Ai sensi della Legge 28 maggio 2021, n. 84, con decorrenza dal 2022 il Comune di Sassofeltrio è stato distaccato dalla Regione Marche e aggregato alla Regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, in considerazione della particolare collocazione territoriale e dei peculiari legami storici, economici e culturali con i comuni limitrofi della medesima provincia. Storicamente si hanno testimonianze dellesistenza di Sassofeltrio (citato con il nome di "Serra del Sasso") già nell'VIII secolo, nella donazione che re Pipino fece allo Stato pontificio. La località, inoltre, compare nel secolo successivo, con il toponimo di "Sassum", fra i castelli concessi in feudo, nel 962, a Ulderico di Carpegna da Ottone I, imperatore del Sacro romano impero. Divenuta roccaforte dei Malatesta di Rimini tra il XIII e il XIV secolo, fu, per la sua posizione, oggetto di lunghe contese fra questi ed i Montefeltro di Urbino. Nel 1463 fu conquistata e annessa al ducato d'Urbino, al quale rimase definitivamente legata nel periodo di Antico regime, salvo una breve parentesi all'inizio del XVI secolo, in cui chiese ed ottenne di essere sottoposta al governo di Rimini. Durante il periodo di Antico regime Sassofeltrio faceva parte, nell'ambito del Ducato d'Urbino, della Provincia del Montefeltro, come sede di una distrettuazione giudiziaria di primo grado che andava sotto il nome di "Capitanato del Sasso", di cui facevano parte, oltre alla stessa Sassofeltrio, le comunità di Gesso e Montelicciano. Data la sua importanza strategica, Sassofeltrio fu ricostruita ex novo nel punto in cui sorgeva la distrutta fortificazione malatestiana, su progetto del più grande architetto militare del tempo, il senese Francesco di Giorgio Martino. La rocca, che sin dal XVI secolo era sede dell'aula consigliare della comunità, fu nel tempo abbandonata ed oggi non è più visibile, fatta eccezione per poche tracce. Con l'avvento del Regno napoleonico fu comune del cantone di San Leo, distretto di Urbino, dipartimento del Metauro; nella distrettuazione definitiva del 1811 entrò a far parte del dipartimento del Rubicone, distretto di Rimini, insieme alla frazione di Gesso. All'atto della Restaurazione, fu comune soggetto al governatorato di Macerata Feltria, nella delegazione di Urbino e Pesaro. Nel riparto territoriale, in seguito al motu proprio emanato dal pontefice Leone XII del 1827, risultava comunità soggetta al governatore di San Leo. Con l'Unità d'Italia il comune entrò a far parte della provincia di Pesaro e Urbino, compreso nel mandamento di San Leo. Con Regio Decreto 21 marzo 1929 n.565, il Comune di Sassofeltrio fu soppresso ed il suo territorio ripartito fra quelli di Pian di Castello (ora Mercatino Conca) e di Montegrimano. Fu ricostituito comune autonomo con Decreto Legge 19 ottobre 1947 n. 1258, con decorrenza 1948. Larchivio comunale è collocato presso la sede municipale e conserva documentazione in modo sistematico a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, avendo disperso per incendio e trasferimenti quasi tutta la documentazione precedente. La documentazione preunitaria è rappresentata da una ridotta consistenza di registri (Consigli e Catasti) a partire dalla seconda metà del XVI secolo. Non è presente invece documentazione relativa al periodo in cui il Comune di Sassofeltrio fu soppresso. Un primo inventario dell'archivio è stato redatto a cura del comune nel 1960, un secondo, a completamento del primo, da Gian Galeazzo Scorza dell'Archivio di Stato di Pesaro nel 1967, in concomitanza al trasferimento nella nuova sede comunale e all'istituzione della sezione separata d'archivio (delibera del Consiglio comunale n. 21 del 27/05/1967). Nel 2009 per conto della Soprintendenza archivistica delle Marche è stato effettuato un sopralluogo che ha portato alla redazione e aggiornamento di schede fondo corredate da un inventario sommario consultabile online nel Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche (SIUSA).
- Comune di Sassofeltrio, [Archivio del Comune di Sassofeltrio. Inventario], 1960.
Inventario sommario
- Gian Galeazzo Scorza, [Archivio del Comune di Sassofeltrio. Inventario], 1967.
Inventario sommario
- Sonia Ferri, Maria Palma, Arianna Zaffini, Comune di Sassofeltrio , 2010. Schede fondo
[Sono descritti i seguenti fondi: Comune di Sassofeltrio, Congregazione di carità di Sassofeltrio, Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia - ONMI. Comitato di patronato di Sassofeltrio, Patronato scolastico di Sassofeltrio, Società operaia di mutuo soccorso di Sassofeltrio, Stato civile del Comune di Sassofeltrio]
[Consultabile in SIUSA Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche]
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