La Biblioteca comunale Aurelio Saffi è inserita all'interno dello storico Palazzo del Merenda. A Forlì si può cominciare a parlare di biblioteca pubblica solo a partire dal 1840, quando nel Palazzo della Missione (attuale sede della Provincia) fu liberato il primo piano destinato ad ospitare libri e scaffali. Nel 1921, a seguito della costruzione del nuovo ospedale di Forlì, gli Istituti Culturali della Città di Forlì (Biblioteca, Pinacoteca e Musei) furono trasferiti nel vecchio Ospedale progettato nel secolo XVIII dallarchitetto Giuseppe Merenda, ove svolgono attualmente le loro funzioni. Nel 1938 la Biblioteca Comunale fu arricchita dal lascito Piancastelli, che comprende oltre 60.000 pezzi ed innumerevoli libri antichi o rari a tal punto da rasentare lunicità. Imponente la collezione degli autografi (insieme con i documenti relativi, circa 250.000) suddivisi in varie sezioni, da personaggi illustri del XII secolo per giungere ai primi del Novecento. Nel 1946 fu aperta al pubblico la Sezione moderna, erede dellottocentesca Biblioteca popolare. La biblioteca possiede circa 500.000 volumi, di cui 250 incunaboli, 7.000 edizioni del secolo XVI. Conserva inoltre 2.000 manoscritti e i corali provenienti dall'abbazia di San Mercuriale e dal convento di San Domenico (secoli XV-XVII). Il Fondo antico della Biblioteca custodisce circa 10.000 volumi provenienti dagli ordini religiosi e corporazioni soppresse nel periodo successivo all'Unità d'Italia. La Biblioteca rappresenta di fatto la memoria storica della città, custodendo gli antichi Statuti e le Cronache medievali forlivesi, tra cui quelle rinascimentali del Cobelli, di Andrea Bernardi e gli Annales Forolivienses. E' specializzata soprattutto nelle discipline umanistiche, storiche e letterarie e possiede una ricca sezione dedicata alla storia dell'arte. Particolarmente fornita la sezione locale. In particolare, dal punto di vista organizzativo, l'Unità Fondi Antichi, Manoscritti e Piancastelli custodisce il fondo manoscritti, i codici miniati, i libri antichi, la collezione di stampe e disegni, i libri d'arte e i fondi documentari, tra i quali, oltre alle Raccolte Carlo Piancastelli, ricordiamo l'archivio e fondo Antonio Santarelli, archivio Famiglia e Asilo Santarelli, l'archivio fotografico, il fondo Raniero Paulucci, il fondo Maria Teresa Fuzzi, il fondo Antonio Beltramelli, il fondo Walter Ronchi, il fondo Diego Fabbri. La scheda è in corso di implementazione; per ulteriori informazioni sul patrimonio documentario si rimanda al sito dell'ente.
- Antonella Imolesi, Maura Parrinello, Archivio Asilo Santarelli - Inventario documenti Famiglia Santarelli trasferiti presso l'unità Fondi antichi, manoscritti e raccolte Piancastelli della Biblioteca comunale "A. Saffi", 2014.
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