Archivio dell'Ufficio notizie per le famiglie dei militari - Sezione di Bologna sec. XX prima metà
espandichiudi
consistenza
15 metri lineari complessivi stimati
126 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
LUfficio notizie per le famiglie dei militari fu creato su iniziativa di un gruppo di nobildonne bolognesi nel Giugno 1915, poco dopo lingresso dellItalia nella I Guerra mondiale, e rimase attivo fino al Luglio 1919, proponendosi di facilitare le comunicazioni sui soldati al fronte tra il Ministero della Guerra e le rispettive famiglie: a tal fine provvedeva a raccogliere e conservare tutte le informazioni riguardanti ogni singolo militare da un lato e tutte le richieste di notizie pervenute dall'altro. L'Ufficio centrale con sede a Bologna, aveva il compito di coordinare e dirigere le strutture 16 Sezioni e varie Sottosezioni dislocate sul territorio - per le notizie relative ai militari di terra, mentre a Roma fu creato un parallelo Ufficio centrale per le notizie sui militari di mare. Oltre agli schedari formati dall'Ufficio centrale, ogni Sezione redigeva a sua volta due schedari, uno con le notizie relative a tutti i militari residenti, l'altro relativo ai militari caduti. Larchivio della Sezione di Bologna comprende: - uno schedario principale composto di circa 74000 schede che riportano le notizie relative ai militari residenti nel bolognese o a quelli ricoverati e ricercati all'interno della Sezione. Le schede, condizionate in 93 buste, sono ordinate alfabeticamente in base al cognome del militare e talora riportano in allegato documentazione eterogenea -lettere, cartoline, documentazione sanitaria, etc. - uno schedario minore relativo ai militari caduti, composto di 14258 schede, condizionate in 27 cartoni, ordinate cronologicamente in base alla data di arrivo della notizia; tre registri, compilati parallelamente allo schedario, permettono la ricerca alfabetica. Il materiale fu consegnato al Museo del Risorgimento negli anni immediatamente successivi alla chiusura della Sezione, dopo la partecipazione alla Mostra nazionale delle opere di assistenza dell'esercito. Si segnala inoltre che presso il Museo si era sedimentato un ulteriore schedario composto dalle schede sui caduti bolognesi, che la Sezione di Bologna trasmise durante il periodo bellico a Cantoni, direttore del Museo. Cantoni stesso alla fine del conflitto provvide a riordinarlo alfabeticamente e ad effettuarne il riscontro con lo schedario ufficiale dei caduti. Tutto il materiale è stato depositato presso l'Archivio storico comunale di Bologna dal Museo del Risorgimento, che nel 2005 ha portato a termine un complessivo intervento di riordino