà secolo XX); - Miscellanea (sec. XX). Del complesso fanno parte una serie di fondi archivistici e documentari, condizionati in buste nella sezione intitolata "Documenti" nelle raccolte del Museo. I cosiddetti "Documenti" erano stati costituiti ed incrementati in seguito a donazioni, acquisti, depositi e lasciti testamentari pervenuti, nel corso del tempo all'istituto. Le raccolte di "documenti" erano poi state radunate per tipologia di materiali o intitolate al nome del donatore. Tra queste, oltre a poesie, spartiti musicali, libri, opuscoli e manoscritti, si trovano anche diversi nuclei e spezzoni di archivio oggetto di descrizione archivistica, e più precisamente: -"Carte riguardanti le guerre coloniali" (21 gennaio 1887 1942); - Carte riguardanti la guerra (1915-1918; 1898 1941); - "Raccolta Cesare Cesari" (1939 1943); - "Brevetti, congedi, passaporti" (1799 1963); - "Truppe estensi. Guardia civica" (04 dicembre 1811 - maggio 1879); - Volontari garibaldini (29 giugno 1860 1907); - Carte Antonio Morandi (1820 1876); - "Carte Licurgo Zannini - Osoppo" (1844 1973); - Carte Antonio Candrini (1845 1863); - Carte Giuseppe Silingardi (1848 1924); - Carte Gustavo Chiesi (06 febbraio 1887 - 28 ottobre 1936); - Lega nazionale Trieste (15 settembre 1947 1949); - Miscellanea. Si tratta di piccoli fondi archivistici acquisiti a vario titolo dal Museo e di raccolte di carte operate dal Museo stesso nell'intento di collezionare e conservare notizie e testimonianze su argomenti e fatti ritenuti in quel momento di attualità o degni, comunque, di promuovere la memoria di episodi legati al Risorgimento e alla Grande Guerra. In particolare sono da attribuirsi all'operato del Museo le raccolte: - Carte riguardanti le guerre coloniali; - Carte riguardanti la guerra 1915-1918; - Raccolta Cesari, mentre si presentano come piccoli fondi archivistici autonomi gli altri complessi descritti. Sono presenti inoltre ulteriori tre nuclei aggregati, pure descritti: - Archivio del Comitato delle Associazioni cittadine per la celebrazione del cinquantenario della promulgazione dello Statuto del 1848 (1865-1898); - Archivio del Comizio generale dei veterani 1848-1849 - Sezione di Modena (1882-1914); - Archivio della Società superstiti delle patrie battaglie Nicola Fabrizi (1878-1921).
- Federica Collorafi (su incarico di CRC - Centro regionale per il catalogo e la documentazione srl), Archivio del Museo del Risorgimento, 2005. Inventario
[Dattiloscritto, pp 87 (descrive inoltre: archivi aggregati)]
dati aggiornati al 07/03/2023
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aggiornamento a cura di
Museo civico di Modena
validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale