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  Radio Tupac 1976 - 1981
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buste 3
sei in: Archivio del Partito comunista italiano - Federazione provinciale di Reggio Emilia -- 1945 - 1991 / Ufficio di Segreteria 1945 - 1991

Raccolta di carte relative all'attività dell'emittente radiofonica. In particolare volantini, manifesti, rassegna stampa relativa sia all'attività sia alla chiusura.
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Sono presenti inoltre:
- "Perchè radio Tupac. Nascita di una emittente comunista di controinformazione" 26 aprile 1979;
- bobine sonore, verosimilmente legate all'attività di registrazione e sorveglianza delle trasmissioni radiofoniche; per alcune bobine sono presenti appunti con data delle trasmissioni e argomenti trattati;
- un'audiocassetta con "intervento di Grassi alla assemblea Radio Tupac 18 marzo 1981";
- 2 buste di fotografie: "Foto della serata organizzata da Radio Tupac con orchestra Lolli 29 settembre 1978 Caserma Zucchi" e "Sfilata degli autonomi a Reggio 10 settembre 1978"

informazioni sul contesto di produzione
"C'erano una volta le radio libere
Al cinema Cristallo, prima della proiezione del film «Lavorare con lentezza» di Guido Chiesa, dedicato alla storia di coloro che animarono radio Alice, si è svolto un dibattito organizzato da Telecitofono in collaborazione con l'associazione Ulivi sulle radio libere di Reggio con la partecipazione di Stefano Morselli di Radio Venere, Wainer Burani di Radio Tupac e Lorenzo Immovilli di Mondoradio, oltre al presidente della commissione Cultura Nando Rinaldi.
A trent'anni dalle prime emittenti irregolari si è svolto un confronto aperto per raccontare quelle esperienze. Burani ha narrato la singolare esperienza di radio Tupac: «Sono passati trent'anni da quando un gruppo di settanta ragazzi di 22-23 anni decise di creare una radio militante. Tra il '78 e il '79 questa esperienza ci costò diverse denunce e cinque processi in cui fummo assolti. Radio Tupac era autofinanziata, chi percepiva uno stipendio dignitoso si autotassava e versava una quota nelle casse della radio. Nel '79 - ha continuato Burani - fummo al centro del dibattito sulle carceri speciali, alcuni di noi furono perfino arrestati, nel 1980 gli impianti vennero sequestrati insieme ad un migliaio di dischi. Radio Tupac è stata chiusa e riaperta quattro volte, ci contestavano l'apologia di reato» [...]
da Gazzette di Reggio, 12 maggio 2005
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"[...] Proprio fra il 1975 e il 1976 incominciarono da viale Ramazzini le trasmissioni di Radio Tupac da parte di giovani studenti e operai di varia estrazione, fra cui militanti di Autonomia operaia e anarchici. Incominciò come radio libera, poi si orientò sempre più verso il recupero dei valori della tradizione comunista e della Resistenza. Perciò criticava le Br, ma non condannava la lotta armata, che sembrava si stesse sviluppando fiancheggiata dal movimento di massa che ebbe il suo epicentro nel 1977 all'università di Bologna. Ebbe spesso come ospite il cantautore Pierangelo Bertoli. Ben presto fioccarono le denunce. Il 2 febbraio 1978 vennero arrestati con l'accusa di associazione sovversiva i suoi principali esponenti, fra cui Vainer Burani, il futuro avvocato. Tutti furono assolti. Quell'anno, però, il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro spazzarono via quanto restava dell'area rivoluzionaria di estrema sinistra. Nel 1979 vennero sequestrate le attrezzature di radio Tupac, la cui redazione fu costretta a sciogliersi."
Luciano Salsi, Gazzetta di Reggio, 2 dicembre 2013
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unità di descrizione collegate
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA IN TOSCANA
fondo Angiolo Gracci (Gracco) /La Resistenza continua
serie Organizzazione della sinistra rivoluzionaria e lotte studentesche
unità archivistica: Radio Tupac , 1979 : Volantini ciclostilati di 'Radio Tupac' da maggio a giugno sullo scontro di classe, sulle elezioni, contro la NATO, contro lo stato di polizia. Ritaglio di stampa da "L'Unità". Manifesto per la festa di Radio Tupac, Reggio Emilia dal 9 al 15 luglio 1979.

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