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Biblioteca comunale Alfredo Panzini di Bellaria Igea Marina
descrizione
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nota storica
Si ha notizia di un servizio bibliotecario a Bellaria Igea Marina a partire dalla fine degli anni 50, poco tempo dopo la conquista dellautonomia amministrativa. La prima sede fu in via Lamone, poi fu trasferita in via Monviso e quindi, dalla metà degli anni Settanta, in viale Paolo Guidi, dove si trova attualmente. Negli anni Ottanta si registrò un nuovo cambiamento: i libri furono collocati al piano terra, mentre al primo piano fu ospitata la Scuola di Musica. Con larrivo degli anni Novanta la biblioteca si dotò di un sistema di catalogazione informatizzato, di arredi accoglienti e di spazi destinati ai bambini. Nel 2002 iniziarono lavori di ristrutturazione e di ampliamento che, protraendosi fino al 2008, con gli ultimi interventi nellatrio e nel deposito, diedero forma alla biblioteca comè oggi, dislocata su due piani. Presso la Biblioteca sono istituite tre sezioni archivistiche - Archivio Alfredo Panzini, Archivio del Bellaria Film Festival e il Laboratorio di documentazione e ricerca sociale afferenti organizzativamente al Sistema Musei, Archivi e Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina, in capo allArea amministrativa dellente, (cfr. Linee guida sulle modalità di funzionamento del Sistema dei Musei, degli Archivi e del Laboratorio di documentazione e ricerca sociale della Città di Bellaria Igea Marina, il cui aggiornamento è stato approvato con deliberazione GC n. 64 del 04/05/2023). In particolare per quanto riguarda lArchivio Alfredo Panzini, la Biblioteca conserva dal 2006 il patrimonio librario e documentario prodotto e raccolto dallo scrittore (e in parte dai suoi familiari). Il materiale è collocato al primo piano in un locale appositamente dedicato e la responsabilità di conservazione e fruizione del fondo sono affidate al direttore della Biblioteca. Il fondo è pervenuto al Comune di Bellaria Igea Maria attraverso una serie di donazioni e depositi avvenuti a partire dal 1981, quando la biblioteca e la casa di Alfredo Panzini a Bellaria (la "Casa Rossa"), con le relative pertinenze, furono oggetto di due decreti ministeriali di tutela ai sensi della legge n. 1089 del 1° giugno 1936 e il Comune accettò la proposta di Matilde Panzini di assumere in deposito i mobili, i libri e i documenti già conservati presso la casa. I materiali librari e documentari furono consegnati temporaneamente allIstituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e andarono a costituire il cosiddetto "fondo IBC". Tra 1984 e 1985 fu effettuata una microfilmatura parziale con finalità di conservazione a cura della Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna. Nel 2006, in corrispondenza dellapertura al pubblico la Casa Rossa, lIstituto per i beni artistici culturali e naturali ha riconsegnato al Comune i materiali già in suo possesso. Essi, un tempo fisicamente collocati nel villino, hanno trovato sede nelloccasione presso la Biblioteca comunale. Nel 2007 è poi pervenuto al Comune di Bellaria il cosiddetto fondo Torroni, a seguito di donazione da parte di Giulio Torroni, ex presidente della società Immobiladria, già proprietaria della casa di Panzini prima della cessione al Comune di Bellaria. Inoltre nel medesimo periodo sono state acquisite due donazioni di contenuti nuclei documentari da parte di Wilma Venturi (2007) e Ilaria Panzini (2008), pronipote di Ugo Panzini, fratello dello scrittore. La più recente donazione è avvenuta nel novembre 2023 da parte della Sig.ra Bona Lolli: si tratta di alcune lettere che Panzini scrisse nel corso della sua adolescenza a Clotilde Maraldi, primo amore dello scrittore, conservate in origine da Alfredo Aleotti, nipote da parte di madre di Clotilde Maraldi e nonno della Sig.ra Lolli. Diversi gli interventi di riordino e descrizione effettuati sul fondo IBC, sia negli anni Ottanta con la schedatura analitica della Corrispondenza, sia tra il 2007 e il 2012 quando la documentazione è stata parzialmente descritta secondo standard catalografici nel Polo SBN della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino. Nel 2021-2023 è stato realizzato il più recente intervento di riordino e inventariazione, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, che ha interessato lintero complesso archivistico e ha portato alla redazione dellinventario consultabile online nel Sistema informativo regionale Archivi ER. Larchivio è consultabile nellambito dellorario di apertura della Biblioteca, previo appuntamento, facendo riferimento al responsabile della struttura.
Le informazioni sono in corso di aggiornamento. Si invitano gli utenti a rivolgersi ai recapiti del Conservatore (indicati nella colonna di sinistra) per verificare puntualmente le condizioni di accesso, le modalità di consultazione e i servizi erogati.