La Biblioteca Malatestiana, inserita dallUNESCO nel Registro della Mémoire du Monde, venne fondata nella metà del XV secolo presso lantico convento di S. Francesco, su impulso del signore di Cesena, Domenico Malatesta detto Novello, per ampliare il primo nucleo della raccolta dei Frati Minori Conventuali. Il progetto e la realizzazione della Libraria Domini vennero affidati allarchitetto Matteo Nuti da Fano. La gestione congiunta tra Francescani e governo cittadino fece della Malatestiana il primo esempio di biblioteca civica italiana. Tra XVIII e XIX secolo il patrimonio della Biblioteca si ampliò con lacquisizione di altri fondi, come quelli delle comunità religiose soppresse, che vennero così a costituire il primo nucleo della Comunitativa e della futura biblioteca moderna. Nel tempo si sono aggiunti alle collezioni originarie altri importanti nuclei, come la Biblioteca Pïana, collezione personale di papa Pio VII Chiaramonti, dal 1941 proprietà dello Stato Italiano e depositata presso la Malatestiana, nonché donazioni di eminenti personaggi della città, come il medico Maurizio Bufalini, gli studiosi Nazzareno Trovanelli e Vittorio Allocatelli, o limponente raccolta di Alfredo Comandini, ricca di oltre 15.000 volumi e opuscoli, unitamente a diverse centinaia tra stampe, periodici e manoscritti, fotografie e medaglie. Oltre ai fondi librari, la Biblioteca possiede un significativo nucleo di fondi archivistici, carteggi e manoscritti di vario tipo, solo in parte legati alle donazioni librarie. Tra questi si segnalano: la raccolta delle lettere dei caduti cesenati nella Grande Guerra; la raccolta di autografi vociani e lacerbiani; il fondo dellarchitetto Amilcare Zavatti (1869-1939), ricco di progetti, disegni e materiale tecnico su Cesena e sul suo circondario; il fondo prodotto dalla Società delle Miniere Solfuree della Romagna (con carte a partire dal 1801); il fondo Renato Serra (1884-1915), che comprende materiale autografo e lettere, nonché il fondo del Comitato nazionale per l'edizione nazionale degli scritti di Renato Serra; il fondo della famiglia Nori; le carte di Alma Novella Marani (1922-2002), critica letteraria, traduttrice e docente allUniversità di La Plata in Argentina; i manoscritti e il carteggio di Cesare Montalti (1770-1840), poeta e storico locale; larchivio di Antonio Domeniconi (1913-1968); le carte e della famiglia Lelli Mami; il fondo del poeta Cino Pedrelli (1923-2021); le carte del poeta Walter Galli (1921-2002); i libri e le carte del politico Ubaldo Comandini (1869-1925). LArchivio fotografico della Malatestiana conserva materiali depositati fin dal 1921 e annovera i seguenti fondi: 5 fotografi per Cesena, Remo Bacchi, Sandro Becchetti, Gaetano Brasa, Vittorio Calbucci, Augusto Casalboni, Giuseppe Ambrosini, Francesco Dellamore, Fondo caduti (ritratti di militari della Prima Guerra mondiale), Fondo Comandini; Fotoclub Cesena; Fondo Gargano, Ivano Giovannini, Lions Club Cesena, Lelli Mami, Alberico Manuzzi, Paolo Monti, Fondo O.I.R - Ospedale e Istituzioni Riunite, Giuseppe Palmas, Renzo Ravegnani, Alessandro Almerici, Werther Ceccarelli, Romolo Savoia, Giovanni Zaffagnini. I materiali sono catalogati e talora riprodotti digitalmente. La biblioteca conserva inoltre alcuni fondi fotografici e documentari di personaggi legati al cinema italiano (sceneggiatori, costumisti, fotografi) provenienti dal Centro Cinema Città di Cesena, tra cui: Lorenzo Pellizzari, Gian Vittorio Baldi, Antonio Pietrangeli, Vittorio Bonicelli, Annalisa Nasalli Rocca, Corrado Terzi e Antonio Catania. A questultima serie di fondi legati allambito cinematografico si affiancano quelli fotografici di Cesare Biarese, Vittorugo Contino, Divo Cavicchioli, Pierre Todeschini, fondo Mazza Fotofilm Color, fondo Laboratorio Cavalieri oltre alle immagini del Concorso nazionale per fotografi di scena CliCiak. Scatti di Cinema. La documentazione archivistica è consultabile facendo riferimento al Servizio Manoscritti e rari, secondo le modalità pubblicate sul sito della Biblioteca. I dati sono in corso di approfondimento. Per informazioni sul patrimonio posseduto, sui servizi al pubblico e le modalità di consultazione della documentazione si rimanda ai recapiti e al sito della Biblioteca riportati nella presente scheda.
- Andrea Daltri, Alberto Severi, Inventario del Fondo Zavatti, 2001.
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