La serie, chiamata da Giuseppe Mazzatinti (1) "Atti consigliari", è costituita dai registri contenenti i verbali delle riunioni del Consiglio della Comunità di Verucchio (2). Si trattava di un organismo collegiale costituito dal Magistrato della Comunità (composta da un piccolo gruppo di cittadini e pressapoco corrispondente alla Giunta) e da un numero di altri cittadini non facenti parte del Magistrato. Lodolini (3) ricorda una disposizione del 1630, rimasta valida fino al periodo napoleonico, in cui veniva detto che la Comunità doveva tenere il "Libro delli Consigli", in cui " vi si scrivano tutti i Consegli, tanto Generali, quanto dei Trenta"
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(1) In Gli archivi della storia d'Italia, serie I, Rocca San Casciano, 1897-1898, pp. 65 - 66. (2) Sulle funzioni e le tipologie del Consiglio nelle Comunità dello Stato Pontificio cfr. E. Lodolini, L'archivio della S. Congregazione di Buon Governo (1592 - 1847), Roma , 1956, pp. xxix-xxx (3) Eadem, op. cit., p. XLVI.