L'Archivio di Stato di Piacenza è stato censito in qualità di conservatore degli archivi storici e relativi aggregati del Comune e della Provincia di Piacenza. Il Comune di Piacenza ha depositato la propria documentazione in diverse fasi: nel 1976 furono trasferiti nella nuova sede di Palazzo Farnese gli atti, prima conservati nell'ex Chiesa di Sant'Ilario, prodotti dall'antica Comunità fin dal secolo XII e successivamente dal Comune di Piacenza fino al 1946, comprendenti anche gli archivi degli organi statali centrali e periferici del ducato di Piacenza (1545-1802) sedimentatisi presso l'archivio storico comunale. Si depositarono 66 complessi archivistici, tra cui si segnalano per l'epoca di Antico Regime: Raccolta di atti costitutivi dell'antica Comunità (secc. XII-XVIII con documenti in copia dal 673); Consiglio generale e Anzianato (1419-1806); Notai e Cancellieri della Comunità (1399-1806); Finanze comunali (1337-1574, con documenti in copia dal 1180); Rescritti e Indulti ducali (1546-1806); Lettere ducali alla Comunità (1423-1748). Il trasferimento riguarḍ inoltre i numerosi archivi aggregati tra cui quelli dei Comuni soppressi di Mortizza, San Lazzaro e Sant'Antonio. Nell'autunno del 2010 il Comune ha depositato l'archivio del Giudice conciliatore (1873-1995) e un'ulteriore porzione di archivio storico con atti fino ai primi anni '70 del secolo scorso, in larga parte contabile (conti consuntivi, bilanci preventivi, mandati, reversali, mastri, ruoli di imposte e tasse di varia natura, contratti, partitari entrate/spese, giornali spesa, giornali residui), relativa al personale, ai lavori pubblici e urbanistica (progetti edifici comunali, pertinente alla gestione dei servizi gas, tramvie, illuminazione, acquedotti), igiene pubblica e macelli, leva, servizi sanitari (in particolare registri e certificati di assistenza ai parti), passaporti, protocolli, oltre a minime consistenze di archivi aggregati, tra cui si segnalano atti dell'ECA e istituti connessi. Entro il mese di settembre 2010 il secondo deposito fu completato a cura della ditta Mèmosis su incarico del Comune di Piacenza. La stessa ditta, nel corso del 2009-2010 cuṛ il riordino e la descrizione dell'archivio storico 1806-1969. Ad integrazione del deposito previsto dalla convenzione stipulata con l'Archivio di Stato di Piacenza il 6 agosto 2009, nel 2016 sono stati infine depositati: Periodici rilegati: Libertà (215 volumi), Gazzetta di Parma (5 volumi); Deliberazioni di Giunta comunale (90 volumi) (anni 1946-1970); Deliberazioni di Consiglio comunale (51 volumi) (anni 1946-1970) con relativi indici e registri (51 volumi); carteggio amministrativo dal 1946 al 1970; originali repertori contratti (17 volumi) (anni 1887-1970); medaglie commemorative ei reduci della prima guerra mondiale. La Provincia di Piacenza, dopo un primo deposito effettuato nel 1983 di parte della propria documentazione dal 1861 al 1928, nel 2010 ha proceduto a depositare in Archivio di Stato sia l'archivio storico 1929-1970 e sia gli archivi aggregati (archivi di alcuni enti soppressi nel 1912 ed altri acquisiti tra gli anni '70 - '90 del secolo scorso: Ospedale psichiatrico 1978, vari Consorzi 1980, Archivio cartografico dei Comprensori piacentini 1985, Comitato prezzi 1991, APT 1997). In concomitanza con questo secondo trasferimento la Provincia ha condotto una complessiva ricognizione e riordino della documentazione, redigendo una guida a tutti i fondi di propria pertinenza. Per ulteriori informazioni sul patrimonio documentario, risorse informative e condizioni di accesso si rimanda ai siti web del conservatore e del SIAS.
- Paola Fornasari (Provincia di Piacenza), Elenco della documentazione dell'archivio storico e aggregati, 2004.
Elenco di consistenza
[Dattiloscritto, rilegato, pp. 113]
- Paola Fornasari (Provincia di Piacenza), La Provincia di Piacenza e il suo archivio 1860-1970, 2011.
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