L'Archivio del Comune di Piacenza comprende la documentazione prodotta dall'antica Comunità di Piacenza e successivamente dal Comune di Piacenza e numerosi archivi aggregati, tra cui gli archivi degli Organi statali centrali e periferici del Ducato di Piacenza (1545-1802) sedimentatisi presso l'Archivio storico comunale. Il Comune di Piacenza ha effettuato due depositi all'Archivio di Stato di Piacenza: il primo nel 1976 quando, terminata la ristrutturazione di Palazzo Farnese, depositò 66 complessi archivistici, tra cui si segnalano per l'epoca di Antico Regime: Raccolta di atti costitutivi dell'antica Comunità (secc. XII-XVIII con documenti in copia dal 673); Consiglio generale e Anzianato (1419-1806); Notai e Cancellieri della Comunità (1399-1806); Finanze comunali (1337-1574, con documenti in copia dal 1180); Rescritti e Indulti ducali (1546-1806); Lettere ducali alla Comunità (1423-1748). Fino al 1994 l'Archivio era collocato presso la Chiesa sconsacrata di Sant'Ilario, poi fu trasferito presso la Biblioteca comunale. Nella prima metà degli anni '90 (1993-1994 circa) fu affidato alla Ditta Agorà l'incarico di riordinare il deposito. All'inizio del 2007 si effettuò un nuovo trasloco dalla Biblioteca ad un capannone appositamente attrezzato presso la ex sede dell'ufficio Economato, dopo le operazioni di inventariazione, scarto ed individuazione di un'ulteriore porzione di archivio storico da depositare all'Archivio di Stato. Per l'età successiva il secondo deposito riguardò l'intero Archivio storico del Comune di Piacenza (1806-1945, complessivamente 6850 unità). Il deposito concluso nel 2010 ha interessato l'Archivio del Giudice conciliatore (1873-1995) e documentazione fino ai primi anni '70 in larga parte contabile (conti consuntivi, bilanci preventivi, mandati, reversali, mastri, ruoli di imposte e tasse di varia natura, contratti, partitari entrate/spese, giornali spesa, giornali residui), relativa al personale, ai lavori pubblici e urbanistica (progetti edifici comunali, pertinente alla gestione dei servizi gas, tramvie, illuminazione, acquedotti), igiene pubblica e macelli, leva, servizi sanitari (in particolare registri e certificati di assistenza ai parti), passaporti, protocolli, oltre a minime consistenze di archivi aggregati, tra cui si segnalano atti dell'ECA e istituti connessi. Entro il mese di settembre 2010 il secondo deposito fu completato a cura della ditta Mèmosis su incarico del Comune di Piacenza. La stessa ditta, nel corso del 2009-2010 curò il riordino e la descrizione dell'archivio storico 1806-1969. Ad integrazione del deposito previsto dalla convenzione stipulata con l'Archivio di Stato di Piacenza il 6 agosto 2009, nel 2016 sono stati depositati in Archivio di Stato: Periodici rilegati: Libertà (215 volumi), Gazzetta di Parma (5 volumi); Deliberazioni di Giunta comunale (90 volumi) (anni 1946-1970); Deliberazioni di Consiglio comunale (51 volumi) (anni 1946-1970) con relativi indici e registri (51 volumi); carteggio amministrativo dal 1946 al 1970; originali repertori contratti (17 volumi) (anni 1887-1970); medaglie commemorative ei reduci della prima guerra mondiale.
- Mémosis, Archivio storico del Comune di Piacenza (1806-1969), 2010.
Inventario topografico
[Data base]
condizioni di accesso
espandichiudi
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