Banca popolare dell'Emilia Romagna (Bper) 1992 - 2015 Banca popolare dell'Emilia 1983 - 1991 Banca popolare di Modena 1950 - 1983 Banca popolare di Modena per l'agricoltura, il commercio e l'industria 1923 - 1950 Banca popolare di Modena 1867 - 1923
descrizione
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nota storica
BPER Banca nacque a Modena nel 1867 con il nome di Banca popolare di Modena allo scopo di consentire l'accesso a operazioni di credito alla classe lavoratrice cittadina, costituita da artigiani, operai, commercianti e professionisti. Per più di un secolo la banca rimase fortemente legata al territorio in cui era nata, espandendosi, tramite l'apertura di filiali, nell'ambito provinciale. Dagli anni Settanta cominciò un lento, ma inarrestabile cammino di apertura prima regionale e successivamente nazionale. Nel 1973 avvenne la prima fusione per incorporazione di un altro istituto di credito, la Banca popolare Cooperativa di Castelfranco Emilia (MO) a cui seguiranno numerose altre incorporazioni: 1975 fusione per incorporazione della Banca popolare agricola commerciale di Fabbrico (RE); 1978, fusione per incorporazione della Banca cooperativa valtarese (PR); 1979, fusione per incorporazione della Banca popolare cooperativa consorziale di Castelnuovo di Sotto (RE) e della Banca popolare cooperativa bedoniese (PR). Nel 1983 dalla fusione fra la Banca popolare di Modena con la Banca cooperativa di Bologna nacque la Banca popolare dell'Emilia. Nel 1987 venne incorporata la Banca popolare di Cavezzo (MO). Nel 1992, a seguito dell'incorporazione della Banca popolare di Cesena (FC), la Banca popolare dell'Emilia mutò ragione sociale diventando Banca popolare dell'Emilia Romagna. Fra il 1993 e il 1994 prese forma il Gruppo BPER e dal 1995 a oggi si susseguirono numerose acquisizioni di altre banche su tutto il territorio italiano. Nel 2016 un nuovo cambio di ragione sociale portò alla trasformazione in società per azioni e alla nascita di BPER Banca S.p.A. (in forma abbreviata BPER Banca). Il patrimonio archivistico di BPER Banca è composto oltre che dal nucleo originario della Banca popolare di Modena e delle sue successive trasformazioni, anche da tutti gli archivi acquisiti a seguito delle fusioni per incorporazione di altri istituti di credito. L'archivio storico di BPER Banca, la cui sede è stata inaugurata a Modena nel 2019, conserva una parte degli archivi aggregati delle banche incorporate, fino all'incorporazione della Banca popolare di Cesena nel 1992. Successivamente, nel rispetto del vincolo che lega gli archivi ai territori in cui sono nati, i patrimoni documentari delle banche acquisite sono rimasti nei luoghi di origine e, di volta in volta, si attuano politiche di mantenimento o di cessione ad istituti culturali locali, in accordo con le Soprintendenze archivistiche statali competenti nelle diverse regioni. Gli archivi acquisiti sono, in numerosi casi, archivi importanti e antichi, spesso originati dall'attività di Monti di pietà e Casse di risparmio, come nel caso della Cassa di risparmio di Ferrara, della Cassa di risparmio dell'Aquila e, dal novembre 2022, delle casse di Genova, Savona, Carrara e della Banca del monte di Lucca, la cui documentazione presenta originariamente natura di bene culturale perché prodotta da un ente pubblico nell'esercizio delle sue funzioni e mantiene questa caratteristica anche dopo l'applicazione della Legge n. 218/1990 Norme che regolano la parziale privatizzazione delle banche come enti di diritto pubblico, che ha comportato la privatizzazione delle casse di risparmio italiane. L'archivio storico di BPER Banca è quindi un archivio composito e complesso, diffuso sull'intero suolo nazionale, ancora in buona parte inesplorato, verosimilmente destinato ad arricchirsi di nuove acquisizioni documentarie. In particolare il nucleo documentario conservato a Modena consta di circa 5.000 unità archivistiche e copre un arco cronologico che va dal XVIII secolo ad oggi. Tra il 2005 e il 2007 il fondo è stato interessato da interventi di censimento, riordino e inventariazione informatizzata e nel 2006 larchivio della Banca popolare dellEmilia (1867-1992) è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per lEmilia Romagna. I lavori di recupero e riordino dell'archivio storico di BPER Banca sono poi ripresi a partire dal 2016, in occasione della celebrazione dei 150 anni della banca, e soprattutto dal 2017 con l'affidamento di un incarico continuativo a tre archiviste professioniste. Nel 2018, a seguito di un accordo tra BPER Banca e la Regione Emilia-Romagna l'inventario, originariamente informatizzato con il supporto dell'applicativo Sesamo 4.1, è stato importato sulla piattaforma regionale di descrizione archivistica allinterno del Sistema informativo IBC Archivi, oggi Archivi ER. Dal 2022 l'archivio storico di BPER Banca è interessato da un progetto di digitalizzazione documentaria in collaborazione col Dipartimento Digital Humanities dell'Università degli studi di Modena e Reggio: i materiali scansionati sono pubblicati sulla Digital library "Lodovico" (http://lodovico.medialibrary.it). In questi ultimi anni molto materiale documentario, afferente sia allarchivio di BPER banca, sia agli archivi aggregati, è stato recuperato, messo in sicurezza e sottoposto a lavori di riordino e inventariazione, ma molto resta ancora da fare e pertanto è bene precisare che larchivio di BPER Banca si configura, ad oggi, come un cantiere aperto. La documentazione inventariata è consultabile presso la sede dellarchivio in Via Danimarca 140 previa prenotazione inviando una mail allindirizzo archiviostorico@bper.it. La fruizione e valorizzazione dellarchivio storico sono affidate a La Galleria BPER Banca, servizio di gestione del patrimonio storico-artistico di proprietà dellistituto bancario.
- Chiara Pulini, Angelica Barberini, Margherita Beggi, Inventario dell'archivio storico di BPER Banca, 2007.
Inventario
[Dattiloscritto, pp. 792]
condizioni di accesso
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