Larchivio (gennaio-novembre 1944, con documenti dal 1940 e fino al 1964) è stato acquisito dallIstituto nel 1978 a seguito della donazione della documentazione da parte dei partigiani superstiti componenti il Comando dell'8ª brigata Garibaldi Romagna, che fu la principale formazione partigiana operante nella provincia di Forlì. Il fondo comprende 1438 unità documentarie e 13 fascicoli condizionati in 12 buste e si compone di circolari, bollettini militari e informativi, rapporti di attività, ordini, lettere e proclami del Comando generale delle brigate Garibaldi, del Comando unico militare Emilia Romagna, del Comando e dei battaglioni e dei distaccamenti della Brigata, di biografie individuali dei partigiani, di relazioni su partigiani morti feriti e dispersi, di inchieste, testimonianze e diari di vita partigiana, di carte geografiche, di bilanci e varia documentazione amministrativo-contabile della brigata. E' pertanto il risultato dello sforzo di riunire il materiale documentario prodotto dall'attività militare della brigata a materiale talora postumo, proveniente in parte anche da altre formazioni locali, con lo scopo di conservare la memoria dello sforzo umano e politico prodotto. La Brigata Garibaldi Romagnola, che nella primavera del 1944 diverrà 8ª Brigata Garibaldi Romagna, si costituisce ufficialmente il 1º dicembre 1943, ma la documentazione del suo archivio va principalmente dal maggio al novembre 1944. I documenti riguardanti il periodo ottobre 1943 maggio 1944 furono distrutti durante il rastrellamento dellaprile 1944 allo scopo di sottrarli alle forze nazifasciste. Esigua è anche la documentazione che si riferisce al periodo di fine settembre, a causa del congiungimento fra l8ª brigata e l8ª armata inglese che avvenne a San Piero in Bagno il 26 settembre 1944. Lintensa attività bellica unita ad una minore autonomia militare e una accentuata divaricazione tra le due zone operative della brigata resero difficile la stesura e la comunicazione dei rapporti militari. Dal punto di vista conservativo, durante la lotta partigiana, l'archivio della brigata fu custodito segretamente in punti diversi del territorio forlivese, spesso presso case di contadini. Dopo lo scioglimento dell'8ª brigata Garibaldi Romagna larchivio venne recuperato dai diversi luoghi in cui era custodito e consegnato all'Associazione nazionale partigiani di Forlì. Dall'analisi dell'archivio e dalle testimonianze raccolte pare certo che alle carte raccolte e prodotte dall'8ª brigata Garibaldi Romagna furono aggiunti altri nuclei documentari e carte sparse. E probabile che già presso lANPI di Forlì fossero confluite carte di altre formazioni partigiane provinciali che vennero poi aggregate al fondo dell8ª Brigata. Le carte confluite in archivio dopo lo scioglimento della brigata sono state, nei precedenti interventi di riordino, raccolte nella serie "Relazioni sull'attività partigiana nel Forlivese": si tratta di documenti in copia prodotti dalle altre formazioni partigiane operanti nell'allora provincia di Forlì, che comprendeva anche l'attuale provincia di Rimini. In generale tutta la documentazione (anche presente in altre serie) prodotta dopo il 30 novembre 1944, è stata aggiunta successivamente allo scioglimento dell8ª Brigata, in tempi e modo difficili da ricostruire. Successivamente lintero archivio fu affidato da ANPI Forlì in custodia allex comandante della Brigata Ilario Tabarri (alias Pietro), il quale diede alle carte lattuale struttura. Alla morte di Tabarri, nel 1978 l'ANPI di Forlì tornò in possesso dell'archivio e lo depositò presso lIstituto storico della Resistenza di Forlì a disposizione per una definitiva sistemazione e perché attraverso la pubblicazione di un catalogo, si potesse avere unidea esatta dell8ª Brigata, della sua funzione nella Guerra di liberazione e dei rapporti fra la medesima e le popolazioni romagnole. Il lavoro di riordino fu affidato a Dino Mengozzi nel 1978 e terminato nel 1981. A Mengozzi arrivarono le carte già suddivise in "sezioni" generali, a cui apportò solo alcuni necessari spostamenti, ancora oggi tracciabili, grazie alla schedatura preliminare di tutti i documenti da lui prodotta e raccolta in due volumi manoscritti intitolati Archivio VIII brigata Garibaldi Romagna, conservati in Istituto. Il lavoro di inventariazione dellarchivio terminò con la pubblicazione del Catalogo a cura di Dino Mengozzi in L8ª Brigata nella Resistenza. Documenti 1943-1945, due volumi pubblicati da La Pietra nel 1981. Tale strumento di ricerca tuttora efficace, risulta però per certi versi parziale: per questo Il più recente intervento portato a termine nel 2022, nato con lintento di informatizzare linventario, ha voluto imprimere ai precedenti lavori le caratteristiche proprie di un completo inventario archivistico. Mantenendo invariato il preesistente ordinamento, si è quindi proceduto a introdurre linventario, le serie e le sottoserie attraverso un inquadramento storico dei produttori delle carte, la storia archivistica, i criteri di ordinamento e il contenuto delle serie e sottoserie. A volte si è reso necessario intervenire sulle denominazioni delle serie e sottoserie per renderle più corrispondenti al contenuto documentale delle stesse, avendo cura di mantenere comunque traccia della denominazione precedente. Con provvedimento n. 45 del 28 ottobre 2014 il complesso è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per lEmilia Romagna.