I documenti, le fotografie, il materiale a stampa, gli appunti riguardanti principalmente Emanuel Carnevali e la sua attività letteraria, acquistati dal Comune di Bazzano (BO) nel 2004 dagli eredi di Maria Pia Carnevali, non costituiscono l'archivio personale dello scrittore, bensì una raccolta di materiali eterogenei, di diversa provenienza, formata dalla sorella del poeta a partire dal 1971. A questo insieme di documentazione, aggregato all'Archivio storico comunale di Bazzano, è stata pertanto attribuita la denominazione di "Archivio Maria Pia Carnevali". Il fondo si compone attualmente di 134 unità archivistiche (ossia 94 fascicoli, 8 quaderni, 2 opuscoli, 8 volumi, 22 fotografie) estendentesi cronologicamente dal 1903 al 2002, raccolte all'interno di 11 buste che fungono da meri contenitori. In realtà questo materiale, quando è pervenuto al Comune di Bazzano, si trovava in parte suddiviso in 42 fascicoli, in parte privo di condizionatura. I fascicoli, costituiti da Gabriel Cacho Millet nel febbraio 2004, in vista della cessione del fondo al suddetto ente, risultavano sommariamente descritti dallo stesso Cacho Millet, assieme al materiale non condizionato, in un elenco allegato all'atto di vendita. Si sottolinea che nel fondo non è presente tutto ciò che è stato scritto da Emanuel Carnevali e su Emanuel Carnevali, bensì solo ciò che è pervenuto al Comune di Bazzano di quanto la sorella dello scrittore è riuscita a mettere insieme. A tal proposito va inoltre ricordato che il materiale (corrispondenza ricevuta, dattiloscritti, libri) lasciato da Carnevali presso la pensione "Porta Castello" di Bazzano, dove trascorse l'ultima parte della sua vita prima di essere ricoverato negli istituti di Roma e Bologna, è stato bruciato durante la seconda guerra mondiale dai proprietari dell'albergo, per timore che i tedeschi potessero trovarlo. Nel 2005 il Comune di Bazzano ha deciso di affidare il riordino e l'inventariazione analitica di questo fondo.
- Aurelia Casagrande, Il fondo Maria Pia Carnevali. Raccolta di scritti di e su Emanuel Carnevali (1903-2002), 2006. Inventario
[Dattiloscritto, pp. 118]