Il Comune conserva da sempre la documentazione prodotta, curandone con continuità le gestione delle sezioni corrente e del deposito e impegnandosi nella valorizzazione attraverso pubblicazioni, iniziative di ricerca e didattiche. La più antica menzione dell'Archivio Storico Comunale, attinta dal Cronista A. Tassoni il vecchio, risale al 1306, quando in occasione di una rivolta popolare, furono quasi completamente distrutti i più antichi documenti del Comune. Sede dell'Archivio, dal '300 al '500, fu la torre della Ghirlandina. Nel 1622 si trova collocato nel Palazzo Comunale da dove viene trasferito alla fine dell'Ottocento presso il Palazzo dei Musei, da allora sua sede accanto ad altre importanti istituzioni culturali locali (Galleria Estense e Museo Lapidario, Museo civico d'Arte, Museo civico Archeologico ed Etnologico, Biblioteca civica d'arte Poletti, Biblioteca Estense, Gipsoteca Graziosi). Nel 2012, a seguito degli eventi sismici, è stato temporaneamente depositato presso l'Archivio comunale di Modena parte dell'archivio storico del Comune di Camposanto.
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