I 7 fascicoli, di cui 4 originali, e il registro che compongono la sottoserie contengono carteggio, relazioni di stima, certificati, rendiconti e atti notarili redatti fra il 1769 e il 1861, relativi alla divisione dell'eredità di Francesco Primod́ fra i figli Clemente e Carolina. Alla morte del padre, avvenuta il 23 agosto 1849, furono nominati eredi universali i due figli e l'asse ereditario fu amministrato da Clemente anche per conto della sorella fino al giugno 1850, quando, avviata una causa per la divisione dell'eredità, la gestione pasṣ temporaneamente a Tommaso Biagi. Risolta in via amichevole la contesa, si convenne che Clemente riprendesse ad occuparsi anche per conto della sorella dei beni paterni e si stabiĺ che i proventi della gestione del patrimonio dal 23 agosto 1849 al 31 ottobre 1850 fossero equamente spartiti fra le parti, come da rendiconto redatto da Giuseppe Zandonati. (1) Ciascuno dei due eredi entṛ in possesso della propria parte dei proventi, senza addivenire alla stipula di un atto formale, per rivendicare la quale l'anno successivo Clemente ciṭ in giudizio la sorella, ma senza alcun successo: la situazione patrimoniale ritorṇ dunque quella antecedente al 1850 e per giungere ad una nuova suddivisione dei beni fu redatto da Giuseppe Bonvicini un inventario dello stato ereditario di Francesco Primod́ e fu ricalcolata la spartizione dei proventi dell'amministrazione dal 1849 all'ottobre 1850. (2)
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note
(1) Eredità Francesco Primod́, b. 31, fasc. 3. (2) Eredità Francesco Primod́, reg. 32. Documentazione relativa all'amministrazione dei beni ereditati dai fratelli Primod́ è presente nel fondo Pizzardi, anch'esso conservato presso la Biblioteca dell'Archiginnasio, ma non ancora riordinato. Alcuni immobili siti a Bologna e a Santa Maria in Duno furono infatti ceduti da Carolina Primod́ a titolo di censo vitalizio al marchese Gaetano Pizzardi nel 1857.