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Conservatore

Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - Sezione di Modena
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responsabile: Adriano Zavatti scrivi

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Archivio della Tipografia Mutilati (Carpi)     1920-1986

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consistenza
  • 1 metri lineari complessivi 
  • 21 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.) 
descrizione
  • La Sezione di Carpi dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra si caratterizzò fin dall’inizio della sua attività per una rilevante attenzione all’avvio e alla gestione di attività economiche che potessero contribuire all’occupazione degli associati. Queste avvenne in particolare attraverso il rilevamento nel 1920 dell’avviata attività dell’azienda tipografica “Giuseppe Rossi” di Carpi. Il 20 giugno 1921 sarà poi acquistato anche un negozio di cartoleria che sarà attivo come “Cartoleria Mutilati” fino al 30 aprile 1932.
    La nuova attività tipografica, denominata Tipografia “Mutilati” di Carpi e insediata fino al 1970 in locali concessi dal Comune di Carpi all’interno del Castello dei Pio, attraverserà fasi altalenanti durante tutto il regime fascista per la serrata concorrenza sulla piazza carpigiana con la Società Tipografica “L’Ardita; l’assegnazione alla Tipografia “Mutilati” dell’appalto per le pubbliche affissioni a partire dal 1938 sarà l’inizio del ristabilimento di più prospere condizioni di attività.
    Ripresasi faticosamente e non senza sacrifici sul piano occupazione negli anni dell’immediato secondo dopoguerra, a partire dagli anni Cinquanta fino ai pieni anni Settanta lo “Stabilimento Editoriale Tipografico Mutilati” sarà tra le tipografie carpigiane più attive, particolarmente al servizio dell’Amministrazione comunale di Carpi per molte sue pubblicazioni.
    Nel corso degli anni Ottanta fu favorita l’istituzione del tutto autonoma da parte dei dipendenti della cooperativa “Nuovagrafica”, cui furono cedute le attrezzatture e concessi i locali in uso per l’avviamento; con delibera del Consiglio d’Amministrazione del 22 marzo 1983 fu deliberata la cessazione dell’attività produttiva, con l’alienazione definitiva dell’azienda e la cessione a titolo gratuito, dato il loro valore storico, dei macchinari più antichi al Comune di Carpi per la loro musealizzazione.
    L’archivio della Tipografia “Mutilati” di Carpi appare chiaramente come il risultato della accumulazione progressiva della documentazione tipica di un archivio d’impresa, quindi - a parte i consueti atti deliberativi di consiglio d’amministrazione - con le serie caratteristiche della gestione economica, del personale e della produzione.
    Non si hanno notizie sulle vicende della documentazione archivistica della Tipografia “Mutilati” di Carpi, a parte la constatazione che essa - caratteristica di un consueto “archivio d’impresa” - si deve essere progressivamente accumulata nel corso del tempo presso le differenti sedi della società (in particolare presso la stamperia di Palazzo dei Pio e poi la sede della “Casa del Mutilato” di Carpi in Via Lama n. 28). È poi evidente che all’atto della cessazione dell’attività decisa in qualità di proprietaria dalla Sezione di Carpi dell’ANMIG nel 1983, la documentazione più antica cui già si riconosceva il pregio di memoria storica, e quella più recente prodotta per la liquidazione dell’attività sono rimaste aggregate alla documentazione della Sezione carpigiana e ne hanno seguito le vicende successive
conservato presso: Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - Sezione di Modena    da: 2010

dati aggiornati al 31/08/2021

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aggiornamento a cura di
  • Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - Sezione di Modena
validazione a cura di
  • Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale