La serie raccoglie principalmente la corrispondenza, e gli altri atti di diversa natura ad essa solitamente frammisti, prodotta dalla comunità novellarese dalla fine del XV secolo in poi.
espandichiudi
criteri di ordinamento La documentazione della serie degli "Atti della Comunità" è stata ripartita artificialmente nelle seguenti categorie tematiche (così ordinate anche fisicamente nella loro successione secondo il numero di corda unico delle unità di condizionamento della serie): - Acque (1700-1796), - Albinaggio (1810-1813), - Arti e professioni (1806-1813), - Beneficenza pubblica (1600-1796), - Beneficenza e istruzione (1800-1854), - Censo (1700-1813), - Commercio (1640-1796), - Finanza (1640-1796), - Fondi nazionali e comunali (1496-1811), - Giustizia civile e punitiva (1578-1799), - Giudicatura civile (1796-1799), - Giudicatura di pace (1802), - Giustizia (1803-1813), - Pubblica istruzione (1750-1811), - Militare e guerra (1630-1803), - Requisizioni (1796-1813), - Requisizioni e milizie (1814-1859), - Coscrizioni (1807-1812), - Carreggiatura (1803-1804), - Militari estensi (1814-1859), - Stati di casermaggio (1815-1859), - Carteggio militari estensi (1838-1858), - Monete (1738-1796), - Polizia (1715-1748), - Ispettorato (1848-1854), - Commissariato (1855-1859), - Delegazione di Pubblica sicurezza (1859), - Ispettorato di Pubblica sicurezza (1859), - Pubblica sicurezza (1859-1891), - Popolazione (1624-1813), - Poste (1750-1796), - Religione (1494-1811), - Sanità (1665-1808), - Spettacoli e divertimenti pubblici (1738-1813), - Strade e fabbricati (secc. XVI-XVIII), - Tesoro e casse pubbliche (1500-1813), - Vettovaglie (1500 -1799), - Calmieri (1616-1803), - Vettovaglie e sanità (1803-1813), - Sindacati (1760-1796), - Guardia nazionale (1848-1870), - Legislazione (1469-1860).
storia archivistica Tutta questa documentazione è stata evidentemente riorganizzata in epoca e sotto responsabilità che non è oggi possibile definire (dato il completo rinnovo dei contenitori d'archivio operato nella seconda metà del XX secolo), ma sicuramente dall'inizio dell'Ottocento in poi, con il ricorso a un procedimento affine al classico riordinamento per materie ma compiuto riconducendo tutta la documentazione, anche la più antica, all'interno di una quarantina di "classi" d'argomento precostituite, che in buona parte - ma non del tutto - sono sovrapponibili alla trentina di titoli del titolario introdotto nel 1803 per le Prefetture Dipartimentali della Repubblica Italiana e che a Novellara sarà utilizzato sistematicamente per la classificazione degli atti almeno dal 1858. L'uso di tali "classi" non è peraltro omogeneo neanche dal punto di vista cronologico e, se pure alle volte esse sembrano rispecchiare le cesure istituzionali della fine dell'antico regime e dell'età napoleonica, continuate come esse si presentano a volte fino a dopo il 1859 (e nel caso della Pubblica sicurezza, continuate evidentemente per prassi fino al 1891) vanno anche ad intercettare documentazione della medesima natura di quelle della vera e propria serie degli "Atti della Municipalità" napoleonica e austroestense, facendo ipotizzare che proprio agli anni Cinquanta-Sessanta dell'Ottocento possa forse attribuirsi questa cesura.